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Eutanasia,Papa: "Legge malvagia"

"Non può essere mai lecita"

Per il diritto romano una legge ingiusta è una legge nulla e questo, secondo Benedetto XVI, vale anche nel terzo millennio.

L'eutanasia, infatti, rappresenta una decisione "malvagia dal punto di vista morale e non può essere mai lecita". Il Papa si è rivolto in particolare all'ambasciatore del Lussemburgo, esprimendo "forte preoccupazione in merito al testo di legge sull'eutanasia e il suicidio assistito, in discussione in Parlamento".

"Il vostro popolo - ha affermato Benedetto XVI al diplomatico lussumburghese che ha presentato le credenziali in Vaticano - in tutte le sue componenti, ha sempre avuto a cuore di riaffermare la grandezza e il carattere inviolabile della vita umana".

Il Papa rilevato che tale legge è accompagnata "contraddittoriamente" da un altro provvedimento positivo relativo alle cure palliative "con il fine di rendere la sofferenza umane più sopportabile nella fase finale della malattia e favorire per il paziente un accompagnamento umano appropriato", mentre il progetto di legge sull'eutanasia "legittima concretamente la possibilità di mettere fine alla vita".

"I responsabili politici, dei quali il dovere più rilevante è quello di servire il bene dell'uomo, così come lo stesso devono fare le famiglie e i medici, devono ricordarsi che la decisione deliberata di privare un essere umano innocente della sua vita e' sempre negativa dal punto di vista morale e non può mai essere considerata lecita", ha spiegato Ratzinger citando l'enciclica "Evangelium vitae".

"La domanda che sale dal cuore dell'uomo - ha aggiunto ancora il Pontefice- nel suo supremo confronto con la sofferenza e la morte" in particolar modo quando la disperazione lo porta a "desiderare di scomparire, è soprattutto una domanda di accompagnamento e un appello a una maggiore solidarietà e di sostegno nella prova".