Si parte il 19 giugno

Tananai si prepara ai festival estivi e annuncia una sorpresa: "Ci sarà una canzone nuova da imparare"

Reduce dal tour europeo l'artista milanese torna ad esibirsi con i suoi live partendo dal Rock in Roma 

23 Mag 2025 - 11:56
 © Instagram

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Tananai si prepara ai Festival estivi e annuncia una sorpresa: "Ci sarà una canzone nuova da imparare", dice il cantautore milanese promettendo un nuovo brano da cantare in spiaggia. Reduce da un tour europeo di successo e prima ancora da quello nei palazzetti dello scorso autunno, l'artista è pronto per la prima data del suo CalmoCobra Live - Estate 2025, il 19 giugno all'Ippodromo delle Capannelle al Rock in Roma. 

Il tour europeo e i festival estivi

 "In Europa è stato folle, non pensavo di divertirmi così tanto. I concerti erano nei club, in posti più raccolti dove
riesci a vedere il volto delle persone che sono davanti a te, vedi l'effetto che fa la tua musica. La loro emozione è la mia benzina", racconta spiegando che ai festival dovrà vedersela con una platea più ampia, ma di aver imparato a essere "più attento al pubblico. Mi concentro su di loro e mi astraggo da me: così canto meglio e mi diverto di più". Intanto promette un "brano fresco ed estivo, da cantare in spiaggia", con cui debutterà durante il primo live estivo. 
Queste le date del Calmocobra Live 

19 giugno 2025 – Roma – Rock in Roma – Ippodromo delle Capannelle (data zero)

10 luglio 2025 – Collegno (TO) – Flowers Festival

11 luglio 2025 – Ferrara – Ferrara Summer Festival

18 luglio 2025 – Servigliano (FM) – Nosound Fest

19 luglio 2025 – Francavilla (CH) – Shock Wave Festival

25 luglio 2025 – Genova – Balena Festival

5 agosto 2025 – Lecce – Oversound Music Festival – Le cave del duca

6 agosto 2025 – Barletta (BT) – Oversound Music Festival – Fossato del castello

8 agosto 2025 – Palermo – Dream Pop Festival – Velodromo Paolo Borsellino

9 agosto 2025 – Catania – Sotto il vulcano Fest – Villa Bellini

"Piangere a 90" e un futuro da autore?

   Il 9 maggio è uscito "Piangere a 90", una canzone scritta a quattro mani con Blanco e cantato da quest'ultimo. "Bella, eh? Ci abbiamo lavorato in una notte. È stato terapeutico per entrambi: parla di Riccardo (vero nome di Blanco) e di me, ma è trasponibile a tutti. Non mi dispiace che la canti lui, anzi è un valore aggiunto. Mi piace fare cose belle e 'buttarle' nel mondo, indipendentemente che ci sia la mia faccia o meno, ma non farei l'autore a prescindere. Mi piace farlo se c'è connessione con l'altra persona, se la conosco e condivido pensieri. Altrimenti è come la differenza tra sesso e amore". Solo per Mina farebbe un'eccezione, per lei scriverebbe senza esitare. 

Gli stadi

 Da un palasport a un festival, viene da pensare che prima o poi il prossimo passo sarà quello che lo porterà in uno stadio, ma "per ora non è uno dei miei pensieri, né una preoccupazione", afferma: "Dove suono, cambia poco per me. Magari lo farò nel 2040. Sarò già vecchio?".

Il bilancio e la conquista della disciplina

   Intanto si gode i suoi 30, che ha festeggiato un paio di settimane fa (è nato l'8 maggio). "Il bilancio è positivo, Sono contento di quello che ho ottenuto: sto facendo della mia passione, il mio lavoro. Se tornassi indietro, l'unica cosa che cercherei di fare è costringermi ad avere un po' più di disciplina, che adesso ho raggiunto, almeno in parte, con fatica. Mi piacerebbe capire se la disciplina, per chi la ha naturalmente, costa fatica, oppure no. A me costa!".

Sanremo

  La sua vita è cambiata radicalmente grazie a Sanremo, un ultimo posto nel 2022 "che è stato bello tosto da accettare", che però lo ha lanciato tra i grandi e l'anno dopo l'ha premiato con un'inattesa - almeno alla vigilia - quinta posizione per il brano Tango. "Sono arrivato al successo già da relativamente grande. Questo mi ha permesso di vivere le pressioni con una consapevolezza più completa rispetto a un ragazzo che si affaccia al mondo della musica a 18 anni. Il fatto di produrre da solo la mia musica mi ha aiutato molto, ti alleggerisce.
Certo, i cedimenti li ha chiunque, i pensieri arrivano quando sei da solo la sera nel tuo lettino: solo uno stupido non
vacilla, siamo fatti di carne, di pensieri e di idee che possono cambiare. Adesso come a 60 anni: è una condizione per sempre". Al festival, per altro, non esclude prima o poi di riaffacciarsi. "È banale dire che serve il pezzo giusto? Ma no, non dico che una canzone va costruita a tavolino, ma un brano come Alibi (pubblicato a marzo, ndr) o questo che sta per uscire non li sento adatti a un palco come l'Ariston. Comunque dato che l'anno scorso ero dato tra i co-conduttori, la prossima volta potrei fare il direttore artistico, il conduttore, il cantante in gara".

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