CITA MARIA E GESù

Annalisa presa di mira per "Maschio": la canzone è accusata di essere blasfema

A qualcuno non sono piaciuti i riferimenti a Maria e Gesù presenti nel nuovo singolo della cantante e l'accusano di attaccare la fede cristiana "per rilanciare le vendite"

20 Mag 2025 - 12:34
 © Instagram

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Il nuovo singolo di Annalisa, "Maschio", a pochi giorni dalla sua uscita ha raccolto quasi 2 milioni di streaming su Spotify ed è entrato al settimo posto nella classifica EarOne per gli ascolti delle radio (più alta nuova entrata). Ma non a tutti è piaciuto. A qualcuno è proprio risultato indigesto, al punto da definirlo blasfemo. L'ex senatore della Lega Simone Pillon, tra gli organizzatori del Family Day, su X ha fatto un post, riprendendo un articolo da "La verità", in cui la canzone viene accusata di "dileggiare Cristo e la Madonna". Secondo Pillon, in particolare, Annalisa proverebbe "a rilanciare le vendite con un patetico dileggio del Signore Gesù e della Beata Vergine Maria". 

Parole forti, che sul social raccolgono oltre mille cuoricini e una serie di commenti dove molti accusano Annalisa di aver venduto l'anima al diavolo, qualcuno persino individuando in alcune sequenze del video le prove di questo fatto ("appare un essere con le corna molto allusivo"). Non manca chi scrive di ricordarsi quando era un'adolescente "timida e pudica, che non indossava neanche un pantalone con lo strappo") o chi nota che la canzone è stata lanciata nello stesso giorno dell'elezione del Papa. Insomma, segnali "inequivocabili" di un'operazione contro la religione cattolica. A partire dal significato della canzone.

Ma quali sono i passaggi incriminati del brano? Quelli in cui si citano i nomi di Maria e di Gesù ("Ma te lo giuro su Maria / L'amore cieco è una teoria" e "Mi diresti pervertita / O peggio fai tu/ Ma perdona i miei peccati / Come ha fatto Gesù") e quelli in cui si ipotizza l'inversione di ruoli tra Adamo ed Eva ("Per seguire una chimera / Invertire Adamo ed Eva"), per "inneggiare al cambio di genere" e al "transessualismo". Senza contare il primo verso, "Faccio il diavolo per te". Altra accusa è quella poi di attaccare sempre la religione cristiana e non "sfottere l'Islam". 

© X

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Ovviamente queste critiche hanno trovato anche numerose risposte, che hanno puntato soprattutto sull'arma dell'ironia. A partire dal sottolineare il fatto che Annalisa in questo momento non ha per nulla bisogno di espedienti per alzare le vendite dei propri dischi. Annalisa, in carriera, ha venduto oltre 4.5 milioni di dischi in Italia, diventando l'artista italiana con più copie vendute in era FIMI. In più ha oltre un miliardo di stream su Spotify. Senza contare che ha già in programma, tra novembre e dicembre, un nuovo tour nei palazzetti di tutta Italia con diverse date già sold out. C'è anche chi alle accuse di aver venduto l'anima al diavolo risponde con un "ringraziamo il diavolo allora", mentre molti si fanno grosse risate. D'altronde quella di satanismo è l'accusa più vecchia del mondo rivolta alla musica: dal blues al rock, passando per il pop (lo stesso Pillon cita Madonna e John Lennon nel suo post). 

Annalisa premiata da Billboard a Los Angeles

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