"Inter pagava, io spiavo giocatori"
Cipriani: "Tavaroli mi chiese indagine"
L'Inter, 7 anni fa, pagò l'investigatore privato Emanuele Cipriani per spiare la squadra: "Il compenso per l'attività svolta, mi è stato corrisposto dall'Internazionale F.C.".
Non furono controllati solamente Vieri, Ronaldo e l'arbitro De Santis, ma anche Mutu e Jugovic. "Tavaroli (ex capo della security di Telecom, ndr) mi chiese di svolgere un'attività investigativa approfondita comprensiva di pedinamenti".
Nuove rivelazioni sul "caso intercettazioni", grazie all'interrogatorio di Cipriani, attualmente agli arresti domiciliari. Il titolare della società investigativa Polis d'Istinto ha spiegato al pm che si era trattato di un incarico ricevuto da Giuliano Tavaroli: "Mi chiese - ha ammesso - di svolgere un'attività investigativa approfondita comprensiva di pedinamenti e di rilevamenti su tutte le persone che i predetti giocatori frequentavano nella vita privata".
Cipriani spiega come 'spiava' i giocatori: "L'attività si è compendiata anche in appostamenti sotto casa ed in pedinamenti, oltre che nella acquisizione di informazioni delle banche dati Sdi ed Anagrafe Tributaria. Il compenso mi è stato corrisposto dall'Internazionale F.C. a cui ho fatto pervenire fattura della Wcs".
Perchè non è stata fatturata come Polis D'Istinto: "Nelle intenzioni dell'Inter, così come spiegatomi da Tavaroli, era opportuno che l'investigazione non risultasse o comunque fosse difficilmente individuabile". Si è intanto saputo che Giuliano Tavaroli, interrogato lunedì per nove ore, sarà di nuovo sentito venerdì 13 aprile.