CONCERTO IN ALTURA

Al No Borders Music Festival Jovanotti fa scatenare 5mila fan con il suo Jovabikeparty

Lorenzo ha tenuto il suo unico concerto di questa estate ai laghi di Fusine dopo aver percorso 770 chilometri in bicicletta

27 Lug 2025 - 14:33
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Grande successo al No Borders Music Festival per il Jovabikeparty di Jovanotti, unico live di questa estate per Lorenzo Cherubini, arrivato all'appuntamento in bici dopo essere partito da Cortona. L'evento, andato sold out in appena 34 minuti, ha accolto 5mila spettatori arrivati ai piedi delle Alpi Giulie esclusivamente in bicicletta. Sul palco, prima di dare inizio alla session musicale, Jovanotti ha presentato la banda di amici con cui ha pedalato fino a Tarvisio, composta da Paolo Bettini, oro olimpico ed ex ct della nazionale, Daniele Bennati, pluripremiato campione ed ex commissario tecnico della nazionale di ciclismo, la Cheffa (alias Maria Vittoria Griffoni), neo ciclista e cuoca dei PalaJova arrivata in bici da Jesi, Fred Morini, fisioterapista, osteopata e grande appassionato di bici e Augusto Baldoni, detto Gus, compare di Jova in tanti viaggi in giro per il mondo.

Il concerto di Jovanotti non ha deluso il pubblico in un mix travolgente di grandi classici e brani dal nuovo album "Il corpo umano vol.1", compreso il singolo Occhi a cuore. Brani riproposti nell'energica versione live del nuovo disco "Jova! Live! Love!", registrazione ufficiale del tour nei palazzetti, che da marzo a maggio 2025 ha collezionato 591.123 spettatori in 54 date sold out.

Gli organizzatori parlano già di un "evento irripetibile, visionario, nato per celebrare la musica e la libertà, il #jovabikeparty". Bike perché lui è giunto avendo nelle gambe i 770 chilometri percorsi in bici per raggiungere i laghi di Fusine, in Friuli Venezia Giulia, a pochi metri dal confine con l'Austria. Ed ha preteso che i fan, in cinquemila, raggiungessero anche loro il luogo del concerto esclusivamente in bicicletta. Che venissero dall'Italia, dall'Austria o dalla Slovenia. Accolti da vento, pioggia e sole a seconda dei minuti, alle 14:15 Jova e la J Street Band di Palajova erano schierati sul palco: Saturnino al basso, Christian "Noochie" Rigano alle tastiere, Adriano Viterbini alla chitarra, Franco Santarnecchi al piano, Leo Di Angilla e Kalifa Kone alle percussioni, Carmine "B-Dog" Landolfi alla batteria. La sezione fiati è guidata da Gianluca Petrella, con Camilla Rolando alla tromba e Sophia Tomelleri al sax. Le voci ai cori sono quelle di Micol Touadi, Jennifer Vargas e Morris Pradella, anche alla seconda chitarra. 

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"Di fronte a una natura così bella che il pianeta ci dona, all'opportunità di essere vivi, all'opportunità di poter convivere in uno spazio come si può far accadere quello che sta succedendo - ha detto Jova -. Per entrambe le parti, non è una questione di tifoseria. Io sono tifoso solamente per sostenere la pace, la tregua. È l'unica cosa che sono in grado di sostenere con il mio modo di intendere la vita. Non ho niente di intelligente da dire su quello che sta succedendo. E siccome non ho niente di intelligente da dire, non dico niente. Prego, spero e mi auguro che questa follia ci insegni qualcosa - ha proseguito -. A noi, esseri umani, non so se ci accadrà, perché poi la guerra è forse una parte di noi imprescindibile, che c'è da sempre purtroppo, ma anche la pace c'è da sempre, anche l'incontro c'è da sempre, anche la possibilità di superare i confini". 

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