Furto salma, accadde anche a Bagni
Nel ʼ92 trafugata tomba del figlio
Prima ancora di Mike Bongiorno ed Enrico Cuccia, un'altra tomba veniva profanata il 3 novembre del '92.
A quell'epoca i terribili sciacalli non tardarono a fare una richiesta di 300 milioni, delle allora vecchie lire, tramite una busta, contenente due foto della bara, lasciata sul parabrezza dell'auto del cognato. Per mesi, la famiglia Bagni nascose quel segreto cercando di non compromettere i contatti con i ricattatori. Ma all'appuntamento decisivo non si presentò nessuno.
Così non fu mai risolto il caso della tomba profanata di Alessandro. Mai data una risposta. Né i tentativi disperati di Salvatore Bagni e i suoi cari, che in un secondo momento imboccarono la strada della ricompensa, ebbero esito positivo.