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Treviso,"Pulizia etnica contro gay"

Parole vicesindaco fanno scalpore

E' polemica a Treviso dopo le dichiarazioni del vicesindaco Giancarlo Gentilini contro i gay, che avrebbero trasformato il parcheggio di via dell'Ospedale in un luogo di incontro dove si consumano rapporti sessuali, suscitando le proteste degli abitanti.

"Darò disposizioni alla mia comandante dei vigili urbani affinché faccia pulizia etnica dei culattoni", ha detto. "Nulla di scandaloso" per il primo cittadino Giampaolo Gobbo.

Ma Gentilini non si è limitato alle parole, seppur forti. "Devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c'è nessuna possibilità per culattoni e simili", ha detto ancora l'ex sindaco, che ha anche annunciato un giro di vite attraverso la videosorveglianza per stroncare il via vai di scambisti denunciato dagli abitanti nel parcheggio a luci rosse, dove è stata segnalata anche la presenza di prostitute.

''Darò disposizione di rinforzare le telecamere. Ma a me interessa piuttosto fare i controlli mirati - ha aggiunto Gentilini - . Quando la mia polizia vigilerà per la zona ci sarà un fuggi fuggi generale''.

Non si è scandalizzato troppo il sindaco Giampaolo Gobbo. ''Gay o non gay, il problema non è il linguaggio del prosindaco Gentilini, ma il decoro pubblico. Ognuno ha la propria espressività e usare questi termini non politically correct, del resto, è la caratteristica specifica di Gentilini. E' il suo modo di essere. Lui parla sinceramente, con un linguaggio concreto che tutti capiscono. In questo caso si parla di decoro pubblico e noi cerchiamo di spostare gay, prostitute, coppie omosessuali o eterosessuali, fa lo stesso, che si scambiano effusioni sotto gli occhi di tanta gente''.

Ma per il sindaco di Treviso, questi non sono altro che palliativi, contro-misure necessarie ma non sufficienti: ''Il problema è nazionale e infatti ci stiamo attivando perché venga cambiata la legge Merlin. Bisogna riaprire le case chiuse e creare quartieri a luci rosse come succede nel resto d'Europa: garantiscono protezione sanitaria e tasse pagate''.