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Serie A, il pagellone del calciomercato

Roma regina, merita un 8.5. Molto bene anche Inter, Juventus, Lazio e Verona, delusioni Parma e Palermo

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Dopo una lunga estate di trattative, sogni, speranze e disillusioni chiude il calciomercato 2014.

I veri colpi con la C maiuscola (James Rodriguez, Suarez, Di Maria, Falcao ecc.) non hanno coinvolto la Serie A, in grossa difficoltà economica rispetto a Liga, Premier e Bundesliga, alcuni dei migliori giovani italiani sono andati a cercare fortuna all'estero (Balotelli-Liverpool, Immobile-Borussia, Cerci-Atletico) e anche altri big come Kakà, Benatia e Cambiasso hanno lasciato il nostro campionato. Ciò nonostante in Serie A sono sbarcati molti giocatori interessanti e alcune società hanno fatto degli sforzi importanti per tenere i rispettivi top player (Vidal, Pogba, Candreva, Icardi, Pjanic ecc.). Ecco il giudizio sul mercato delle 20 squadre di A, dove la Roma è stata regina indiscussa (dati economici da Transfermarkt.it)

Serie A, il pagellone del calciomercato

ATALANTA 6,5 (entrate 15,00 mln, uscite 10,00 mln. Saldo +5,00 mln €)
La squadra di Colantuono ha fatto un mercato accorto, attento al portafoglio e con innesti giovani e di qualità. Ha rinunciato a un portiere affidabile come Consigli per scommettere sul promettente Sportiello, ha aggiunto l'esperienza di Biava in difesa e il talento dei giovani D'Alessandro e Spinazzola a centrocampo (entrambi da verificare in Serie A). In attacco ha trattenuto la "stella" Denis e inserito Rolando Bianchi, chiamato al riscatto dopo la deludente stagione di Bologna. I nerazzurri partono un gradino sopra alle altre squadre che lottano per salvarsi nonostante la partenza di Bonaventura, sostituito alla grande dal Papu Gomez.


CAGLIARI 6 (entrate 10,00 mln, uscite 15,75 mln. Saldo -5,75 mln €)
Un nuovo presidente dopo 22 anni di regno Cellino e soprattutto un nuovo allenatore, Zdenek Zeman, che porta in Sardegna il suo 4-3-3 iper-offensivo fatto di sovrapposizioni dei terzini, tagli degli esterni, linea difensiva alta e fuorigioco. La squadra rossoblù ha perso Astori in difesa, che sarà sostituito dall'ex Bari Ceppitelli, a centrocampo si affida ai muscoli di Conti, Ekdal e Dessena, mentre in avanti, persi Pinilla (Genoa) e Nenè (Verona), ha trattenuto Ibarbo e Sau (già con Zeman a Foggia) e punta forte sulla fantasia e l'imprevedibilità di Farias, arrivato dal Sassuolo.


CESENA 5,5 (entrate 500 mila, uscite 0. Saldo +500 mila €)
Sarà un campionato di sofferenza per Pierpaolo Bisoli. Il tecnico bolognese, che a Cesena ha ottenuto i migliori risultati della sua carriera, vuole centrare la salvezza, ma la squadra, non solo perchè neopromossa, è quello che è: un gruppo eterogeneo di giovani promettenti ma con poca esperienza (Leali, Zè Eduardo, Defrel) e di giocatori maturi ma abituati a calcare altri palcoscenici. In difesa si punta sull'esperienza di Lucchini e Volta, a centrocampo sulla grinta di Zè Eduardo e la fantasia di Brienza, ma in attacco sarebbe servito un innesto di qualità: Marilungo è un'eterna promessa e Defrel e Djuric non danno garanzie. Non è arrivata la punta richiesta.


CHIEVO VERONA 6,5 (entrate 3,40 mln, uscite 6,85 mln. Saldo -3,45 mln €)
Corini vuole centrare la settima salvezza consecutiva del Chievo, ma per farlo dovrà rinunciare a due pezzi da 90 come Thereau (Udinese) e Rigoni (Palermo). L'attaccante è stato sostituito da Maxi Lopez, che sembra ancora provato dalla separazione da Wanda Nara, e Meggiorini (ultimo gol in A 2 stagioni fa), in più dall'Inter sono arrivati Botta e Schelotto, anche loro chiamati al riscatto. In difesa interessanti gli innesti di Bardi e Biraghi (anche loro ex Inter), mentre Dainelli e Gamberini in mezzo danno sufficienti garanzie. A centrocampo importante l'innesto di Izco e occhio alla fantasia di Bellomo e Birsa.


EMPOLI 5,5 (entrate 0, uscite 0. Saldo 0)
Un'altra neopromossa che deve prepararsi a soffrire parecchio per mantenere la categoria. Il mister Maurizio Sarri, che ha riportato i toscani in A dopo 6 anni, ha a disposizione un organico fatto di giovani promettenti come Rugani, Hysaj, Laxalt e soprattutto Verdi, che fanno da cast di supporto a due vecchie volpi dell'area di rigore come Tavano e Maccarone, 90 gol in Serie A in due. A centrocampo importante l'innesto di Vecino, che ha esperienza e qualità, mentre la difesa appare un po' "leggerina" per il massimo campionato e anche il portiere Bassi non sembra offrire troppe garanzie. L'arrivo in extremis di Perticone non sposta gli equilibri difensivi.


FIORENTINA 6,5 (entrate 6 mln, uscite 8,60 mln. Saldo -2,60 mln € )
Il giudizio sul mercato viola dipende dalla stagione che farà Giuseppe Rossi. Se il martoriato ginocchio non darà eccessivi problemi la viola potrà puntare in alto, in caso contrario dovrà ridimensionare i suoi sogni di gloria (Babacar e Bernardeschi, per quanto talentuosi, non sono Pepito). Il vero colpo dell'estate è stato trattenere Cuadrado, in più a centrocampo gli innesti di Marin e Kurtic assicurano muscoli e qualità. In attacco si punta forte su Mario Gomez, praticamente un nuovo acquisto, mentre il "punto debole" sembra la difesa, dove manca un vero fuoriclasse e Basanta e Richards sono tutti da valutare.


GENOA 6,5 (entrate 18,00 mln, uscite 4,50 mln. Saldo +13,50 mln €)
Il solito mercato bulimico (in tutto 60 acquisti e 38 cessioni) in stile Preziosi e come sempre a inizio stagione il Genoa è una creatura tutta da scoprire. Gasperini riparte dalle certezze dello scorso anno (Perin in porta, De Maio e Sturaro, già preso dalla Juve per la prossima stagione, in difesa, dove è arrivato anche Roncaglia), ma perde Alberto Gilardino, perno dell'attacco rossoblu. Per sostituirlo sono arrivati Matri, chiamato al riscatto dopo i flop con Milan e Fiorentina, e Pinilla, già in gol alla prima giornata. Interessanti gli innesti di Perotti e Lestienne sulle ali, molto importante il ritorno di Kucka.


HELLAS VERONA 7 (entrate 27,50 mln, uscite 21,76 mln. Saldo +5,74 mln €)
Vendere in due sessioni di mercato i tre uomini migliori (Jorginho, Romulo e Iturbe) e riuscire comunque a rinforzare la squadra chiudendo anche il mercato in attivo: è stato questo il capolavoro di Sean Sogliano. Il ds gialloblù ha sistemato la difesa con gli arrivi di Luna dalla Premier e soprattutto del messicano Rafa Marquez, vero top player del reparto arretrato. In mezzo al campo si punta sul riscatto di Tachtsidis, già con Mandorlini al Verona in B, ai suoi lati la velocità e la tecnica di Nico Lopez e Jankovic serviranno per ispirare Luca Toni, che vuole ripetersi dopo i 20 gol dell'anno scorso. Saviola è la vera scommessa.


INTER 7,5 (entrate 7,15 mln, uscite 12,10 mln. Saldo -4,95 mln €)
Gli addii di Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito sono stati duri da digerire per i tifosi ma necessari, l'Inter si è liberata di stipendi pesanti, magari non ha investito molto, ma ha speso bene. 'The Wall' è stato sostituito da Vidic, dopo la partenza di Benatia forse il miglior centrale in Italia, al posto di Cambiasso sono arrivati i muscoli e la grinta di Medel e M'Vila (cui si aggiunge la qualità di Hernanes preso a gennaio), sulle fasce la velocità e la spinta sono garantite da Dodò e Nagatomo e in attacco, dove si aspetta l'esplosione di Icardi, è arrivato Daniel Osvaldo, che in nerazzurro vuole riconquistare in pianta stabile la Nazionale.


JUVENTUS 7,5 (entrate 23,50 mln, uscite 36,80 mln. Saldo -13,30 mln €)
Dopo tre scudetti consecutivi parte necessariamente come favorita, anche se aver perso Conte avrà il suo peso (e tanto). Mercato comunque molto positivo per i bianconeri, che hanno finalmente sfoltito il reparto avanzato, dove è arrivato uno dei giovani bomber più promettenti d'Europa (Morata). Un grande colpo sembra essere anche Coman che ha già impressionato tutti, mentre a centrocampo le conferme di Vidal e Pogba sono state fondamentali e gli arrivi di Romulo e Pereyra garantiscono corsa e alternative. Poco ritoccata la difesa, dove l'acquisto del 33enne Evra non convince del tutto.


LAZIO 7 (entrate 0, uscite 15,90 mln. Saldo -15,90 mln €)
Lotito vuole riportare i tifosi allo stadio e per farlo quest'anno ha deciso di mettere mano al portafoglio. Il presidente biancoceleste ha risposto alla beffa subita dalla Roma per Astori con l'olandese De Vrij, tra i più positivi del Mondiale, e sulla fascia destra si è assicurato Basta, uno dei migliori in circolazione in Italia. A centrocampo l'arrivo di Parolo garantisce corsa e inserimenti e la conferma di Candreva è un colpo importantissimo. In attacco, dove si attende l'esplosione di Keita, è arrivato Djordjevic dal Nantes, attaccante forte fisicamente e con buon fiuto del gol: il perfetto vice Klose.


MILAN 6,5 (entrate 28,50 mln, uscite 9,15 mln. Saldo +19,35 mln €)
Dopo un'estate vissuta soprattutto sulle cessioni (Balotelli, Kakà, Robinho), negli ultimi giorni del mercato, "i giorni del Condor" come li ha definiti Galliani, l'ad rossonero si è scatenato. In rapida successione (e quasi tutti a parametro zero) sono arrivati El Nino Torres, il giovane Van Ginkel e Bonaventura, che con Menez ha completato gli esterni. Tra i pali è arrivato un portiere di sicuro affidamento come Diego Lopez, mentre la difesa è stata rinforzata col colosso Alex e con la velocità di Armero. Qualche perplessità sul centrocampo, dove sembrano mancare qualità e inventiva.


NAPOLI 6 (entrate 18,20 mln, uscite 21,55 mln. Saldo -3,35 mln €)
Gli azzurri vogliono lottare con Juve e Roma fino alla fine, ma la squadra sembra avere qualcosina in meno rispetto alle concorrenti. Il problema principale è in difesa: Rafael è bravo ma non è Reina (che è andato a fare il secondo il Bayern), Koulibaly ha grandi mezzi fisici, ma è giovane e al debutto in Serie A. In mezzo al campo De Guzman e Jorginho (da valutare David Lopez) danno quantità e hanno la qualità per lanciare i migliori esterni del campionato (Mertens e Callejon); Higuain in Italia non ce l'ha nessuno. Inoltre la panchina si è allungata con Michu e Gargano, ma i tifosi azzurri si aspettavano molto di più.


PALERMO 5 (entrate 4,50 mln, uscite 15,70 mln. Saldo -11,20 mln €)
Dopo essere tornato subito nella massima serie, il Palermo dovrà faticare non poco per mantenere la categoria. Rispetto allo scorso anno ha perso il bomber Hernandez, andato in Premier, e il talentino Verre (Perugia) e affida dunque tutto il peso dell'attacco a un tris di giovani di grandi qualità ma di relativa o nulla esperienza ad alti livelli: Dybala, Belotti, Vazquez. A centrocampo Iachini può contare sull'esperienza di Rigoni e Barreto e spera nell'esplosione dei giovani Lazaar e Quaison, ma la difesa dei rosanero proccupa: Munoz e Milanovic, probabili titolari, non sono proprio insuperabili.


PARMA 5 (entrate 14,00 mln, uscite 0. Saldo +14,00 mln €)
Pochissimi soldi e tante cessioni in casa Parma, molte di queste illustri. I gialloblu hanno perso tanto soprattutto in attacco, dove la partenza di Amauri (insieme a quella di Schelotto) lascia un vuoto importante. A centrocampo la squadra ha perso un leader silenzioso come Parolo, ma i gol che portava l'azzurro potrebbero essere ripartiti tra Marchionni e Lodi, il geometra di cui Donadoni aveva bisogno. Molti innesti in difesa, che sembra il reparto più solido e collaudato: De Ceglie garantisce spinta, Costa è un ottimo vice per Paletta o Lucarelli. Resta da capire con quanta motivazione sia rimasto Biabiany dopo le visite mediche e le firme con il Milan.


ROMA 8,5 (entrate 32,10 mln, uscite 56,80 mln. Saldo -24,70 mln €)
La regina del mercato, come l'anno scorso. Walter Sabatini è uno dei migliori dirigenti dell'intero panorama europeo e dopo aver rinnovato il contratto di Pjanic ha regalato ai tifosi un'estate da ricordare: prima lo sgarbo Iturbe alla Juve, poi la beffa alla Lazio per Astori. Inoltre il ds giallorosso ha portato a Roma una serie di giovani dal sicuro avvenire (Uchan, Paredes, Sanabria), un paio di giocatori di grande esperienza come Keita e Ashley Cole e tre difensori inseguiti da mezza Europa (Manolas, Holebas e Yanga-Mbiwa) con i soli soldi della cessione di Benatia al Bayern.


SAMPDORIA 6,5 (entrate 9,22 mln, uscite 6,95 mln. Saldo 2,27 mln €)
E' la prima stagione dell'entusiasta presidente Ferrero in Serie A e la Sampdoria sogna in grande. La squadra dal punto di vista tecnico sembra essersi rafforzata molto, soprattutto grazie all'inserimento in rosa di un vero centravanti come Gonzalo Bergessio, che sarà ispirato dal talento di Eder e Gabbiadini. A centrocampo ci si affida ancora alle geometrie di Palombo e alla fantasia del giovane Soriano, mentre in difesa sono partiti i finalisti Mondiali Romero e Mustafi. Il primo è stato sostituito da Viviano, reduce da un anno di panca all'Arsenal, il secondo da Silvestre: entrambi non sembrano cambi svantaggiosi. Mesbah fa numero sulla fascia.


SASSUOLO 7 (entrate 9,90 mln, uscite 12,00 mln. Saldo -2,10 mln €)
Le conferme di Zaza e Berardi, protagonisti assoluti dell'insperata salvezza dello scorso anno, basterebbero da sole per dare un voto più che positivo al mercato del Sassuolo, ma il presidente Squinzi non si è limitato a confermare i migliori, ha anche preso uno dei portieri più affidabili del campionato italiano (Consigli) e uno dei terzini più richiesti in Italia dopo l'ottimo Mondiale disputato con la maglia della Croazia (Vrsaljko). Sull'altra fascia l'arrivo di Peluso dalla Juve dovrebbe garantire più copertura a una difesa l'anno scorso troppo spesso perforata


TORINO 5,5 (entrate 36,56 mln, uscite 26,60 mln. Saldo +9,96 mln €)
E' davvero dura perdere il capocannoniere dello scorso campionato (Immobile) e il giocatore che per due anni è stato l'autentico valore aggiunto della squadra (Cerci) nella stessa sessione di mercato e soprattutto è davvero dura sostituirli. Se Quagliarella può riuscire a non far rimpiangere l'attaccante finito al Dortmund, Cerci sembra davvero insostituibile e Ventura dovrà quindi ricorrere a una delle sue trovate tattiche per cercare di ripetere la stagione dello scorso anno. Amauri è l'uomo nuovo per l'attacco. A centrpocampo i nuovi innesti Molinaro, Nocerino e Benassi, oltre a El Kaddouri, garantiscono un mix di qualità e muscoli.


UDINESE 6 (entrate 8,20 mln, uscite 24,20 mln. Saldo -16,00 mln €)
Dopo il quadriennio Guidolinì a Udine si respira aria nuova, ma la coppia Stramaccioni-Stankovic è ripartita dalle vecchie certezze: difesa a tre e palla a Di Natale, 6 gol nelle prime due gare dell'anno. I bianconeri hanno perso due pezzi da 90 come Basta (Lazio) e Pereyra (Juve), che non sono stati sostituiti da giocatori con le stesse caratteristiche, ma da una serie di giovani tutti da valutare e da un trequartista come Kone, che dovrebbe giocare in appoggio a Di Natale e Muriel. Strama si aspetta molto dall'attaccante colombiano, ma se dovesse fallire anche quest'anno è pronto Thereau, arrivato dal Chievo.