l'anniversario

Satisfaction dei Rolling Stones compie 60 anni: come nacque la canzone che cambiò la musica

Maggio 1965, Mick Jagger e i suoi Rolling Stones incidono (I can't get no) Satisfaction. La canzone conquista il mondo. Diventando l'inno di più di una generazione

27 Mag 2025 - 10:31
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Satisfaction dei Rolling Stones compie 60 anni. Una canzone che, grazie al testo di Mick Jagger e alla chitarra di Keith Richards, ha cambiato la storia della musica e non solo, diventando l'inno anticonformista di più di una generazione. E leggenda vuole che sia stata scritta e composta nel giro di un paio di giorni, grazie a una vera a propria illuminazione.

La ribellione

 Nel 1965 il mondo stava cambiando. La protesta contro l'ordine costituito ribolliva ovunque e i giovani cominciavano a riempire le piazze per chiedere agli adulti di farsi da parte, per poter voltare pagina e dare vita a una nuova era. È in questo contesto che i Rolling Stones entrano in sala d'incisione e nel giorno di un paio di giorni ne escono con il brano che diventerà un manifesto. (I can't get no) Satisfaction esce prima negli Stati Uniti e poi in Europa. Superfluo dire che balzò subito in vetta a tutte le classifiche.

La leggenda

 Leggenda vuole che la canzone nacque nella notte tra il 7 e l'8 maggio 1965, per una sorta di viaggio onirico. Gli stessi Rolling Stones, nel corso degli anni, non hanno mai voluto svelare tutti i dettagli della vicenda, per non dipanare quella nube di mistero che circonda la composizione e la scrittura della canzone. Fatto sta che Keith Richards raccontò di aver composto il celebre riff della chitarra (cioè il giro musicale) mentre dormiva. O meglio, disse di averlo registrato nel cuore della notte, in una pausa del suo sonno notturno. Quando gli capitò di riavvolgere il nastro e riascoltare dall'inizio la cassetta, sentì due minuti di chitarra seguiti da altri quaranta di russate. 

Il testo

 Su quelle note, Mick Jagger scrisse il testo. In cui racconta di cercare qualcosa che lo soddisfi veramente, in un mondo in cui invece trova solo pubblicità, consumismo e alienazione. Un inno anticonformista, insomma. Che interpretava al meglio la voglia di ribellione che scorreva nelle vene dei giovani del 1965 (e non solo nelle loro). Fatto sta che quel riff e quel grido colpiscono al cuore un'intera generazione e diventano il primo successo planetario della band.

Così diversi

 Da lì in poi, per i Rolling Stones si aprirono le porte di tutto il mondo. La band assunse così il ruolo di antagonista dei Beatles: se i Fab Four erano i baronetti di Sua Maestà, il volto gentile della rivoluzione pop, Mick Jagger e compagni erano il volto ribelle, sporco e sensuale del rock, quasi insolenti teppistelli. Come se la loro Satisfaction fosse una risposta a She Loves You, scritta da John Lennon, Paul McCartney e compagni solo l'anno prima: non è un caso se i quattro di Liverpool cantano "She loves you, yeah, yeah, yeah", e i quattro londinesi rispondono con "I can't get no, no, no, no".

Le cover

 Ebbene, sessant’anni dopo la canzone è più viva che mai. È stata reinterpretata da decine di artisti, da Otis Redding a Devo. E il riff è stato giudicato il più famoso della storia della musica. Per alcuni secondo solo a quello di Sweet Child O' Mine dei Guns N' Roses.

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