La nota spacciatrice, attualmente in carcere, riforniva di droga un ex produttore che poi la passava all'assistente dell'attore
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Nuovo colpevole per la morte di Matthew Perry. Una nota spacciatrice di Los Angeles soprannominata la "regina della ketamina" ha ammesso di aver fornito la droga che causò il decesso della star di "Friends". Jasveen Sangha, 42 anni, si dichiarerà colpevole davanti al giudice nelle prossime settimane. Cittadina statunitense e britannica, è in carcere dall'agosto 2024 e rischia fino a 65 anni di reclusione. Sangha è la quinta e ultima persona imputata a riconoscere un ruolo nella morte di Perry, che aveva lottato per decenni contro la dipendenza da sostanze.
L'attore, 54 anni, fu trovato morto nell'ottobre 2023 nella jacuzzi della sua villa di Pacific Palisades. L'autopsia rivelò alti livelli di ketamina, potente anestetico, facendo scattare l'inchiesta della procura di Los Angeles. Secondo l'accordo con gli inquirenti, Sangha riforniva di ketamina Erik Fleming, ex produttore televisivo, che a sua volta la consegnava a Kenneth Iwamasa, assistente personale dell'attore. Quest'ultimo avrebbe iniettato a Perry almeno tre dosi letali il giorno del decesso. Fleming e Iwamasa hanno già ammesso le proprie responsabilità e attendono la sentenza in novembre. Altri due medici, Mark Chavez e Salvador Plasencia, hanno riconosciuto di aver prescritto e venduto la droga all'ex Chandler nelle settimane precedenti.