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Roma, scontri tra studenti e polizia: due agenti feriti, una ragazza colpita alla testa

Tensione al corteo di protesta contro gli Stati Generali della Natalità: sono volati vasi di fiori verso le forze dell'ordine e scarpe rosse con tacco

Momenti di tensione tra i manifestanti e la polizia a Roma, durante il corteo di giovani e studenti.

In strada sono scesi i componenti di Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza, gli studenti delle scuole superiori e gli aderenti a realtà transfemministe, con l'intento di raggiungere gli Stati Generali della Natalità. "E' stato caricato il corteo che ha provato a portare la sua rabbia all'auditorium della Conciliazione", accusano gli organizzatori sui social. Negli scontri ci sono stati alcuni feriti, tra cui due poliziotti e una ragazza che è stata colpita alla testa e portata via con l'ambulanza.

Roma, scontri tra studenti e polizia: due agenti feriti, una ragazza colpita alla testa - foto 1
Tgcom24

 

Gli scontri e le manganellate

 Il giorno dopo la contestazione contro il ministro Roccella, circa 250 studenti di superiori e università hanno sfilato dietro a uno striscione contro gli Stati generali della natalità e "per un'altra educazione". Il corteo è partito da Piazzale degli eroi e si è poi diretto verso piazza Risorgimento, senza preavviso. La polizia è intervenuta manganellando e respingendo i manifestanti. Nel corso degli scontri sono volati vasi di fiori verso le forze dell'ordine e scarpe rosse con tacco.

 

 

"Ragazza colpita in testa"

"Una ragazza universitaria è stata colpita alla testa, perdeva sangue. L'hanno portata via con l'ambulanza", hanno raccontato i ragazzi. "Arriveremo a piazza Cavour - ha detto Mattia, manifestante e liceale - siamo partiti dopo che un'altra ragazza minorenne è stata portata via con l'ambulanza perché è stata colpita a un fianco da uno scudo. Non volevamo lasciare solo nessuno". "Dobbiamo rimanere compatti e uniti - ha aggiunto un'altra ragazza al microfono -. I nostri compagni si sono presi le manganellate per tutti noi ma dobbiamo rimanere compatti, uniti e dobbiamo rimanere in tanti".    

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