AVEVA 82 ANNI

Morto Sly Stone, leggenda del funk

Il fondatore degli Sly and the Family Stone si è spento dopo una lunga battaglia contro la broncopneumopatia cronica ostruttiva

10 Giu 2025 - 08:58
 © Tgcom24

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E' morto a 82 anni Sly Stone, musicista rivoluzionario e showman carismatico, icona del funk, il cui gruppo Sly and the Family Stone ha trasformato la musica popolare negli anni 60 e 70 (e oltre) con successi come "Everyday People", "Stand!" e "Family Affair". Stone lottava con problemi di salute da diversi anni. La sua addetta stampa, Carleen Donovan, ha riferito che l'artista si è spento a Los Angeles, circondato dalla famiglia, dopo aver lottato contro la broncopneumopatia cronica ostruttiva e altre malattie.

Formatosi tra il 1966 e il 1967, Sly and the Family Stone è stato il primo grande gruppo a includere uomini e donne, sia bianchi che neri. Il periodo d'oro del gruppo durò relativamente poco, dal 1968 al 1971 circa, ma fu estremamente influente. Nessuna band rappresentò meglio l'euforia antigravitazionale dell'epoca di Woodstock, né affrontò con maggior coraggio il crollo che seguì. Dai brani iniziali, esuberanti come i loro titoli - "I Want To Take You Higher", "Stand!" - al disincanto di "Family Affair" e "Runnin' Away", Sly and the Family Stone parlavano per una generazione, che lo volesse o meno.

Il gruppo debuttò con l'album "A Whole New Thing" e si affermò con il singolo "Dance to the Music", entrato nella top 10 nell'aprile 1968, la stessa settimana dell'assassinio di Martin Luther King. Guidati da Sly Stone, la band lasciò il segno a Woodstock nel 1969 e rivoluzionò la radio con inni come "Everyday People" e "I Wanna Take You Higher", che promuovevano comunità, anticonformismo e speranza, con slogan come "different strokes for different folks".

Il gruppo pubblicò cinque singoli entrati nella top 10 (tre dei quali raggiunsero la vetta) e tre album: "Stand!", "There's a Riot Goin' On" e "Greatest Hits". L'influenza di Sly è durata per decenni. George Clinton, fondatore dei Parliament-Funkadelic, lo considerava un mentore. Prince, Rick James e i Black Eyed Peas furono tra i tanti artisti ispirati da Sly, così come numerosi rapper, dai Beastie Boys a Dr. Dre e Snoop Dogg.

Un album tributo del 2005 vide la partecipazione di Maroon 5, John Legend e i Roots. All'inizio degli anni 70, però, Sly iniziò una discesa da cui non si sarebbe più ripreso. La casa discografica voleva altri successi, mentre i Black Panthers lo esortavano a rimuovere i membri bianchi dalla band. Dopo essersi trasferito a Los Angeles, sviluppò una forte dipendenza dalla cocaina e diventò sempre più imprevedibile. Negli anni successivi si parlò di lui più per arresti legati alla droga, problemi finanziari e difficoltà sul palco. Nel 1993 Sly and the Family Stone entrò nella Rock & Roll Hall of Fame e nel 2006 fu omaggiato ai Grammy. Sly Stone ebbe tre figli, tra cui una figlia con Cynthia Robinson, e un breve matrimonio con l'attrice Kathy Silva, celebrato sul palco del Madison Square Garden nel 1974.

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