è tra i maggiori contribuenti

Fisco, Jannik Sinner paga le tasse anche in Italia: già un milione e mezzo di euro versati all'erario

Il campione del tennis, con residenza a Montecarlo, si conferma tra i maggiori contribuenti

19 Nov 2025 - 12:40
 © Ansa

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Una notizia che potrebbe zittire i suoi maggiori detrattori fuori dal rettangolo di gioco: Jannik Sinner paga le tasse anche in Italia e si conferma tra i maggiori contribuenti del Paese con il suo quasi milione e mezzo di euro versato al Fisco. Solo di montepremi vinti in Italia. La notizia arriva da Italia Oggi, mentre il campione del tennis si gode un paio di settimane di meritato riposo, dopo le fatiche e i successi del campo, con la fidanzata Laila Hasanovic in una meta extralusso ma top secret, alla giusta distanza dalle continue polemiche che riguardano la sua italianità, la residenza a Montecarlo per soli vantaggi fiscali fino al forfait alla Coppa Davis.

Il Fisco batte cassa e Sinner risponde

 Stando all'analisi di Italia Oggi, Sinner avrebbe versato quasi un milione di euro di tasse in Italia su quei cinque circa di montepremi vinti in casa nel 2025, confermandosi così tra i maggiori contribuenti tra le persone fisiche.

Ai montepremi vinti nel 2025 in Italia, dove l'aliquota è del 30%, bisognerebbe poi aggiungere - scrive Italia Oggi - "le imposte sui redditi prodotti da Sinner in Italia nei giorni in cui è stato sul suolo nazionale (sponsorizzazioni, ospitate, ecc), e anche le imposte pagate ad esempio sugli investimenti immobiliari fatti a Milano (spesi circa 7 milioni di euro per due appartamenti in centro città)".

Le polemiche sulla residenza fiscale di Sinner

 "Guadagna tanto, ma le tasse le paga, a Montecarlo e in Italia", commenta a Italia Oggi Alessandro Belluzzo, avvocato e fondatore della Belluzzo international partners, che eroga consulenza negli ambiti wealth, law, tax e finance anche a tantissimi sportivi internazionali. "Nel Principato, dove hanno sede le sue società che seguono i suoi diritti di immagine, queste vengono tassate. Poi Sinner stesso, nei periodi in cui risiede a Monaco, spende a Monaco, versa l'Iva nelle casse del Principato. Quanto ai premi che vince giocando a tennis, lui paga le tasse o alla fonte (come, ad esempio, in Italia) oppure, come in Inghilterra, deve fare la dichiarazione dei redditi e pagare un'aliquota del 45%. Solo in alcuni Paesi i premi sono esentasse".

"Perciò Sinner - conclude Belluzzo - lo possiamo considerare certamente residente monegasco, ma contribuente del mondo. Guadagna tanto, ma le tasse le paga". Con un'ultima ma fondamentale precisazione: "Peraltro l'Italia, con la flat tax per i super ricchi, sarebbe attraente più o meno come il Principato di Monaco dal punto di vista fiscale. Ma in Italia manca un ambiente dedicato per i tennisti, lo sport, gli sportivi e le loro famiglie. Mentre a Monaco ci sono numerose strutture di allenamento nel giro di pochi chilometri, tra Principato, Francia e Italia. A Monaco c'è una sicurezza assoluta nella vita di tutti i giorni, c'è la tutela della privacy, non ci sono tifosi o giornalisti assillanti. A Monaco c'è un ambiente internazionale che ai tennisti piace, perché sono abituati a stare in giro per il mondo 11 mesi l'anno".

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