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Caso Ruby, "mia figlia una ribelle"

''Mia figlia è una ribelle.

L'ultima volta l'ho vista per mezza giornata nel marzo scorso quando mi chiamò la polizia stradale. Da tre anni non so nulla di lei''. Lo dice Mohamed, 54 anni, l'ambulante marocchino padre di Ruby, la minorenne coinvolta nell'inchiesta di Milano. ''Non ha mai voluto studiare - aggiunge il padre in un italo-siculo stentato - Non vuole andare in Marocco. Non stava mai a casa''.

Nel marzo scorso il padre di Ruby venne chiamato dalla polizia di Giardini Naxos - Messina - che aveva trovato la ragazza in auto con altri due giovani. La minorenne tornò a casa col padre ma il giorno dopo sparì di nuovo. Mohamed, 54 anni, si trova davanti la sua abitazione in contrada San Filippo a Letojanni. La moglie e gli altri tre figli sono in Marocco. Alla domanda dei giornalisti se conosce la vicenda in cui è coinvolta la figlia, che riguarda anche il premier Silvio Berlusconi, il marocchino risponde: ''Non so niente, nessuno mi ha detto nulla. Sapevo che mia figlia era in comunità. Questa storia non mi piace. Voglio vivere tranquillo e tornare in Marocco''.

"Mai fuggita, ma ripudiata perché cattolica"
Ruby non è scappata di casa, ma è stata ripudiata dal padre - che la voleva far sposare con un uomo di 49 anni - perché si era convertita al cattolicesimo. Lo ha detto la stessa Ruby in un'intervista. ''Io non sono scappata - ha riferito -, sono stata cacciata, sono stata ripudiata da mio padre. Lui è musulmano, io sono diventata cattolica e, se c'è qualcuno un po' intelligente che sa qualcosa della cultura islamica, può capire cosa pensa un musulmano se la figlia diventa cattolica''.

"Berlusconi mi ha solamente aiutata"
''Rapporto sessuale no, rapporto d'amicizia tantomeno. Posso dire di aver fatto quasi un giro alla Caritas, quando ti danno la busta della spesa. Berlusconi mi ha aiutata, mi ha salvata da una situazione difficile. Posso solo essergli riconoscente, gli voglio un bene dell'anima e spero che tutto questo non lo rovinerà''. Ruby dice di non aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi, ma di essere stata aiutata da lui. La ragazza marocchina che fra pochi giorni diventerà maggiorenne, parlando del premier, ha aggiunto: ''Posso solo ammirarlo, parlare bene di lui, grazie a lui non sono finita sulla strada né ho dovuto fare lavori indecenti. Mi ha aiutata senza un tornaconto, la gente ha manipolato tutte le mie dichiarazioni. Posso capire che il presidente stia sulle scatole a tanti, ma non è giusto usare me, cambiare le mie dichiarazioni, per colpire lui. Io non ho detto nulla di quello che è stato scritto sui giornali - ha concluso Ruby - di verità sui giornali ce ne è veramente poca''.