Fotogallery - Addio a Matthew Perry, Chandler in "Friends"
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Il dottor Salvador Plasencia ha ammesso aver procurato la sostanza che ha portato alla morte l'interprete di "Friends" nel 2023
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Nelle ultime ore c'è stata un'importante svolta nel processo sulla morte di Matthew Perry, trovato senza vita nell'ottobre del 2023 per un'overdose di ketamina. Il dottor Salvador Plasencia ha accettato di dichiararsi colpevole di quattro capi d'accusa per aver procurato la sostanza all'attore di "Friends" nel mese che ha preceduto la morte. L'uomo rischia fino a 40 anni di carcere e dovrebbe ricorrere in appello nelle prossime settimane.
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Plasencia e la "regina della ketamina" Jasveen Sangha erano stati gli obiettivi principali dell'accusa, dopo che altri tre imputati (tra cui un altro medico) nei mesi scorsi avevano accettato di dichiararsi colpevoli e di collaborare. La star di "Friends" è stata trovata morta dal suo assistente il 28 ottobre 2023 e il medico legale ha stabilito che la ketamina era la causa principale del decesso. L'attore era riuscito a procurarsi il farmaco attraverso il suo medico di base, seguendo una terapia legale ma off-label (al di fuori delle condizioni autorizzate) per curare la depressione.
Nelle settimane che hanno preceduto la morte Matthew Perry ha iniziato a cercare più ketamina di quella prescritta dal suo medico. Ha quindi contattato il dottor Plasencia, che a sua volta avrebbe chiesto al collega Mark Chavez di procurargli il farmaco. "Mi chiedo quanto pagherà questo idiota", aveva scritto Plasencia a Chavez, secondo i documenti depositati in tribunale. I due si sono incontrati a Costa Mesa (a metà strada tra Santa Monica, in California) e si sono scambiati almeno quattro fiale di ketamina.
Plasencia è accusato di aver fornito la maggior parte della ketamina di Perry nelle sue ultime settimane, ma non la dose letale. Jasmine Sangha, che i pubblici ministeri sostengono fosse un'importante spacciatrice di ketamina, è infatti l’imputata accusata di aver fornito la droga che ha ucciso l'attore. Al momento si è dichiarata non colpevole, rendendola l'unica delle cinque persone coinvolte della morte di Perry a non aver stipulato un patteggiamento.