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Prima colazione: gli italiani tra cattive abitudini e buoni propositi

La fretta e i menù sbagliati sono le consuetudini da correggere

Prima colazione: gli italiani tra cattive abitudini e buoni propositi - foto 1
Istockphoto

C’è chi è sempre di fretta e si limita a buttare giù un caffè veloce senza neppure sedersi a tavola, chi invece non rinuncia a un buon pasto appena sveglio e chi addirittura ha fatto della prima colazione uno dei buoni propositi per il Nuovo Anno: un’indagine analizza le abitudini degli italiani nei confronti del primo pasto della giornata e offre qualche chiarimento a chi non sa come comporre il giusto menù per un appuntamento con la tavola dal quale dipende il benessere dell’intera mattinata, con qualche indicazione sugli alimenti ai quali prestare particolare attenzione.

LA FRETTA - La prima colazione è un momento irrinunciabile della giornata per circa 9 italiani su 10, i quali la consumano abitualmente. È questo il primo dato che emerge dalla survey condotta tra i propri utenti dalla piattaforma Everli, marketplace della spesa online. Il nemico principale del breakfast è la mancanza di tempo: il 18% degli intervistati (quasi uno su cinque) si limita a buttar già un caffè in fretta e furia e a ingoiare qualcosa in meno di cinque minuti, senza neppure sedersi a tavola, probabilmente mentre finisce i suoi preparativi per uscire. Nel weekend le cose vanno un po’ meglio: il sabato e la domenica oltre la metà degli italiani (52%) dedica più tempo al consumo della colazione, la prepara in maniera più curata (12%) e soprattutto finalmente si mette seduto a tavola per mangiare (19%). 

 

GLI ALIMENTI – Se da un lato quasi nessuno rinuncia a bere almeno qualcosa appena sveglio, anche tra chi non ha tempi da centometrista resta qualche zona d’ombra sugli alimenti e sul loro abbinamento, per comporre un menù equilibrato. Il caffè costituisce un must per oltre la metà dei nostri connazionali (52%), ma sono molto apprezzati anche il (35%), il latte (19%), il succo di frutta (17%) e le spremute (8%). La colazione dolce vince alla grande su quella salata: biscotti (55% delle scelte), fette biscottate (15%) e brioches (13%) sbaragliano la concorrenza di affettati (2%) e formaggi (1%). 

 

I BUONI PROPOSITI Dedicare più tempo e più cura al primo pasto della giornata è uno degli obiettivi da perseguire nel nuovo anno: lo dichiarano tre intervistati su quattro. Solo un connazionale su quattro, infatti (25%) è convinto di consumare una colazione perfettamente sana ed equilibrata, mentre oltre la metà dei rispondenti (60%) ammette di avere un buon margine di miglioramento. In effetti, per una sana prima colazione bastano 10 minuti di tempo e una scelta oculata degli alimenti da mettere in tavola. La nutrizionista dott. Egle Giambra spiega che, in effetti, ingurgitare cibo in fretta e furia aumenta del 42% il rischio di obesità e diabete, come ha evidenziato una ricerca pubblicata sulla rivista medica BMJ Open. 

 

LA COLAZIONE DA 10 E LODE – La nutrizionista suggerisce che, oltre al fattore tempo, è importante associare i nutrienti abbinando una fonte di carboidrati complessi e semplici a proteine e grassi insaturi, in modo da avere tutta l’energia necessaria dopo il digiuno notturno per regolarizzare fame e sazietà nel corso della giornata. Spiega Giambra: “Che la colazione sia salata o dolce è possibile fare corretti abbinamenti, anche sfiziosi. Ad esempio, è bene optare per pane, cereali, cialde o fette preferibilmente di farine grezze non raffinate da associare a una fonte proteica come yogurt, formaggio fresco, uova o humus di ceci; infine, aggiungere una dose di grassi buoni come frutta secca, olio evo o avocado”. Un po’ di cautela va invece riservata agli alimenti molto zuccherati o ai quali sono addizionati conservanti e altre sostanze artificiali. Leggiamo quindi con attenzione le etichette, se scegliamo di mettere in tavola i succhi di frutta, spesso eccessivamente zuccherini; il tè freddo in bottiglia, che può contenere zuccheri e conservanti; le bevande al cioccolato o altri gusti, perché fonti di zuccheri artificiali; il ginseng, che rappresenta una miscela zuccherata; gli yogurt da bere per bambini: anche qui, verifichiamo la quantità di zuccheri aggiunti e l’eventuale presenza di conservanti, più dannosi sui bimbi piccoli. Da consumare con attenzione anche cornetti e croissant, perché sono a base di farina raffinata, zucchero e grassi idrogenati; le merendine confezionate, che possono essere un pool di zuccheri, farina raffinata e conservanti, le fette biscottate e biscotti "finti light": benché proposti per la loro leggerezza, se non abbinati bene costituiscono semplicemente una fonte di farina raffinata e zucchero, dunque spesso causa di fame anticipata. Infine, attenzione agli zuccheri nascosti negli yogurt alla frutta ai quali è meglio preferire lo yogurt bianco, e il muesli,  spesso composto da  cereali raffinati e ricchi di sciroppo di glucosio per creare gli agglomerati. 

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