COLLOQUIO FINALE

Maturità, Valditara: "Con la riforma chi fa intenzionalmente scena muta all'orale sarà bocciato"

Il ministro dell'Istruzione: "Se un ragazzo non si presenta all'orale perché vuole 'non collaborare' e quindi 'boicottare' l'esame, dovrà ripetere l'anno"

10 Lug 2025 - 17:56
 © Ansa

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Chi farà intenzionalmente scena muta all'orale di maturità, quando sarà in vigore la riforma ora allo studio, sarà bocciato. Lo dice il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, facendo riferimento ai casi di due studenti veneti che hanno rifiutato di rispondere alle domande del colloquio finale perché sicuri di ottenere il diploma grazie al punteggio già conseguito con i voti e con gli scritti. "Comportamenti simili non saranno più possibili", chiarisce il ministro dicendo che, tra le riforme "che stiamo per varare, oltre a quella sui programmi scolastici ce n'è anche una sulla maturità". 

"Chi boicotta l'esame dovrà ripetere l'anno"

 Questo significa, ha aggiunto il ministro, "che se un ragazzo non si presenta all'orale, oppure volontariamente decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti non perché non è preparato, cosa che può capitare, ma perché vuole 'non collaborare' e quindi 'boicottare' l'esame, dovrà ripetere l'anno".

I due casi di scena muta all'orale

 Il primo caso a cui fa riferimento Valditara è quello di un 19enne ex studente del liceo scientifico Fermi di Padova, che ha compiuto una scelta che fa discutere: si è presentato all’esame orale di maturità, ha firmato il registro e ha dichiarato: "Signori grazie di tutto, ma io questo colloquio di maturità non lo voglio sostenere. Arrivederci". Aveva calcolato che i suoi crediti scolastici (31 punti) e i risultati degli scritti (17 nel tema di italiano, 14 in matematica) gli avrebbero garantito la sufficienza, totalizzando 62 punti. Il secondo episodio, sempre in Veneto, è avvenuto al liceo scientifico Galilei di Belluno dove una studentessa ha rinunciato all'esame per portare un messaggio. La giovane ha riconosciuto il valore della preparazione ricevuta, ma ha criticato ciò che, secondo lei, manca: ascolto, attenzione, empatia. "La scuola si concentra troppo sui numeri, sui voti, sulla competizione - ha detto la ragazza, come riportato dal Corriere della Sera -, mentre gli studenti vengono spesso lasciati soli nei momenti difficili".

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