I consigli per mantenere in equilibrio corpo e mente, nonostante i cenoni e gli stress emotivi tipici del periodo
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Il Natale “quando arriva, arriva!”, con tutte le sue conseguenze: appuntamenti a raffica con amici e colleghi, traffico impazzito, shopping selvaggio per cercare di accaparrarsi i doni più originali senza spendere una fortuna. E alla fine, quando l’ultima strenna è impacchettata e tutto sembra pronto, ci sentiamo così stanchi ed esauriti da non riuscire a godere davvero della festa. Come fare per non arrivare al 25 dicembre troppo esauriti e desiderosi solo che tutto finisca al più presto?
PERCHÉ IL NATALE È COSÌ STRESSANTE - Tra le ragioni che rendono le feste di fine anno più faticose che mai ci sono i pasti troppo abbondanti e ravvicinati, le giornate scandite da impegni continui con familiari e amici non tutti di nostro gradimento, una forte pressione emotiva e l’impossibilità di riposare quanto vorremmo: tutto questo finisce per mettere in difficoltà l’equilibrio psico-fisico e generare un senso di malessere e di affaticamento eccessivo. Per recuperare il benessere occorre agire su più fronti e ricordare che stare bene nel corpo e nella psiche deve essere sempre la nostra prima preoccupazione, anche sotto Natale.
L’ALIMENTAZIONE: ATTENZIONE AGLI STRAVIZI – Le grandi mangiate natalizie, ma anche e soprattutto il bere eccessivo, sono il primo e principale elemento da tenere sotto controllo. La combo di pasti molto abbondanti, di lunghe ore di inattività e di sconvolgimento degli orari a cui siamo abituati può creare disturbi digestivi molto sgradevoli, tra cui gonfiore, pesantezza e rallentato transito intestinale. Nei giorni che precedono e seguono quelli di festa, si beve meno acqua e si consumano più bevante alcoliche: il disequilibrio idrico è il primo nemico a cui fare attenzione, imponendosi un corretto consumo di acqua, ma anche di frutta e verdura, per mantenere nel corpo la necessaria idratazione. L’organo che può risentire maggiormente degli stravizi delle Feste è il fegato, impegnato a smaltire un maggiore consumo di alcol, zuccheri e grassi rispetto al solito: occorre quindi riservargli qualche attenzione in più. Nei giorni successivi a quelli in cui si consumano pasti molto abbondanti e ricchi può essere utile seguire un’alimentazione leggera e semplice, ricca di verdure, cereali integrali e proteine leggere. Per chi è in buona salute non occorre seguire regole particolari, se non la moderazione: il fegato è capace di autoregolarsi e, se gli concediamo un po’ di riposo, tornerà da solo al proprio equilibrio.
LO STRESS EMOTIVO – Il periodo che precede la pausa natalizia è spesso caratterizzato da scadenze lavorative e da un conseguente surplus di attività: a questo si associa le necessità di acquistare doni per molte persone e la conseguente preoccupazione di non appesantire troppo il bilancio delle spese. La gestione dei rapporti familiari è un’altra voce critica, che può generare tensione e irritabilità generando una maggiore difficoltà nel gestire gli inevitabili contrasti. Per ovviare a questi inconvenienti non c’è molto che si possa fare: oltre ad asciugare il più possibile, e senza sentirsi in colpa, l’elenco delle persone a cui fare regali e limitare gli incontri alle persone a cui teniamo davvero, l’unica strategia di sopravvivenza ai “parenti serpenti” è armarsi di pazienza. Se un incontro è inevitabile, per ragioni di famiglia o di convenienza, può essere utile arrivare a questi appuntamenti il più possibile riposati e di buon animo: in questo modo saremo meno irritabili e più in grado di gestire contrattempi e piccole tensioni. Cerchiamo perciò di mantenere qualche spazio di riposo mentale tra un impegno e l’altro, per rilassarci, sfogare gli eventuali piccoli malcontenti e soprattutto riposare.
DORMIRE A SUFFICIENZA – Paradossalmente, alla fine delle giornate natalizie si arriva molto più stanchi di quanto non fossimo prima. Lo scombussolamento degli orari, con incontri che si protraggono fino a tarda sera e risvegli in orari diversi dal consueto, possono turbare il nostro ritmo circadiano e aumentare il disagio generale. Avere una o due giornate da dedicare al riposo e al riallineamento degli orari è quindi della massima importanza. Durante le ore di sonno l’organismo “resetta” le esperienze della giornata precedente, smaltisce le scorie e si rigenera. Facciamo del nostro meglio, quindi, per non sconvolgere eccessivamente i nostri orari e per tornare a una corretta routine di sonno-veglia non appena possibile.
IL MOVIMENTO – L’attività fisica è sempre una delle strategie più efficaci per contrastare gli effetti combinati di stress e alimentazione irregolare. Non serve andare in palestra tutti i giorni: una camminata quotidiana di mezz’ora è sufficiente per aiutare la digestione, smaltire lo stress, migliorare il riposo e recuperare il buon umore. L’attività fisica moderata è un valido aiuto anche sul piano metabolico perché aiuta il corpo a gestire meglio il maggiore apporto calorico, tipico di pranzi e cenoni.
LA PERFEZIONE NON È DI QUESTO MONDO - In occasione degli eventi in casa e nelle giornate subito successive, ricordiamo il vecchio proverbio secondo cui “il meglio è nemico del bene”. Tradotto in termini natalizi questo significa che la ricerca della perfezione genera uno stress del tutto inutile. Avere una casa ben pulita, accogliente e decorata a tema in cui ricevere i propri ospiti non significa raggiungere un’igiene da sala operatoria e allestire un buon pranzo di Natale non implica decine di portare di alta cucina. Se è necessario, coinvolgiamo mariti e figli, delegando loro qualche mansione e scoprendo il divertimento della condivisione delle attività di cucina e di casa. Altrettanto vale per il post-banchetto: non è indispensabile avere tutto rassettato alla perfezione non appena gli ospiti sono andati via. Prendiamoci una pausa, prima di metterci al lavoro, per assaporare davvero la festa e per goderci la soddisfazione di aver fatto felici i nostri ospiti.