La It-bag per eccellenza ha rappresentato, il 10 luglio 2025, il pezzo forte della vendita Fashion Icons di Sotheby's a Parigi. A essere conteso è stato il primo prototipo storico, realizzato a mano e con incise le iniziali della musa che lo ispirò
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La borsa Birkin divenne così famosa che la stessa diva che le diede il nome, prima della sua morte nel 2023 all'età di 76 anni, disse: "Nei miei necrologi scriveranno 'amavamo la borsa' o qualcosa del genere". Probabilmente l'attrice inglese, adottata dalla Francia, aveva un po' esagerato ma non si può negare che quell'accessorio da lei ispirato sia diventato in fretta un'icona. Un simbolo ancora capace di farsi desiderare se pensiamo che, a più di 40 anni dalla sua creazione, è andato all'asta per ben 8,582 milioni compresi i diritti d’asta. Un prezzo che ha frantumato ogni record precedente per un accessorio fashion e che porta la moda ancora più nel salotto buono del collezionismo. Il prezzo pagato è quasi venti volte superiore al precedente record per una Birkin (un modello Himalaya nel 2022 era andato via per "soli" 450.000 dollari) ed è stato sborsato da un anonimo (e danaroso) collezionista giapponese.
La It-bag per eccellenza ha rappresentato, il 10 luglio 2025, il pezzo forte della vendita Fashion Icons di Sotheby's a Parigi. Anche perché ad essere conteso è stato il primo prototipo storico, realizzato a mano e con incise le iniziali J.B della musa che lo ispirò. Rispetto ai successivi modelli poi in commercio la Birkin venduta a Parigi ha delle caratteristiche che la rendono unica: dalla tracolla non staccabile agli anelli metallici chiusi, senza dimenticare le dimensioni differenti da quelle di una Birkin "standard". L'oggetto andato all'asta poi mostra i segni dell'usura, visto che non è stato mai trattato negli anni dalla stessa attrice come un pezzo da museo. Ad aumentare il fascino della borsa ecco quindi l'alone degli adesivi politici che Birkin ci aveva apposto nel tempo e soprattutto il tagliaunghie che lei stessa aveva attaccato a questo comodo accessorio.
Non è un aggettivo casuale: la borsa Birkin nasceva proprio per essere grande e funzionale. Leggenda vuole che l'idea della sua creazione si ebbe non a caso su un volo Londra-Parigi, quando Jane si lamentò con il presidente di Hermès Jean-Louis Dumas della poca capienza delle bag allora sul mercato negli anni Ottanta. L'attrice aveva addirittura iniziato a girare con una cesta di vimini proprio perché non trovava un'alternativa in grado di contenere tutto quello che servisse a una giovane mamma come era lei in quel momento. Dumas capì il problema e fece il primo schizzo di quella borsa che, poco tempo dopo, sarebbe diventata la compagna inseparabile prima di Jane Birkin e poi di molte donne desiderose di imitarla.
L'interprete di capolavori come Blow-Up si separò da questo prezioso prototipo solo dieci anni dopo, nel 1994, quando la donò a un'associazione benefica contro l'Aids, che la mise per la prima volta all'asta. Venne poi nuovamente acquistata nel 2000, quando passò al privato che l'ha custodita fino ad oggi. "Più che una semplice borsa, la Birkin si è evoluta da accessorio pratico a icona culturale senza tempo", ha ricordato Sotheby's, presentando l'articolo messo in vendita come "un must del red carpet, un pilastro delle riviste di moda e un pezzo ambito nel guardaroba di celebrità, artisti e stilisti".