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Marrazzo ai pm: "Ero sequestrato"

"Cc mi impedirono di tirare su calzoni"

"Mi sentivo come fossi stato sequestrato".

Così ha spiegato l'ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, nel corso dell'interrogatorio reso agli inquirenti della Procura di Roma come testimone e parte lesa nell'inchiesta sul ricatto. "Nell'abitazione - aggiunge Marrazzo - entrarono due persone che mi trattarono con estrema durezza e con violenza. Mi spinsero in un angolo impedendomi di tirare su i pantaloni".

"Anzitutto ribadisco - afferma Marrazzo ai procuratori Giancarlo Capaldo e Rodolfo Sabelli - che nell'abitazione di Natalie entrarono solo due persone che mi trattarono con estrema durezza e con violenza. Mi spinsero in un angolo impedendomi di tirare su i pantaloni che mi stavo levando quando sono entrate e che fui costretto ad appendere; in tal modo per il mio abbigliamento mi trovavo in uno stato psicologico di inferiorità e umiliazione".

"In più occasioni - prosegue - vennero a contatto con me quasi a volermi intimidire come per farmi capire che erano armati. Per tutto quel tempo sono stato costretto a stare nella stanza da letto e solo in un'occasione, mi sono affacciato sulla soglia della porta e ho potuto vedere con chiarezza che vi erano due persone oltre a Natalie. Voglio aggiungere che mi sentivo come se fossi stato sequestrato. Natalie invece per qualche tempo mi e' sembrata stata essere collocata fuori dal balcone; ho dedotto questo dalla circostanza che l'ho vista passare davanti alla stanza da letto spinta verso il balcone e dal luogo dove mi trovavo per qualche tempo non l'ho più vista".

"Per Natalie solo mille euro"
L'incontro con il trans non costò 5mila euro all'ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Lo spiega lo stesso ex governatore ai pm. "La somma che avevo nel portafogli al momento di entrare nell'appartamento di Natalie era di soli 3.000 euro; mille euro e non tremila come ho detto in precedenza li ho poggiati su un tavolinetto, e gli altri 2mila euro erano rimasti nel mio portafoglio per mie necessità; non dovevo in altri termini consegnarle a Natalie". Più avanti Marrazzo aggiunge: "La somma di 2mila euro contenuta nel portafogli fu sottratta dai due carabinieri entrati" nella casa del viado. "Mi sono confuso - ammette l'ex conduttore di 'Mi manda Raitre' - nelle dichiarazioni rese in precedenza sull'entità della somma perché ricordavo che il giorno precedente avevo effettuato un prelievo, dal conto corrente a me intestato presso l'agenzia Unicredit di viale Mazzini dentro la Rai, di una somma di 5mila euro; mi era rimasta la somma di 3mila dopo aver effettuato alcuni pagamenti per esigenze familiari".