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Grillo: "Vogliamo andare subito a elezioni" "Napolitano si prepari alle dimissioni"

Per il leader del M5S, "lʼItalia non ha più tempo per dei giochetti, per le cazzate, per le 4 o 5 cose da fare insieme" che non si faranno mai. E promette: "La legge elettorale la cambierà il M5S"

LaPresse

Il M5S vuole fare "saltare il banco, mandare a casa tutti e andare alle elezioni subito, con buona pace di Napolitano che dovrebbe dimettersi quanto prima". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, aggiungendo che "l'Italia non ha più tempo per dei giochetti, per le cazzate, per le 4 o 5 cose da fare insieme" che non si faranno mai. Infine, "la legge elettorale la cambierà il M5S".

"Pdl e Pd si sbranano a vicenda" -  "I due alleati pdl e pdmenoelle si stanno per sbranare a vicenda, come i gangster nelle scene finali del film "Le Iene". E forse siamo finalmente al finale di partita". E' questo l'incipit del post di Beppe Grillo nel quale il leader del M5S accusa: "Chi ha fatto fallire il Paese è al governo e ci vuole rimanere a ogni costo. La condanna, forse imprevista, di Berlusconi ha fatto saltare il banco. C'è la possibilità di nuove elezioni, di voltare pagina dopo vent'anni di buio e di decadenza del Paese". 

"La legge elettorale la cambierà il M5S" - "La legge elettorale la cambierà il M5S quando sarà al governo; loro il Porcellum lo hanno tenuto ben stretto perché, comunque andasse, che fosse il Pdl o il Pdmenoelle a vincere, vinceva sempre il banco", scrive ancora Grillo.

Il M5S, spiega i lleader dei M5S, ''vuole cambiare la legge elettorale, ma per attuare la democrazia diretta vuole inserire il voto di preferenza, il vincolo di mandato, l'abolizione del voto segreto, la possibilità di sfiduciare l'eletto da parte del collegio elettorale (come avviene in parte negli Stati Uniti), l'obbligo dell'attuazione del programma elettorale, l'esclusione automatica di ogni politico condannato in via definitiva, la ratifica attraverso un referendum della nuova legge elettorale e l'inserimento di questa nella Costituzione in modo che non possa essere modificata a piacimento dai partiti per perpetuare il loro potere". Queste condizioni - continua - alle quali vanno aggiunti l'immediata abolizione dei finanziamenti elettorali, l'introduzione del referendum confermativo e l'obbligo di discutere le leggi di iniziativa popolare, sono "inaccettabili per Pdl e Pdmenoelle".