FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Milan, Montolivo attacca: "I social danno voce agli imbecilli"

Il capitano rossonero, fermo ai box per la rottura del crociato, torna a parlare del suo infortunio: "Fischiare chi esce in barella è scandaloso. Ho giocato con 5 ct: erano tutti pazzi?"

Milan, Montolivo attacca:
SportMediaset

Riccardo Montolivo senza freni: il capitano del Milan, fermo per la rottura del crociato, torna a parlare del suo infortunio e degli insulti ricevuti.

"Fischiare chi esce in barella è scandaloso, e i social danno voce agli imbecilli". Il centrocampista, in un'intervista a "Repubblica", ha ringraziato Buffon, ribadito l'amore per la Nazionale e rivendicato le sue qualità: "Ho giocato con 5 ct: erano tutti pazzi'?".

Riccardo Montolivo non si nasconde: il capitano del Milan mostra i muscoli e tutto il suo orgoglio nel difendere la sua carriera e nel contrattaccare, punto per punto, le tante critiche ricevute. Il centrocampista 31enne, fermo ai box per la rottura del crociato, in un'intervista al quotidiano "La Repubblica" parla a 360° partendo proprio dall'infortunio patito lo scorso 6 ottobre allo Juventus Stadium durante Italia-Spagna: "Fischiare chi esce in barella è scandaloso per chi ha un minimo di sensibilità" ha detto Montolivo che ha anche voluto ringraziare Gianluigi Buffon che, il giorno dopo, non si tirò indietro dal definire "uno scempio" gli insulti rivolti dai tifosi al centrocampista del Milan, "beccato" anche mentre lasciava il campo dolorante subito dopo lo scontro con Sergio Ramos. "Gigi non ha avuto paura di andare contro chi mi ha insultato allo Stadium anche se tra quelli c'erano dei tifosi della sua squadra". 

E nonostante quella brutta serata, il capitano del Milan, offrì una preziosa lezione di stile su Facebook, dopo l'operazione al ginocchio, mandando "una carezza a chi mi ha augurato la morte, con l'augurio che la vita riesca a farvi crescere in educazione e rispetto dell'essere umano": "Mi è venuto spontaneo" - commenta ora Montolivo - "Nell'ultimo periodo si è esagerato. E i social, come disse Umberto Eco, hanno dato voce agli imbecilli. Internet è un mondo senza regole". Ma gli insulti, per l'ex giocatore della Fiorentina, non sono arrivato soltanto sul web: "Allo stadio entra in gioco il campanilismo: il tifo fa perdere lucidità e i social diventano una valvola di sfogo contro sportivi e personaggi pubblici. Io li uso per informarmi e per i contatti perché l'età mi permette di gestirli. ma ai più giovani consiglio di farsi seguire da professionisti della materia".

Chiuso il capitolo social network, Montolivo affronta le critiche ricevute "sul campo". "Gioco dove serve, a molti non piace ma a compagni e allenatori sì. Non mi atteggio a duro ma non tiro mai indietro la gamba. Nella prima parte della mia carriera non ho avuto infortuni seri, nella seconda purtroppo ho compensato". E sempre indossando la maglia azzurra: Riccardo, infatti, nel 2014 alla vigilia del Mondiale brasiliano del 2014 si ruppe la tibia. Una sfortuna che non allenta l'attaccamento alla Nazionale: "La maglia azzurra è speciale. Nelle grandi competizioni senti un Paese intero dietro di te. E' un'emozione bellissima anche se il contraltare sono il Mondiale e l'Europeo persi e il ginocchio da rimettere a posto". E a proposito di Nazionale, alla viglia dell'amichevole di lusso contro la Germania, Montolivo ha voluto parlare anche di quanto conti per lui, figlio di madre tedesca, la sfida con la selezione di Loew. "E' sempre una partita speciale, io porto scarpette e parastinchi con entrambe le bandiere. Mi sento in parte tedesco anche se per cultura, soprattutto calcistica, sono più italiano". Orgoglio italiano quello mostrato da Montolivo ma più di tutto l'orgoglio per la propria carriera: "Ho esordito in Nazionale nel 2007, ho giocato con 5 ct: erano tutti pazzi?" si sfoga il giocatore, in riferimento a chi ha sempre criticato la scelta della sua convocazione. "Ora penso solo a guarire, mi godo la mia famiglia e mia figlia". Alla faccia delle critiche e dei social.