FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Caso Ruby, atti a giunta Camera

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha trasmesso alla Giunta per le autorizzazioni la richiesta per eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti di Silvio Berlusconi (nello specifico la perquisizione dell'ufficio di Giuseppe Spinelli, suo addetto alla contabilità), avanzata dalla Procura di Milano.

La giunta, ha informato il presidente, Pierluigi Castagnetti, esaminerà la domanda a partire da mercoledì prossimo.

"La domanda - si legge ancora -, come da prassi costante, verrà immediatamente stampata distribuita e messa a disposizione sul sito internet della Camera priva dei relativi allegati. L'incartamento integrale sarà quanto prima messo a disposizione dei componenti della Giunta per le autorizzazioni che potranno consultarlo presso gli uffici della Giunta medesima in presenza del personale addetto e senza la possibilità di estrarne copia.

A tal fine gli uffici resteranno aperti per i deputati della Giunta fino alle 23 e dalle 9 alle 23 di martedì. Nei giorni successivi la consultabilità si avrà secondo l'ordinario orario di ufficio".

Cicchitto: "Valuteremo se andare al voto"
"Valuteremo se ci sono le condizioni per sviluppare l'attività di governo, come auspichiamo, o se si dovrà ricorrere al corpo elettorale per tutelare le libertà in questo Paese". Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl, risponde così alla domanda su eventuali elezioni anticipate dopo la bufera giudiziaria del caso Ruby. A chi gli chiede un commento sulle ultime dichiarazioni del leader del Carroccio, Cicchitto ribadisce che "con Umberto Bossi c'è un rapporto politico forte che andrà avanti o per la gestione del governo o per le elezioni". 

Quagliariello: "L'obiettivo è sputtanare Berlusconi"
"Al momento siamo solo ai titoli di testa, alle anticipazioni''. Intervistato questa mattina da Radio Citta' Futura, Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo del Pdl al Senato, commenta cosi' le ultime novita' dell'inchiesta milanese che riguarda Silvio Berlusconi e i suoi rapporti con la giovane marocchina Ruby.

Dice Quagliariello: ''Siamo arrivati al perfezionamento di un metodo che prevede che le carte non escano più dalle procure ma direttamente dal Parlamento - afferma Quagliariello - oggi vedremo queste 300 pagine e da domani, c'è da scommetterci, saranno sui giornali. La mia impressione - prosegue il vicepresidente dei senatori del Pdl -  è che non interessino tanto il processo e la sentenza, quanto produrre un' abbondante documentazione, molto spesso frugando tra le intercettazioni telefoniche, per poter 'sputtanare' a mezzo stampa una persona sulla sua vita privata. E' con le indagini preliminari che si punta a sortire un effetto politico. Quanto alla relazione stabile di cui ha parlato ieri il premier, non ne sapevo nulla, ma e' normale che sia cosi', perche' io ho un rapporto politico con Berlusconi - spiega Quagliariello - facciamo politica insieme, ma poi ognuno ha la sua vita privata, che e' bene che rimanga tale''.

Bruti Liberati: "Andiamo avanti sereni"
"La procura di Milano prosegue nel suo lavoro quotidiano, in piena serenità, nel saldo riferimento ai principi costituzionali della eguaglianza di tutti davanti alla legge, della obbligatorietà dell'azione penale, della presunzione di non colpevolezza". Lo scrive il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, in una nota diffusa alla stampa e relativa all'inchiesta sul caso Ruby. "Le indagini sono ancora in corso", ha aggiunto.

Alfano: "Anm non vuole scontro? Da che pulpito"
"Noi non abbiamo mai cercato gli scontri e anzi, personalmente ho sempre cercato di sopirli. Mi verrebbe da dire da quale pulpito viene la predica. Spesso, invece l'Anm si è qualificata per avere alzato i toni". Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, commentando le dichiarazioni del presidente dell'Anm Luca Palamara secondo cui bisogna "uscire dalla logica degli scontri" tra la politica e la giustizia.