Sotto l’albero

Natale: se la coppia scoppia, lo sport cura anche i cuori infranti

Perdere il proprio partner nel periodo delle Feste è particolarmente doloroso, ma secondo la scienza l’attività fisica fa veri miracoli

19 Dic 2025 - 05:50
 © Istockphoto

© Istockphoto

Avere il cuore spezzato per la fine di un rapporto di coppia o per un evento traumatico non è una semplice metafora. Anche la scienza lo ha confermato già da qualche anno: i gravi dispiaceri possono lasciare segni fisici sull’organismo umano, e questi nei casi più gravi possono dare luogo a una condizione simile a quella dell’infarto cardiaco. Oggi però gli studi hanno confermato che l’attività fisica può essere la chiave per guarire dalla “sindrome del cuore spezzato”, portando notevole sollievo sia nel caso della patologia vera e propria sia nei casi meno gravi, in cui si stia lottando contro un dolore emotivo.

COME LO SPORT CURA UN CUORE SPEZZATO - Tutti noi sappiamo che cos'è la "sindrome del cuore infranto": riconosciuta e studiata per la prima volta negli anni Novanta, si tratta di un attacco cardiaco a carico del ventricolo sinistro che però, a differenza dell’infarto, non deriva da un’ostruzione arteriosa, ma da una violenta risposta allo stress causato da un grave dolore o da un altro evento emotivo sconvolgente, come la perdita improvvisa del lavoro o da un altro trauma importante. La sindrome è più frequente tra le donne tra i sessanta e i settant’anni, ma negli ultimi decenni si sta assistendo a un aumento dei casi anche tra le più giovani. Uno studio recente, presentato in occasione del Congress of the European Society of Cardiology ha evidenziato un interessante legame tra allenamento fisico e minore incidenza della sindrome: su 76 pazienti affetti dalla malattia, i soggetti che hanno  affiancato un programma regolare di esercizi aerobici, tra cui nuoto, ciclismo e camminata, alle cure tradizionali e a sedute di terapia cognitivo-comportamentale, nell'arco di dodici settimane hanno registrato un netto miglioramento delle funzioni cardiache e della qualità della vita. In pratica, nei soggetti monitorati l’allenamento regolare ha migliorato la salute del cuore, aumentando l’afflusso di ossigeno e nello stesso tempo restituendo all'organismo una routine e una nuova forma di controllo su di sè.     

L’ATTIVITÀ FISICA CONTRASTA LO STRESS DEL DOLORE EMOTIVO – La sindrome del cuore spezzato è una patologia riconosciuta: lo sport, però, si è dimostrato un buon antidoto anche contro il dolore emotivo in generale, anche nei casi in cui non si arriva a sviluppare una patologia. Il dispiacere dell’anima provoca in ogni caso reazioni fisiche: curando il corpo, in molti casi, si ottiene sollievo anche per il travaglio della psiche. Sono numerosi gli studi che hanno dimostrato come le aree del cervello che si attivano quando siamo feriti fisicamente siano le stesse che si accendono quando subiamo un intenso dispiacere psicologico come, ad esempio, un rifiuto amoroso o la perdita di una persona cara. Corpo e mente sono intimamente connessi: in caso di un evento negativo, il dolore dell'anima agisce sul corpo e viceversa: allo stesso modo, prendersi cura dell'uno comporta ottenere effetti positivi sull'altra. L'attività sportiva, soprattutto quella praticata all’aria aperta, aiuta a liberare tutta la tensione accumulata nel corpo, abbassa i livelli di cortisolo e bombarda il cervello con endorfine, i neurotrasmettitori incaricati di farci sentire bene e diminuire le sensazioni di dolore, sia fisiche che emotive.

MEGLIO ALL’ARIA APERTA – Fare una passeggiata a passo svelto o una corsa all’aria aperta unisce i vantaggi dello sport ai benefici del contatto con l’aria, con il sole e con l’ambiente naturale. Il lavoro del corpo ne migliora le condizioni, ossigena i tessuti e, come abbiamo detto, libera endorfine: il contatto con l’ambiente naturale ci immerge in una cornice di bellezza, ma nello stesso tempo assorbe la nostra attenzione per muoverci in modo efficace, evitando piccoli ostacoli e asperità. Il pensiero si distrae così più facilmente dal ricordo incessante del dolore che ci affligge, se ne distacca almeno per qualche momento e questo crea sollievo, favorendo la guarigione dell’anima. Osservare la natura intorno a noi può anche aiutarci a trovare nuove risposte e nuove possibilità, e trasforma la rabbia e l'energia negativa che ne consegue in forza positiva che ci aiuta a guardare avanti, superando gradualmente il dispiacere. Dalla calma interiore e dal lasciar vagare la mente può scaturire l'idea a cui non avevamo pensato fino a quel momento e che può aiutarci a risolvere un problema. Da questa calma può anche derivare la capacità di lasciarci alle spalle rabbia e rancore, trovando la nuova energia e la speranza di cui abbiamo bisogno per andare avanti.