"l'età è solo un numero"

Melissa Satta: "Il mio fidanzato ha 11 anni meno di me", perché quando lui è più giovane è ancora un tabù?

Dalle parole della showgirl emerge un nodo ancora irrisolto. Eppure le relazioni non dovrebbero fondarsi sull'età anagrafica ma su altri fattori: compatibilità emotiva, progetti comuni, sostegno reciproco

20 Set 2025 - 17:22
 © IPA

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"Il mio fidanzato ha 11 anni meno di me. All’inizio ero scettica, prevenuta, poi ho capito che l’età è solo un numero e che non conta niente". Con questa frase, pronunciata nel podcast One More Time, Melissa Satta ha portato alla luce un tema che continua a far discutere: perché quando è l’uomo ad avere qualche anno in meno la relazione diventa ancora un tabù, mentre il contrario scandalizza poco o non turba affatto?

Il peso degli stereotipi di genere

 Le coppie in cui la donna è più grande dell’uomo sono ancora vittime di pregiudizi. I ruoli tradizionali vedono l’uomo come figura dominante, protettiva e più matura, mentre la donna dovrebbe “accompagnarsi a qualcuno che la guidi”. In questo schema, se i ruoli si invertono, scattano etichette che vanno da “toy boy” a “cougar”, termini che riducono la relazione a uno stereotipo. Uno studio citato da Psychology Today sottolinea che le relazioni in cui lei è più grande di lui sono giudicate con maggiore severità rispetto alle coppie in cui l’uomo è più anziano. Questo avviene nonostante i dati mostrino che molte donne coinvolte in legami di questo tipo riportino alti livelli di soddisfazione e stabilità affettiva.

Il doppio standard sociale

 Il doppio standard è evidente: un uomo maturo con una partner più giovane viene spesso visto con ammirazione, quasi a confermare il suo fascino o la sua posizione sociale. Una donna con un compagno più giovane, invece, viene spesso giudicata e criticata, come se ci fosse sempre un sottinteso da giustificare: “quanto durerà?”, “cosa cerca davvero?”. Il linguaggio stesso contribuisce a rafforzare il divario culturale, trasformando un rapporto sentimentale in un fenomeno da gossip.

L'età conta davvero in amore?

 La realtà è che le relazioni si fondano su ben altri fattori: compatibilità emotiva, progetti comuni, sostegno reciproco. L’età anagrafica è solo un numero, come ricorda Melissa Satta, e non dice nulla su maturità, capacità di amare o stabilità. A dirlo non sono solo le storie dei vip ma anche i dati di ricerca: secondo studi pubblicati sul Journal of Social and Personal Relationships, la qualità della relazione non è correlata alla differenza d’età, quanto piuttosto alla soddisfazione reciproca e al supporto emotivo.

Come superare lo stigma

 La strada per superare questo pregiudizio passa dal linguaggio e dalla rappresentazione culturale. Evitare termini denigratori e raccontare le storie in modo equilibrato è un primo passo. La testimonianza di donne che scelgono liberamente, senza nascondersi, contribuisce a normalizzare la realtà: l’amore non ha scadenza né regole preconfezionate. Melissa Satta, con la sua dichiarazione, ha dato voce a tante donne che vivono la stessa condizione: l’unico vero tabù da abbattere non è la differenza d’età, ma il giudizio sociale che ancora la accompagna.

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