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Fair-play Inter, applausi al Milan

Due ʼaliʼ nerazzurre omaggiano i cugini

Dopo le polemiche promosse da Roberto Mancini in merito all'imposizione di quello che, erroneamente, la Lega chiama 'terzo tempo', l'Inter si è resa protagonista di un'accoglienza particolare nei confronti dei rivali cittadini.

I giocatori nerazzurri si sono disposti su due file, salutando con un applauso l'ingresso in campo dei rossoneri. Forse un omaggio per il successo mondiale dei 'cugini', certo una scena edificante.

Aveva detto di non capire lo zelo di via Rosellini, di preferire la spontaneità del gesto, che forse quanto proposto dalla Lega avveniva già a fine gara senza che fosse pubblicizzato o regolamentato. Roberto Mancini non è un tipo convenzionale, si sa, così ha scelto di 'dare una lezione' a Matarrese e compagnia, stravolgendo cerimoniali imposti e omaggiando il Milan mondiale in un modo tutto suo. Quanto successo a San Siro replica la prassi dei derby e dei match clou della Liga, con le due ali nerazzurre ad accogliere i giocatori rossoneri all'uscita dal tunnel che conduce sul terreno di gioco. Una scelta che ha sorpreso i milanisti, piacevolmente colpiti dagli applausi di Ibra e soci. Sorrisi, strette di mano, qualche carezza scherzosa tra Maldini e il Mancio, tra l'attaccante svedese e Kakà. Un momento edificante, fuori dagli schemi e dai gesti imparati a memoria, che ha regalato un avvio diverso alla stracittadina meneghina.

La concomitanza con il documento ufficiale della Lega, con il quale si comunicavano alle società le 'istruzioni per l'uso' del futuro gesto di fair-play, rende ancor più stridente il confronto tra l'iniziativa estemporanea degli interisti e la cerimonia scelta dai vertici del nostro pallone. Una sfilza di parole in burocratese stretto e il disegno, con tanto di frecce a segnalare l'orientamento dei movimenti dei protagonisti, a corredo. Niente a che vedere con il sorriso, la battuta e il complimento riservato dalla banda Mancini agli ancelottiani; a volte i 'parenti serpenti' sono capaci di una schiettezza che fa bene al pallone e non solo.