© Azimut
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Non solo una serie di incontri, ma un vero e proprio manifesto del nuovo posizionamento Azimut, sempre più vicino alle esigenze reali del Paese e dei suoi imprenditori
Ha preso il via a Firenze la prima tappa di Italian Collection, il nuovo format di incontri organizzati da Azimut, gruppo leader indipendente nell’Asset Management, Wealth Management, Investment Banking e nel Fintech, presente in 20 paesi e con oltre 110 miliardi di masse gestite a livello globale.
Una serata esclusiva, tra arte, finanza e relazioni, che ha riunito imprenditori, top client e rappresentanti del mondo Azimut nella splendida cornice del Salone del Conventino. Obiettivo dell’iniziativa: raccontare l’evoluzione del modello Azimut e le nuove opportunità offerte dal Gruppo per affrontare le sfide del mercato contemporaneo.
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“Italian Collection è il punto di partenza di un percorso che ci vedrà in diverse città italiane. Abbiamo scelto Firenze, simbolo di bellezza, artigianalità e impresa, per riaffermare la centralità del nostro Paese nel mondo”, ha spiegato Matteo D’Ettorre, Amministratore delegato di Azimut Capital Management e CEO di Azimut Financial Insurance.
Il format, che proseguirà prossimamente con eventi in tutta Italia, vuole mettere al centro l’approccio integrato di Azimut, in grado di offrire soluzioni su misura a famiglie, imprese e investitori, anche in un contesto economico incerto. Italian Collection è infatti molto più di una serie di incontri: è il manifesto del nuovo posizionamento Azimut, sempre più vicina alle esigenze reali del Paese e dei suoi imprenditori. Con un piede saldo nella finanza e lo sguardo rivolto all’economia produttiva.
“Italian Collection è il nostro modo di stringere partnership con delle eccellenze italiane nel mondo, ma è anche una modalità che abbiamo adottato strategicamente da diverso tempo e che ci ha permesso di costituire dei prodotti grazie ai quali investire direttamente nelle piccole e medie imprese italiane a beneficio sicuramente dei nostri clienti, ma anche dei territori, dei lavoratori e delle lavoratrici di queste eccellenze italiane”, ha concluso D’Ettorre.
Accanto alla tradizionale gestione patrimoniale, il Gruppo oggi si distingue quindi per la forte presenza nei mercati privati e per il supporto concreto alle PMI italiane.
“Azimut ha messo a punto una piattaforma di fondi destinati a supportare l'economia reale che hanno un'enorme diversificazione dal punto di vista della strategia, della durata, del rischio e del rendimento - ha sottolineato Marco Belletti, CEO di Azimut Libera Impresa -. Ecco quindi che quando noi incontriamo un imprenditore, prima di proporre un nostro prodotto, cerchiamo di capire qual è effettivamente l'esigenza nel contesto temporale che si trova a vivere l’impresa e poi a quel punto seguiamo con quello che è la strategia e il prodotto che meglio fa al caso suo. La possibilità di avere un'offerta così variegata e così diversificata ci permette di essere molto più puntuali anche nell' intervento a supporto dell'azienda”.
A conferma di Azimut come attore globale nel campo degli investimenti legati al settore del Made in Italy, la serata ha visto anche la presentazione delle partnership strategiche attivate con Ferrari, attraverso il fondo Automobile Heritage Enhancement (primo e unico fondo evergreen al mondo dedicato alle auto storiche), e quella con Eni Next, il corporate venture capital di Eni, nell’ambito del quale Azimut lancerà un nuovo fondo di investimento di venture capital nel settore energy tech.
- Il solido presente di Azimut e le prospettive per il futuro, nonostante un momento di mercato delicato, si basano su una storia decennale, fatte di scelte, tutt’altro che scontate. “Oggi stanno dando i loro frutti scelte compiute oltre 15 anni fa, come quella di andare verso Paesi emergenti, quindi a grande crescita, e quella di puntare sui mercati privati, come private credit, private equity and venture capital. Oltre alla joint venture con Unicredit. Il coacervo di queste azioni intraprese a suo tempo ci permette di raggiungere risultati straordinari, come dimostrano i 5 miliardi di raccolta nella prima metà dell’anno”, ha infine spiegato il Presidente di Azimut, Pietro Giuliani.