FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Juve, l'Europa non fa sconti

Paga permessività arbitri italiani

Tempi duri per la Juventus in Europa, che paga l'eccessiva permessività del metro di giudizio degli arbitri italiani.

La formazione di Capello, che ha nella fisicità una delle sue più distinte caratteristiche, viene punita in campo europeo, dove riceve una media di 2,89 cartellini gialli (contro l'1,31 in campionato) ed è prima in quanto a cartellini rossi (4 espulsi), sebbene commetta meno falli (18,44 contro 22,13).

Come è dura la vita in Europa per la Juventus. Mentre in Italia la squadra di Capello sta dominando dall'inizio della stagione con un passo da record, in Champions League il cammino è molto più complicato. La serata di Highbury (6 ammonizioni e due espulsioni) fotografa al meglio la differenza di trattamento riservata dagli arbitri stranieri rispetto al permissivismo di quelli italiani, che nei confronti della Vecchia Signora sembrano avere un occhio di riguardo. Sono i numeri ad inchiodare i bianconeri, che sia in Italia che nelle competizioni internazionali praticano lo stesso tipo di calcio, fatto di grande fisicità e muscolosità, con tanti falli a centrocampo per spezzare il ritmo degli avversari. In serie A la squadra torinese ha commesso 686 falli (22,13 di media), che sono costati 50 cartellini gialli (1,61 di media) e 3 rossi (0,10): statistiche che fanno della Juve una delle squadre con meno sanzioni in assoluto, (19.a come ammonizioni e 17.a come espulsioni). Dati completamente ribaltati in campo europeo. Sebbene la media falli sia più bassa (18,44), le sanzioni a carico dei bianconeri si fanno molto più pesanti: prima come cartellini gialli (26, 2,89 di media) e seconda come media nei rossi (0,44).

Il motivo è che il metro di giudizio europeo è molto più severo e non fa sconti, mentre in Italia alcuni direttori di gara ci pensano magari due volte prima di sventolare un cartellino a Vieira e compagni. Per citare alcuni casi vengono alla mente la pallonata di Camoranesi rifilata al bomber del Livorno Lucarelli punita con una semplice ammonizione, la mancata sanzione di Mutu per un intervento durissimo sul leccese Del Vecchio, la pallonata in testa di Ibrahimovic al difensore del Treviso Cottafava e la mancata seconda ammonizione di Vieira contro l'Empoli. Questa differenza di trattamento rappresenta un danno per la Juventus e il suo gioco ne risente nelle serate europee, dove quella decisione in più negli interventi che fa la differenza viene sempre penalizzata. Come dimenticare, infatti, l'ammonizione che Nedved si è visto sventolare nella semifinale di Champions League del 2003 contro il Real Madrid, un fallo veniale che è costata la finale al ceco. E alla Juve una possibile coppa...