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Calorie: che cosa sono e perché contarle troppo… fa ingrassare!

Sono solo un’unità di misura ma possiamo trasformarle in nemiche per tutta la vita

Calorie: che cosa sono e perché contarle troppo… fa ingrassare! - foto 1
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Le calorie sono la nostra croce ogni volta che decidiamo di salire sulla bilancia.

La correlazione con i chili di troppo è un’evidenza lampante, specie se il nostro peso tende a salire e diventa difficile allacciare la cintura dei pantaloni. Prima di trasformarle in nemiche giurate, però, cerchiamo di saperne di più, perché contarle in modo ossessivo, paradossalmente, ci farà ingrassare.

CHE COSA SONO LE CALORIE – Le calorie sono un’unità di misura utilizzata in fisica per misurare la quantità di energia. Più propriamente: una caloria (o piccola caloria) è la quantità di energia richiesta per innalzare di 1 grado la temperatura di 1 grammo di acqua distillata alla pressione di 1 atmosfera. Quando si parla di alimentazione, invece, l’unità di riferimento è la Kilocaloria, in quantità indicate ad esempio sulle etichette degli alimenti con la sigla Kcal: ogni Kcal corrisponde a mille piccole calorie. Sulle etichette troviamo spesso anche un’altra sigla: il Kjoule. In questo caso si tratta dell’unità di misura adottata dal Sistema Internazionale di Unità di misura e si basa sulla misurazione del lavoro, anziché del calore: corrisponde cioè alla quantità di energia necessaria a spostare di 1 metro un oggetto, applicando la forza di 1 Newton. Per nostra curiosità possiamo ricordare che una piccola caloria corrisponde a 4,184 joule. Al di là di queste definizioni, concentriamo l’attenzione sulle Kilocalorie, che nel linguaggio comune chiamiamo semplicemente calorie, e che sono le responsabili degli odiosi cuscinetti di grasso da smaltire per mantenerci in linea.  

 

CONTARE LE CALORIE – Entro certi limiti si tratta di un’operazione necessaria se vogliamo perdere peso. Ormai la formula è ben nota: per perdere peso occorre bruciarne più di quante se ne introducono con l’alimentazione. Se il rapporto è invertito, ossia se introduciamo più calorie di quante l’organismo ne consumi, si aumenta di peso. Il nostro organismo non brucia calorie solo con lo sport: la maggior quota di energia viene spesa quotidianamente nelle attività indispensabili al funzionamento dell’organismo, come respirare, mantenere la termoregolazione, digerire e svolgere le altre attività necessarie alla sopravvivenza delle quali non ci accorgiamo neppure. Per perdere circa mezzo chilo a settimana, invece, occorre che il deficit energetico quotidiano sia di almeno 500 calorie al giorno, il che significa mettersi a stecchetto oppure sforbiciare dalla tavola circa 300 calorie e bruciarne almeno 200 in più con sport e attività fisica. Sappiamo infatti che la sola attività fisica non basta per perdere peso. Diventare schiavi però del meccanismo della conta delle calorie ha effetti perversi e controproducenti sul dimagrimento: lo stress generato da questo tipo di comportamento può compromettere il successo della nostra dieta. 

 

QUANTE CALORIE OCCORRE BRUCIARE PER PERDERE UN CHILO DI GRASSO – Rispondere a questa domanda serve a farci capire perché contare le calorie è estremamente complesso e, infondo, di poca utilità. Un esercizio a cui gli scienziati si sono dedicati in passato è stato calcolare quante calorie occorre bruciare per perdere un chilo di grasso. Un kg di grasso puro, ad esempio di strutto, contiene 9000 calorie. Per perdere un chilo di grasso corporeo, però, occorre però bruciarne “solo” 7000, dato che l’adipe umano non è fatto solo di “grasso”: contiene infatti tessuti, acqua e altre sostanze.  In realtà, gli esperimenti condotti sul campo, hanno scoperto che i soggetti sottoposti a deficit calorico dimagrivano a tassi molto più lenti di quelli previsti e che il dato delle 7000 calorie, accettato dalla maggior parte degli studiosi, era solo teorico.  Il consumo calorico giornaliero non ha un andamento lineare, ma è influenzato da un numero elevatissimo di variabili, tra cui età, sesso e persino dallo stesso peso corporeo: è evidente che muovendosi con un corpo magro si brucerà meno energia di quanta ne occorra per spostare un corpo grasso, quindi più pesante.  Questa è, tra l’altro, una delle ragioni per cui all’inizio di una dieta si tende a perdere peso più rapidamente di quando non accada quando abbiamo già smaltito qualche chilo. Un’altra ragione è che nei primi giorni si smaltiscono molti liquidi, che pesano sulla bilancia, ma che il lavoro di intaccare i grassi di scorta è ancora da fare.  

 

LA CONTA DELLE CALORIE È NEMICA DUE VOLTE - Per una dieta di successo occorre non solo arrivare al peso forma previsto, ma anche conservarlo nel tempo. Per arrivare a questo risultato occorre imparare le regole della sana alimentazione e poi trasformarle in abitudini di vita. In questo ciascuno ha il suo metodo: c’è chi si pesa con frequenza correggendo subito eventuali errori alimentari o periodi di sovra-alimentazione; c’è chi misura il girovita con il centimetro, chi semplicemente capisce dalla cintura degli abiti se c’è qualcosa che non va. Seguire le regole di una vita sana e di un’alimentazione equilibrata è fondamentale per non essere schiavo della conta delle calorie: il pensiero troppo assiduo di tabelle e grammi per porzione innesca infatti un meccanismo di dipendenza che genera stress, amplifica il bisogno di mangiare in continuazione ed espone al rischio di attacchi di fame nervosa. Lo stress, inoltre, influisce negativamente sull’equilibrio degli ormoni che presiedono al meccanismo fame-sazietà, e aumenta i livelli di cortisolo, il cui effetto “ingrassante” è ormai ben noto: livelli elevati di questo ormone, infatti, favoriscono l’aumento del grasso viscerale e, nelle donne, la ritenzione idrica e quindi la cellulite. Più che contare le calorie, insomma, è utile dimagrire in modo sano e graduale, senza fretta, assumere cibo in maniera responsabile e alimentarsi per sempre in modo vario ed equilibrato. 

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