All’assemblea di Confindustria 2025, la premier accusa l’Ue di ostacolare la crescita con barriere economiche autoimposte. Ma cosa sono davvero questi "dazi interni"?
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Cosa sono i dazi interni nell’Unione EuropeaUn mercato unico ancora da completareLe barriere non tariffarie (BNT)Esempi pratici di BNT
Nel suo intervento all’assemblea annuale di Confindustria a Bologna, Giorgia Meloni ha chiesto all’Unione Europea di eliminare i cosiddetti “dazi interni”, accusando Bruxelles di penalizzare le imprese con barriere economiche autoimposte. Ma di cosa si tratta esattamente? Perché questi ostacoli, pur non essendo dazi nel senso tradizionale, continuano a frenare il mercato unico europeo?
In teoria, l’Unione Europea è un’unione doganale: non esistono dazi tra i Paesi membri. Tuttavia, nel concreto, molte imprese si trovano ancora di fronte a ostacoli interni che complicano la libera circolazione di beni e servizi. Questi “dazi interni” non sono tariffe doganali, ma barriere non tariffarie come regolamenti nazionali divergenti, requisiti tecnici differenti, controlli burocratici o autorizzazioni complesse. In pratica, un prodotto approvato in uno Stato può richiedere adattamenti o certificazioni aggiuntive per essere venduto in un altro, aumentando i tempi e i costi per le aziende.
Le parole del presidente del Consiglio evidenziano una criticità ben nota: l’incompiutezza del mercato unico europeo. Sebbene molte barriere siano state eliminate, la frammentazione normativa tra Stati resta un problema. Meloni ha anche invocato un rilancio del dialogo tra Ue e Stati Uniti, proponendo incontri bilaterali per rafforzare la cooperazione economica e contrastare il ritorno del protezionismo a livello globale. In sintesi, il dibattito rilanciato da Meloni e Confindustria riporta al centro un tema chiave per il futuro dell’economia europea: fare dell’Unione non solo una realtà politica, ma anche uno spazio economico realmente integrato.
Quindi quando parliamo di "dazi interni" in realtà ci riferiamo alle barriere non tariffarie (BNT) o ad altri ostacoli normativi/amministrativi che, pur non essendo dazi espliciti, possono avere un effetto simile nell'ostacolare la libera circolazione e aumentare i costi all'interno dell'UE. Questi possono includere:
Standard Tecnici Nazionali Diversi
Mancanza di Riconoscimento Reciproco (o lunghe procedure):
Oneri Amministrativi e Burocrazia:
Sussidi e Aiuti di Stato (anche se regolamentati dall'UE):
Regole di origine: