Musica e visioni

"La chitarra nella roccia": il live di Lucio Corsi che unisce musica e cinema

Dal concerto nell'Abbazia di San Galgano nasce un disco e un film diretti da Tommaso Ottomano. Lucio Corsi racconta la sua terra e annuncia i tour 2026 tra Europa e palasport italiani

17 Nov 2025 - 12:57
 © Iacopo Deiuri e Marilù Venditti

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Un'estate, un'abbazia e un artista che trasforma le pietre in note. "La chitarra nella roccia - Lucio Corsi dal vivo all'Abbazia di San Galgano" è il nuovo disco live di Lucio Corsi, uscito il 14 novembre per Sugar Music. Il progetto nasce da un concerto unico tenuto la scorsa estate nel cuore della campagna senese, tra le arcate senza tetto dell'Abbazia cistercense di San Galgano, e diventa anche un film concerto diretto da Tommaso Ottomano, presentato alla 20esima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Lucio Corsi, le foto backstage de "La chitarra nella roccia"

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© Iacopo Deiuri e Marilù Venditti
© Iacopo Deiuri e Marilù Venditti
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Le immagini girate in pellicola 16mm restituiscono l'anima del luogo e la forza evocativa del suono. Tra le mura maestose dell'Abbazia di San Galgano, il live diventa un racconto per occhi e orecchie, un dialogo tra l'eco delle chitarre e il silenzio della pietra. Lucio Corsi, con la sua band, si muove in uno spazio che sembra fuori dal tempo: un palcoscenico naturale che amplifica ogni vibrazione. "L'obiettivo non è la precisione, ma il sentimento", racconta l'artista nel comunicato che accompagna l'uscita. "Dove le spie fischiano, dove le voci sono rotte e tremano come le luci dei lampioni".

Il suono dell'imperfezione e del sentimento

 "La chitarra nella roccia" non è un live come gli altri: è un atto di sincerità. Corsi sceglie di lasciare tutto così com'è, senza filtri né correzioni, per restituire al pubblico l'essenza di ciò che significa "vivere la musica". È un disco che celebra l'imperfezione come forma di verità e che rivela il lato più autentico del suo percorso artistico. L'artista toscano, tra i talenti più originali della scena cantautorale contemporanea, riesce ancora una volta a fondere poesia e rock con una naturalezza che appartiene solo a chi scrive per bisogno, non per mestiere.

© Iacopo Deiuri e Marilù Venditti

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Una scaletta che racconta un viaggio

 Le 21 tracce del disco attraversano tutta la carriera di Lucio Corsi: dai brani più amati del suo repertorio fino ai pezzi dell'ultimo album "Volevo essere un duro", certificato disco d'oro. Dentro ci sono canzoni che hanno segnato il suo cammino e piccoli momenti di intimità che diventano racconto. Non mancano "Canzone senza musica - Gli alberi", intermezzo parlato che l'artista recita in ogni suo concerto, e una preziosa versione di "Maremma amara", canto popolare toscano registrato in esclusiva per il disco. È un omaggio alle radici, un abbraccio alla sua terra e alla memoria di chi la vive e la canta.

Lucio Corsi e la forza delle radici

 Nel film e nel disco si respira il profumo della terra da cui tutto è iniziato. L'Abbazia di San Galgano, con le sue linee gotiche che fendono il cielo, è lo specchio perfetto di un artista che vive di contrasti: moderno ma ancorato alla tradizione, visionario ma semplice. "La chitarra nella roccia" diventa così una dichiarazione d'amore per la musica come atto vitale, per la natura come compagna silenziosa, per la Toscana come orizzonte eterno. Un progetto che unisce cinema e suono, tecnica e sentimento, confermando Lucio Corsi come una delle voci più poetiche e autentiche della scena italiana.

Le date del tour 2026

Tour Europeo 2026

24 gennaio – Lugano, Padiglione Conza

1 febbraio – Zurigo

3 febbraio – Vienna

5 febbraio – Praga

6 febbraio – Varsavia

7 febbraio – Berlino

9 febbraio – Bruxelles

10 febbraio – Londra

11 febbraio – Lussemburgo

13 febbraio – Amsterdam

15 febbraio – Parigi

Lucio Corsi – Palasport 2026
 

27 novembre – Firenze

5 dicembre – Roma

11 dicembre – Milano

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