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In autunno sport acquatici, sole, musica, relax ed esperienze
di Nadia Baldi© Istockphoto
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Verso l’Engadina: dall’Italia l’auto serpeggia salendo gradualmente lungo le strade che scalano le Alpi svizzere; i laghi, le cascate, le distese di boschi e i prati di questa parte dei Grigioni si intravedono nella fitta nebbiolina che poi all’improvviso si squarcia qua e là, fino a dileguarsi del tutto a St Moritz, Celerina, Pontresina, le nostre mete per un fine settimana lungo e indimenticabile a fine estate. Nelle tante giornate limpide di settembre e ottobre il lago di St. Moritz sembra uno specchio e pare incredibile che si trasformi in pieno inverno in uno stadio ghiacciato per cavalli in gara nel famoso White Turf. Trekking, sport acquatici sui laghi, bici o bagni nei laghetti prima che la temperatura non lo consenta più, oppure semplice rilassata contemplazione dei paesaggi e dei colori affascinanti dell’autunno giustificano il viaggio.
Al mattino di buonora si raggiunge il paesino di Segl-Maria sul lago di Sils, a circa 9 chilometri da St Moritz. Si parcheggia a margine di una vasta prateria, poi si imbocca a piedi la strada che porta verso il lago. Più ci si avvicina più sembra di entrare nel villaggio di una fiaba, curato e colorato dai fiori sui davanzali delle case che si affacciano sul lago, dove tante piccole imbarcazioni navigano in cerca del punto ideale in cui fermarsi a godere della pace ambita. Si può chiedere di essere condotti in barca verso la parte più stretta del lago, in corrispondenza della piccola penisola coperta da un boschetto, dove dopo aver attraccato si comincia a passeggiare senza riferimenti, nella penombra, fra i raggi del sole che filtrano sparsi: e il tempo si ferma.
Siamo sulla sponda nord del lago, proprio alla partenza del sentiero che, con un trekking leggero ma tutto in salita, conduce al piccolo abitato di Blaunca e a Grevasalvas. Non si può sbagliare. Qui hanno girato le scene del telefilm Heidi del 1978 del regista Tony Flaad ed ancora oggi gli scorci suggestivi di queste case rurali in pietra e legno fanno sognare d’essere ragazzini delle Alpi di quelle avventure infantili. Il panorama da lassù è incantevole sul turchese delle acque dei laghi di Sils e Silvaplana. Poi il nostro viaggiatore rientra in discesa, agevolmente, anche correndo fino alle sponde. Qua soggiornava lo scrittore Hermann Hesse, qua scelse di trasferirsi per un lungo periodo il filosofo Friedrich Nietzsche (la sua casa oggi è museo a lui dedicato): sulla penisola di Chastè si può intravedere la panchina sotto i larici in cui Nietzsche si sedeva a riflettere.
In albergo l’atmosfera che si respira è elegante, si sente l’heritage della località scelta già all’inizio del secolo scorso dalle più facoltose famiglie europee e non solo per i loro soggiorni. E’ il caso dell’edificio storico del Cresta Palace di Celerina, un palazzo maestoso senza eccessi, con le sue ampie finestre capaci di creare continuità fra il paesaggio montano e l’intimità degli spazi interni. Per avvertire la sensazione di quell’esclusività antica bisogna presenziare ai concerti di musica jazz e blues (appuntamento col Duo Agnes il 17 settembre alle 18); o provare la riservata raffinatezza del magnifico salone liberty con la lettura di un buon libro fra arredi d’epoca, scale in marmo, lampadari in cristallo, pavimenti antichi in legno, oppure dedicarsi al golf senza limiti nei green impeccabili a perdita d’occhio.
Al risveglio la prospettiva è di puntare ad avvicinarsi a un ghiacciaio, quello che si impone nella Val Roseg. In sella alla bici si parte in direzione stazione Pontresina, poi da lì inizia il sentiero dentro alla valle, quasi tutto nel bosco; il ghiacciaio è là davanti. Mentre si pedala in leggera salita, si possono intercettare con lo sguardo l’upupa o l’alzavola, mentre il suono dell’acqua trasparente che scorre al nostro fianco spezza il silenzio. Sette chilometri solo per bici e per pedoni o per carrozze con cavalli, dopodiché la valle si apre in un punto pianeggiante baciato dal sole a 2000 metri dove ci si può rifocillare sotto allo spettacolo dei 4mila metri delle cime del Bernina, dello Scerscen, del Piz Roseg e dei 3500metri del Murtel e del Corvatsch.
La discesa sarà veloce e divertente, da concludere con un bagno frizzante nel lago di Staz: prima del parcheggio di Pontresina si imbocca il sentiero sulla sinistra che attraversa un bosco di larici e che arriva al piccolo lago dove ci si può immergere in un’acqua pura d’origine glaciale, ma non freddissima, circondati da un trionfo di colori bronzati e dorati della veste autunnale della Stazenwald.
Il miglior modo per ritemprarsi e rilassarsi appieno al rientro in albergo sarà una sauna finlandese prima di prepararsi al tramonto. Il punto migliore per vederlo è la cima del Muottas Muragl, 2456 metri collegati dal trenino che parte ogni mezz’ora da Punt Muragl, subito fuori Celerina, e che conduce comodamente in quota per assistere allo spettacolo serale. Il nostro viaggiatore rimarrà senza fiato sulla terrazza del belvedere di fronte al lento arrossire del cielo e delle cime. Per scendere in paese le corse del trenino sono attive fino a tardi.
L’ultimo giorno varrà la pena di provare l’ebrezza del vento del Maloja: soffia senza freni verso la metà del giorno sul lago di Silvaplana (a 5 chilometri da St Moritz) e richiama amanti di windsurf e kitesurf da tutto il mondo. La distesa d’acqua brulica di vele. Pare che il kitesurf sia stato ideato proprio qua, per questo, benchè neofiti, potremmo decidere di farci seguire da un istruttore per cimentarci - con l’attrezzatura adeguata - nell’esperienza adrenalinica fra acqua e vento.