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Un villaggio palafitticolo del II millennio a.C e rafting sul fiume che le attraversa, il Negro
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In Campania le Grotte di Pertosa-Auletta, uniche in Italia con un fiume sotterraneo navigabile, offrono un viaggio emozionante nel cuore della terra tra stalattiti e stalagmiti millenarie. L’esperienza si completa con rafting tra rapide e paesaggi incontaminati, coniugando avventura, natura e sostenibilità.
LE GROTTE - Un viaggio nel ventre della terra, tra concrezioni millenarie scolpite dal tempo, e poi la corsa tra le rapide di un fiume impetuoso, tra schizzi, risate e spirito di squadra. È l’essenza di Caving & Rafting, la nuova proposta turistica lanciata dalle Grotte di Pertosa-Auletta, che unisce natura, avventura e sostenibilità. L’obiettivo è ambizioso: attrarre nuovi target, stimolare la permanenza di più giorni nel territorio e offrire un’alternativa dinamica e autentica, in aggiunta ai classici percorsi turistici, valorizzando il patrimonio naturale e culturale del territorio. L’offerta Caving & Rafting si rivolge a un pubblico ampio e trasversale: gruppi di amici, famiglie con adolescenti, ma anche turisti attivi e viaggiatori esperienziali. L’attività è accessibile dai 14 anni in su e rappresenta l’occasione ideale per vivere un’avventura condivisa, autentica, fuori dagli schemi.
RAFTING ADRENALINICO - Il percorso comincia sottoterra, in un mondo silenzioso e affascinante. La visita speleologica - accompagnata da guide esperte - conduce tra cunicoli e gallerie plasmati nei millenni dall’acqua e dal tempo. Le Grotte di Pertosa-Auletta, uniche in Italia ad attraversare un corso d’acqua sotterraneo navigabile, si rivelano in tutto il loro mistero. Ma l’esperienza non si esaurisce nel sottosuolo: una volta tornati alla luce, l’adrenalina esplode con la discesa in rafting. A bordo di un gommone, si affrontano le rapide di un fiume che attraversa un paesaggio incontaminato. Un’attività che unisce energia, collaborazione e contatto diretto con la natura, ricordando che le grotte sono le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo del II millennio a.C.
Per maggiori informazioni: www.fondazionemida.com