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Abbronzatura: le cautele da usare con il primo sole

Come preparare la pelle per godere dei benefici dei raggi UV senza correre rischi

Istockphoto

Siamo rimasti chiusi in casa per mesi e ora il desiderio di godere del sole e dell’aria aperta ci spinge nelle località di mare e di montagna. L’obiettivo numero uno è togliersi dal viso e dal corpo il colore pallido e spento dell’inverno, ma l’esposizione al primo sole richiede qualche cautela, per evitare dolorose scottature e soprattutto per scongiurare rischi per la salute: soprattutto chi ha molti nei deve usare particolari cautele nell’esporsi al sole per limitare al massimo il rischio di melanoma, il tumore della pelle la cui incidenza è in costante aumento. 

PREPARARE LA PELLE AL SOLE – Prima di esporsi al sole è bene preparare la pelle con un’adeguata esfoliazione, per eliminare le cellule morte che si sono accumulate durante l’inverno, e con una adeguata idratazione. Una pelle ben curata, morbida e idratata, si abbronza meglio, in modo più uniforme e anche più in fretta. Dopo la doccia è quindi utile uno scrub periodico, più frequente per chi ha la pelle grassa, a cui far seguire l’applicazione di una buona crema o di un fluido idratante. Chi ha la pelle molto secca o inaridita deve scegliere una crema ricca, da massaggiare con attenzione in modo da far penetrare a fondo il prodotto e stimolare, nello stesso tempo, il microcircolo locale, per una pelle più tonica e compatta.

 

I RAGGI UV – Sono alleati potenti di benessere sia fisico che mentale. In particolare sono indispensabili per trasformare la vitamina D nella sua forma attiva, quella che presiede i processi organici con cui il calcio si fissa alle ossa, rinforzando il nostro sistema scheletrico. Il meccanismo entra in azione attraverso la pelle, quindi occorre esporre l’epidermide al sole: non solo quella del viso e non solo al mare, ma tutti i giorni per almeno 30 minuti, anche in città, quando è possibile scoprendo di braccia e gambe. Oltre a far bene alle ossa, i aggi solari ci predispongono al buon umore perché stimolano la produzione di serotonina, l’ormone della serenità, e hanno effetti positivi su alcune patologie della pelle e sul sistema immunitario. 

 

I PERICOLI – Ormai lo sappiamo bene: il sole va preso con cautela, soprattutto se abbiamo la carnagione chiara, abbiamo molti nei sul corpo e se ci sono persone nella nostra famiglia che hanno avuto il melanoma. Purtroppo, come ricorda la dott.ssa Paola Tarantino, dermatologa, medico estetico e docente all'Università Federico II di Napoli e alla Sapienza di Roma, secondo i dati di Doxapharma i tumori della pelle sono una delle patologie che ha risentito di più del rallentamento nelle campagne di prevenzione nei mesi della pandemia. Negli ultimi dodici mesi è stato registrato un aumento del 20% dei casi, tanto che il melanoma è diventato il terzo tumore più diffuso tra chi ha meno di 50 anni. È utile perciò sottoporsi periodicamente alla mappatura dei nei e controllare spesso che i nei presenti sul nostro corpo non cambino di aspetto o di colore, prestando attenzione anche a quelli che abbiamo difficoltà a controllare (ad esempio sulla schiena o sulle piante dei piedi); in questi casi possiamo utilizzare uno specchio o farci assistere da un’altra persona. Sui nei e sulle zone critiche va applicata sempre una crema solare a schermo totale. 

 

LE CAUTELE – La strategia vincente per un’abbronzatura dorata e sicura è la gradualità. Esponiamoci al sole evitando le ore centrali della giornata, a intervalli crescenti e utilizzano un filtro solare adeguato alla nostra carnagione, da diminuire progressivamente man mano che acquistiamo colore. Ricordiamoci che la crema solare non impedisce e non rallenta l’abbronzatura, ma ci protegge dai raggi pericolosi. Sono da evitare il più possibile, invece, le full immersion mordi e fuggi, tipiche di chi ha poco tempo da trascorrere al mare e vuole approfittarne al massimo: l’abbuffata di sole, oltre a riempirci di rughe in viso e a ridurci a un antiestetico e doloroso color gambero alla sera, produce lesioni agli strati più profondi dell’epidermide. Questa si desquamerà nel giro di qualche giorno, lasciandoci di nuovo pallidi. Meglio procedere per piccoli passi, concedendo alla nostra pelle la facoltà di abbronzarsi in più giornate successive. Può essere utile, invece, trovare un modo per godere il sole anche in città, magari sul balcone di casa, o in qualche ora da trascorrere al parco in pantaloncini e maglietta, o con un pomeriggio in piscina di tanto in tanto.  Non sarà proprio la stessa cosa, ma il sole abbronza ovunque e la salute della nostra pelle ne trarrà giovamento, regalandoci a poco a poco anche il bel colorito che tanto desideriamo. 
 

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