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Rolling Stones: morto il leggendario batterista Charlie Watts

Poche settimane fa la band aveva annunciato che il musicista aveva subito un intervento urgente e che non avrebbe preso parte al tour negli States

I Rolling Stones restano senza Charlie Watts: morto a 80 anni il leggendario batterista della band

E' morto a Londra a 80 anni Charlie Watts, leggendario batterista e cofondatore dei Rolling Stones. Il musicista aveva rinunciato all'ultimo tour della celeberrima band nei giorni scorsi, a causa di un peggioramento delle sue condizioni. I problemi di salute erano già noti: nel 2004 gli fu diagnosticato un cancro alla gola e si sottopose a due operazioni.

Il suo addetto stampa Bernard Doherty ha detto che Watts "è morto pacificamente in un ospedale di Londra, circondato dalla sua famiglia". "Charlie era un caro marito, padre e nonno e anche come membro dei Rolling Stones uno dei più grandi batteristi della sua generazione", ha detto Doherty.

 

 

 

Proprio ai primi di agosto il leggendario 'drummer' aveva dovuto rinunciare alle 13 date del tour negli Stati Uniti per problemi di salute ed era stato sostituito da Steve Jordan, da anni stretto collaboratore di Keith Richards. "Per una volta sono andato fuori tempo", aveva spiegato lui dopo aver annunciato il ritiro consigliato dai medici che gli avevano imposto assoluto riposo dopo un intervento cardiaco. E aveva aggiunto: "Sto lavorando duramente per tornare completamente in forma, ma oggi su consiglio degli esperti ho accettato il fatto che questo richiederà un po' di tempo".

 

 

 

 

I problemi di salute del batterista erano già noti. Nel 2004 gli fu diagnosticato un cancro alla gola e si sottopose a due operazioni. Nel 2011, dopo la rimozione dei linfonodi e cicli di radioterapia disse alla BBC: "Da cinque anni sembra che vada tutto bene".

 

Charlie Watts e gli anni d'oro dei Rolling Stones

 

Tranquillo ed elegante, Watts era con Keith Moon, Ginger Baker e una manciata di altri, un batterista rock di primo piano. Amato e rispettato a livello internazionale per il suo stile nel suonare, ha contribuito a portare la band dagli inizi avventurosi al livello di superstar internazionali. Watts si è unito agli Stones all'inizio del 1963 ed è rimasto per i successivi 60 anni. Insieme a Mick Jagger e Keith Richards era il componente più longevo ed essenziale del gruppo.

 

Da Paul McCartney a Elton John: l'addio social delle star a Charlie Watts

Con Charlie Watts se ne va una leggenda della musica. "Finisce un'era" scrivono tante star sui social network salutando lo storico batterista dei Rolling Stones. "Era il batterista per eccellenza" le parole di Elton John su Instagram. "Ha avuto una vita incredibile, è entrato a far parte di una delle più grandi rock band di sempre per onorare il mondo e il suo contributo non sarà mai dimenticato" commenta Skin. E poi Carla Bruni, Ringo Starr, Ligabue, Francesco Renga. Fino al videomessaggio condiviso su Facebook da Paul McCartney: "Era un ragazzo adorabile".

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Gli Stones hanno iniziato "come tizi bianchi inglesi che suonavano musica nera americana", ha raccontato Watts, ma hanno sviluppato rapidamente il loro sound distintivo. Watts è stato un batterista jazz nei suoi primi anni e non ha mai perso la sua affinità con queste sonorità che amava. Aveva anche una sua jazz band e portava avanti numerosi altri progetti collaterali.

 

Due capolavori degli Stones come "Brown Sugar" e "Start Me Up" spesso iniziavano con un riff di chitarra di Richards, con Watts che lo seguiva e Wyman, come amava dire il bassista, che contribuiva a "irrobustire il suono". La velocità, la potenza e la capacita' di tenere il tempo di Watts non sono mai stati emersi meglio che durante il documentario del concerto, "Shine a Light": il regista Martin Scorsese ha filmato la canzone "Jumpin' Jack Flash" e Watts batteva il tempo gia' dietro le quinte

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