Il chiarimento

Polemiche sul concerto a San Pietroburgo, Al Bano: "Quella gente aveva bisogno di musica e di pace, dov'è il male?"

A "Pomeriggio Cinque News" le parole del cantautore pugliese

24 Giu 2025 - 19:20
 © Da video

© Da video

Il 20 giugno Al Bano si è esibito in Russia a San Pietroburgo insieme a Iva Zanicchi, in occasione del Forum Economico Internazionale. Il lungo concerto, durante il quale l'artista ha cantato anche il celebre brano "Felicità", ha suscitato numerose polemiche, incluse quelle dell'ex moglie Romina Power. Secondo molti utenti, infatti, la partecipazione a un evento in un Paese coinvolto da anni in un conflitto è stata giudicata inopportuna. A "Pomeriggio Cinque News" Al Bano risponde alle polemiche, rivendicando la scelta di aver preso parte all'evento in Russia.

La risposta di Al Bano

 "Prima di andare a San Pietroburgo io mi sono informato e si trattava di un forum economico che fanno da 15 anni: niente di politico, niente di assurdo. Chi mi ha chiamato è un signore italiano, un professore, che vive lì da 40 anni. Era una serata fantastica", spiega Al Bano ai microfoni di "Pomeriggio Cinque News". E prosegue: "Vorrei che qualcuno di quelli che mi ha attaccato in maniera, secondo me discutibile, leggesse le lettere che mi ha mandato questa gente. Una cosa che ti tocca il cuore. Ho fatto benissimo ad andare a cantare a San Pietroburgo, richiesto da loro, per una serata normale e per un avvenimento che fanno lì da 15 anni".

"Dov'è l'errore? Mi hanno chiamato e sono andato, ma non per cantare solo "Felicità", ma per fare un concerto di 48 minuti", precisa il cantautore. E aggiunge: "Per quanto riguarda la guerra in corso, io sono andato a San Pietroburgo anche con un po' di naturale timore. A San Pietroburgo, l'unica città che ho visitato dopo tantissimi anni che non andavo, c'è una calma straordinaria. Qualcuno mi dice: "Sì, ma la guerra è altrove". È vero, ma i mezzi di informazione avvertono che c'è guerra tra Russia e Ucraina. Per me San Pietroburgo è Russia e pensavo ci fosse qualche problematica legata alla guerra. Io sono un uomo di pace".

"Sono stato contentissimo di stare in mezzo a una marea di gente. Ci sono state richieste per 2 milioni di persone ma, per questioni di ordine pubblico, ce ne sono state tra 500 e 600mila. Quella gente aveva bisogno di musica e di pace e io sono andato a portare anche quello, dov'è il male? Andrei anche in Ucraina e non vedrei l'ora. Quando è iniziata la guerra Russia-Ucraina io ho preso quattro ucraini, tre bambini e una mamma, e li ho tenuti un anno e mezzo fino a quando loro sono voluti rimanere ospiti a casa mia. Io sono nato per l'umanità nè per i partiti nè per le cosche. Io sono un uomo libero e non mi vendo", conclude il cantautore pugliese.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri