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Cinque motivi per cui flirtare in estate fa bene (davvero)

Complice la leggerezza della stagione. il flirt torna protagonista: cinque buoni motivi per cui fa realmente bene a mente, corpo e desiderio femminile

14 Ago 2025 - 05:00
 © -afp

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L’estate ha le sue liturgie: le valigie fatte di corsa, i piedi nella sabbia, il gelato mangiato all’ora di cena, i messaggi lasciati a metà. E poi c’è lui, il flirt. Leggero, spesso effimero, ma sorprendentemente efficace nel regalarci una dose extra di buonumore, autostima e, perché no, consapevolezza.

Secondo gli psicologi, il flirt non è solo un gioco – è un modo di comunicare. E in estate, stagione in cui si disinnescano molte pressioni del quotidiano, flirtare torna a essere non solo più facile, ma anche più salutare. Non si parla necessariamente di conquiste, di relazioni o di storie da raccontare a settembre: si parla di piccoli scambi, di energia, di riconnessione con il proprio corpo e con il proprio desiderio.

Ecco allora cinque motivi per cui, oggi più che mai, vale la pena di lasciarsi andare.

1. PERCHÉ MIGLIORA L'UMORE (E NON È SOLO UNA SENSAZIONE)

 uno sguardo incrociato, una frase giocosa, un gesto che rompe la monotonia: il flirt stimola la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore del piacere. Piccoli momenti che creano picchi di felicità. Non è un caso che in estate ci si senta più predisposte a sorridere, uscire, rischiare una battuta. E anche chi è single da tempo (o convintamente) può godere dei benefici emotivi di un flirt ben assestato.

2. PERCHÉ L’AUTOSTIMA FEMMINILE HA BISOGNO ANCHE DI GIOCO

 non si tratta di dipendere dallo sguardo altrui, ma di sapere che si può ancora piacere. In un’epoca in cui il corpo femminile è sempre sotto esame, tra filtri, confronti e aspettative, flirtare può essere un gesto liberatorio. Un modo per uscire dal ruolo di “chi deve sempre avere tutto sotto controllo” e concedersi, per una volta, di giocare.

3. PERCHÉ RISVEGLIA IL DESIDERIO, ANCHE QUELLO CHE PENSAVAMO DI AVER PERSO

 in molte donne, soprattutto dopo i 35-40 anni, il desiderio rischia di passare in secondo piano, schiacciato dalla routine o dal carico mentale. Ma il desiderio non muore: si addormenta. E il flirt, innocente o audace che sia, può essere una scintilla capace di riaccenderlo. Non serve un amante. Serve un pretesto per ricordarsi che esistiamo anche come corpo, anche come piacere.

4. PERCHÉ È UN ESERCIZIO DI LEGGEREZZA (E CE N’È BISOGNO!)

 Nel periodo post-pandemia, con il ritorno a ritmi spesso frenetici, abbiamo perso la leggerezza. Il flirt, a maggior ragione quello estivo, che spesso è senza aspettative, diventa una micro via di fuga, un modo per allenare la spontaneità, la curiosità, il sorriso gratuito. Niente di serio, se non la serietà del benessere che ne deriva.

5. PERCHÉ RICONNETTE CON IL PROPRIO POTERE FEMMINILE

 non si parla solo di seduzione, ma di presenza. Flirtare è, in fondo, un modo per dire: “Ci sono, mi sento, mi vedo”. È un gesto che riporta l’attenzione sul proprio sentire, sul proprio linguaggio non verbale, sul diritto di desiderare. In estate, quando i vestiti si fanno leggeri e le barriere sociali più morbide, tutto questo accade quasi naturalmente. E fa bene, anzi, benissimo! In un’epoca in cui si parla (finalmente) di piacere femminile, libertà e autodeterminazione, il flirt può essere uno strumento potente e leggero insieme. Non serve che porti da qualche parte. Basta che ci riporti a noi.

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