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Sorriso sano: i falsi miti da sfatare a proposito di denti

Le bufale più diffuse in materia di igiene orale e di salute odontoiatrica

Istockphoto

Bufale, falsi miti, fake news: sono una vera piaga, ma, quando riguardano la salute, i danni legati alla cattiva informazione sono ancora più gravi. Dato che il mese di ottobre è dedicato al tema della Prevenzione per la Salute Orale, l’occasione è perfetta per sgombrare il campo da alcune errate convinzioni che possono mettere a rischio non solo la salute dei nostri denti, ma il nostro benessere in generale. 

Come spiega Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica e Responsabile COIR - Servizio di Odontostomatologia all’Istituto IRCSS Galeazzi di Milano - Università di Milano, la salute orale non consiste semplicemente nell’assenza di malattia, ma in uno stato di benessere molto più completo che coinvolge la persona nella sua interezza: la bocca, infatti, è collegata a tutto l’organismo. Spiega Austoni: “Esistono, ad esempio, correlazioni tra malocclusione dentale e alterazione della postura, tra parodontopatie e patologie dell’apparato cardiovascolare e diabete”. Senza contare che avere un bel sorriso è un importante fattore che influenza la nostra vita sociale e di relazioni.  Ecco allora quattro false convinzioni dalle quali dobbiamo liberarci.

 

Se non ho dolore, non ho carie – Il dolore è il campanello di allarme che segnala l’inequivocabile presenza di un problema, ma non è necessariamente presente nelle prime fasi della malattia, Anzi, di solito quando si sente male è già troppo tardi. Non dobbiamo stupirci se ci viene diagnosticata la presenza di una carie e non abbiamo alcun fastidio: nella fase iniziale della malattia è coinvolto lo strato superficiale de dente, ovvero lo smalto dentale, nel quale non sono presenti terminazioni nervose. Per avvertire dolore occorre che la carie si insinui negli strati profondi: a questo punto, però, una semplice otturazione non è più sufficiente, ma occorre arrivare alla devitalizzazione del dente. Ecco perché la prevenzione è così importante: la seduta di igiene professionale e il controllo vanno fatti ogni sei mesi.

 

Digrignare i denti per lo stress: so che non va bene, ma ho smesso – Il “vizio” di digrignare i denti nel sonno si chiama bruxismo ed è un problema che non si risolve con il tempo. Chi serra i denti oppure li sfrega tra loro mentre dorme di solito non smette mai di farlo, anche se non ne ha la percezione: si tratta di un meccanismo che non possiamo impedire, in cui i muscoli della masticazione si contraggono involontariamente.  Le cause non sono note, ma sappiamo che lo stress e l’ansia incidono sulla frequenza e sull’entità del disturbo. Purtroppo, il bruxismo causa danni: i denti si consumano inesorabilmente, i muscoli della masticazione sempre contratti causano tensioni e dolori a livello cervico-facciale e all’articolazione mandibolare che viene sovraccaricata. Non esiste una cura: si può solo prevenire e ritardare il più possibile l’insorgere dei danni attraverso il confezionamento di un apparecchio specifico chiamato bite. 

 

Le mie gengive sanguinano perché sono delicate – Il sanguinamento anche occasionale delle gengive è sempre spia dell’esistenza di un problema specifico. Si tratta di un disturbo molto diffuso e mai ascrivibile a una presunta “delicatezza”: il tessuto gengivale, infatti, non è particolarmente fragile.  La causa del sanguinamento è di solito una forte infiammazione causata da batteri, la gengivite. Per risolverlo si deve curare l’infiammazione e occorre recarsi dal dentista, il quale probabilmente eseguirà una seduta di igiene professionale. Spesso la causa di queste infezioni è l’accumulo di placca batterica e tartaro. Attenzione: la gengivite non va assolutamente sottovalutata perché può degenerare in parodontite, una malattia che causa il riassorbimento dell’osso e che se non curata porta alla perdita dei denti. 

 

I denti storti sono solo un problema estetico – Sono ancora in molti a credere che il buon allineamento delle arcate dentali sia solo una questione estetica: per sfatare questo mito basta pensare a quanto è difficile tenere ben puliti  i denti quando sono affollati e disallineati. Un’igiene orale insufficiente aumenta il rischio di accumuli di placca, responsabile a sua volta di carie e malattie gengivali.  Allineare i denti e risolvere una malocclusione, ovvero un rapporto anomalo tra i denti superiori e quelli inferiori, può prevenire o migliorare problemi all’articolazione temporo-mandibolare (quella che ci fa aprire e chiudere la bocca, parlare e mangiare) e avere effetti positivi persino sulla postura. Ultimo, ma non meno importante, è l’effetto estetico: un bel sorriso, con i denti sani e ben in fila, è un biglietto da visita importante, che fa bene alla salute del corpo e della mente.
 

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