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Buon umore: le strategie per svegliarci con il sorriso

Dalla suoneria dolce allo stretching da fare senza uscire dal letto: il mattino ha l'oro in bocca

Buon umore: le strategie per svegliarci con il sorriso - foto 1

Ci sono persone che al risveglio sono al top della forma, scattanti e piene di energia; altre invece stentano a trovare la forza di volontà per scuotersi le coperte di dosso e poi restano intrattabili fino a metà mattina.

Per entrambe le categorie di persone ci sono piccole accortezze che favoriscono un risveglio dolce e un inizio di giornata all’insegna del sorriso.

GUFO O ALLODOLA? – E’ il modo pittoresco in cui descrivere chi è al massimo della forma negli orari serali e notturni e poi stenta a “decollare” fino a metà mattina, o al contrario è attivo e scattante la mattina e la sera andrebbe a letto dopo Carosello. La prima tipologia di persone è rappresentata dal gufo, uccello notturno per eccellenza, mentre i secondi sono assimilati alle allodole, gli uccellini che per primi fanno sentire il loro canto prima dell’alba. Chi si riconosce nel gufo può cercare di migliorare le proprie performances mattutine cercando di non eccedere con gli impegni notturni in modo da garantirsi un giusto numero di ore di sonno, mentre le allodole possono imparare a sfruttare al massimo il proprio tempo mattutino, in modo da assecondare il desiderio di riposo serale.  


UN DATO FISIOLOGICO – Se al mattino fatichiamo a svegliarci del tutto e per qualche tempo ci sentiamo poco lucidi e rallentati, significa che stiamo sperimentando un fenomeno fisiologico che si chiama “inerzia del sonno”. Il fenomeno è stato studiato scientificamente dai ricercatori del dipartimento di Psicologia della Sapienza e dell’Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca insieme a quelli delle università dell’Aquila e Bologna: gli scienziati hanno dimostrato che nei primi minuti dopo il sonno il cervello, nello specifico la corteccia cerebrale, presenta una notevole diminuzione dell’attività elettrica a elevata frequenza, quella che caratterizza lo stato di veglia vigile. Un certo “assopimento” e la scarsa attenzione nella prima decina di minuti dopo il risveglio è quindi normale e fisiologica. 


SVEGLIARSI IN DOLCEZZA – Non c’è nulla di più odioso del trillo della sveglia che ci strappa bruscamente al sonno. Cerchiamo allora, per quanto possibile, di rendere l’impatto meno duro con una suoneria gradevole e con una intensità adeguata a scuoterci dal sonno, ma senza traumi. Possiamo scegliere una canzone che amiamo, oppure un brano carezzevole di musica classica, o una suoneria che riproduca i suoni della natura. L’importante è alzarsi in pochi minuti dal suono; possiamo concederci una o due ripetizioni, mentre è controproducente far suonare la sveglia per mezz’ora prima di alzarsi. Meglio riposarsi in modo continuato fino all’ultimo e poi lasciare il letto senza indugiare. 


SFRUTTIAMO LA LUCE – La luce del sole è il segnale più naturale e atavico dell’ora in cui svegliarsi. Visto che dormire in una stanza buia è il modo più fisiologico per assicurarsi un buon riposo e quindi è sconsigliabile lasciare le persiane aperte, possiamo utilizzare un temporizzatore per accendere nella stanza una luce soffusa che anticipi di una decina di minuti l’ora in cui suonerà la sveglia. Il nostro sonno si farà meno profondo e ci sveglieremo più facilmente quando sarà il momento. 


PRENDIAMOCI I NOSTRI TEMPI – Affrettarsi di primo mattino può essere particolarmente sgradevole: impostiamo l’ora del risveglio in modo da avere il tempo per alzarci con calma, fare toilette, concederci una buona prima colazione e, magari, fare quattro chiacchiere con le persone che amiamo. Cerchiamo anche di non affrontare tutte insieme e appena svegli le mansioni più sgradevoli e faticose della giornata: suddividiamo il carico delle attività in modo da non associare il primo mattino a quello che non ci piace. 


RISVEGLIO MUSCOLARE – E’ l’ideale per chi si sveglia presto ed è molto attivo fin dal primo istante, ma anche i pigroni possono trarre grande giovamento da un po’ di ginnastica mattutina, ancora prima di uscire dal letto. Chi si sente attivo e scattante può recarsi in palestra o dedicarsi a mezz’ora di jogging: l’attività fisica prima di colazione ottimizza il consumo di calorie e quindi è particolarmente adatta a chi vuole perdere peso. Per tutti gli altri, ci sono specifici esercizi di stretching o di ginnastica da risveglio che distendono la muscolatura e aiutano a liberare endorfine, per partire con una perfetta carica. 
 

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