La cantante racconta la nuova avventura nel talent in onda ogni mercoledì in prima serata su Canale 5
di Santo Pirrotta© Ufficio stampa
Noemi è la super giudice, con Patty Pravo, della nuova edizione di "Io canto family" ogni mercoledì in prima serata su Canale 5. La cantante è una veterana, nata nel talent "X Factor" è già stata coach a "The Voice" ma come sottolinea a Tgcom24, questa avventura è diversa rispetto al solito: "Stiamo incontrando dei ragazzi molto giovani che hanno molto a cuore il benessere dei genitori".
Noemi, nasci in un talent e hai già fatto la coach in un altro. Cosa ti porti di queste due esperienze?
Da una parte sono stata concorrente quindi posso empatizzare con i ragazzi, dall'altra sono forte dell'esperienza come coach a The Voice e aver lavorato al fianco della grande Raffaella Carrà di sicuro mi ha arricchita.
A proposito, che ricordi hai della Carrà?
Tante cose che mi diceva Raffaella all'epoca le ho capite solo dopo. Una su tutte l'importanza dell'immagine anche attraverso il look, attraverso la cura del proprio corpo... mi ricordo che lei era alla ricerca della sua Shakira, è stata una esperienza indimenticabile che porto sempre con me.
In cosa "Io Canto Family" è diverso dagli altri talent?
Coinvolge tutta la famiglia, una intera generazione, ci sono tanti vissuti e tantissimi valori che sembravano svaniti. Stiamo incontrando dei ragazzi molto giovani, dei bambini, che hanno molto a cuore il benessere dei genitori, che sono sempre al loro fianco. E che spesso vogliono riscattare un sogno infranto, perché alcuni genitori avrebbero voluto cantare nella loro vita. È molto bello questo legame che si vede sul palco. Ci sono dei ragazzi che vivono dei momenti un po' complicati con i genitori che stanno attraversando un periodo difficile, una malattia, e hanno la forza di stare loro vicini. Le cronache ci raccontano una realtà un po' distopica, dove i ragazzi sono molto slegati dai sentimenti e dalla famiglia. Questo programma vuole raccontare una realtà diversa. A me sta riempiendo il cuore.
Vicino a te c'è un super giudice: Patty Pravo. Che rapporto avete?
Mi sento fortunata, dopo la Carrà ora al mio fianco c'è Patty. E' una donna che da sempre è da esempio per altre donne, con la sua autonomia e coraggio, è una artista indipendente e anche curiosa di fare delle cose diverse. Da sempre è la voce dei cantautori, ma ha fatto anche tanti progetti da outsider: starle vicino per me è motivo di orgoglio. Sono onorata di fare questo viaggio con lei, ogni volta che la guardo sono molto affascinata dal suo modo di vedere il mondo... e poi ha degli occhi pazzeschi.
Dopo il tour estivo ripartirà quello nei teatri...
Il rapporto con il pubblico per me è fondamentale. Un po' perché ho iniziato a cantare tra la gente, la prima volta che l'ho fatto era in una specie di ristorante dove c'era un bar, ero piccolissima. Ero super timida e rimasi molto colpita per come la gente si fosse fermata ad ascoltarmi. Era la prima volta in cui comunicavo davvero. Aver cantato nei club, nelle pizzerie, nelle serate dove il pubblico in realtà non era neanche lì per me, mi ha aiutato molto. Non vedo l'ora di esibirmi dal vivo.
Hai scelto la dimensione del teatro...
Se si pensa che un grandissimo artista come Bruce Springsteen ha deciso di fare sei mesi di replica a Broadway in un teatro da tremila persone... ci sarà un perché.... mi piacciono i silenzi del teatro, i tempi del teatro, il profumo del teatro e la possibilità di creare dei mondi e di portare le persone altrove.
Arriverà nuova musica?
Sono sempre in movimento. Quindi sì, sicuramente.
Sei una delle interpreti preferite dagli autori...
Con gli autori c'è un rapporto molto biologico. Ad esempio Mahmood e Blanco il brano di Sanremo 2025 l'hanno scritto sulla mia vocalità, per me è stato un valore aggiunto il fatto che loro veramente abbiano pensato a me ed è un regalo che mi fanno sempre i cantautori come Gaetano Curreri, Vasco e Ivano Fossati.