L'esperto Francesco Broccolo: "L'aumento esponenziale dovuto anche alla farmaco-resistenza"
Nuovi farmaci efficaci? Francesco Broccolo, virologo: "Ad oggi non esiste niente di specifico. E' tutto da dimostrare". © Tgcom24
In Italia secondo i dati diffusi dalla Società italiana di Dermatologia e Malattie sessualmente trasmesse la scabbia è in aumento del 750% negli ultimi tre anni. Sul tema è intervenuto a Tgcom24 il Prof. Francesco Broccolo, microbiologo dell'Università del Salento e direttore della UOSD di Microbiologia e Virologia dell'Ospedale Fazzi di Lecce. "È necessario agire con un trattamento farmacologico sia sul paziente con la scabbia sia su tutti coloro che hanno avuto un contatto stretto con il malato. Il metodo principale è consiste nell'utilizzo di una crema difficilmente reperibile e non rimborsata dal servizio sanitario, ma si può ricorrere anche a preparazioni realizzate in farmacia, quindi facilmente trovabili e più economiche. Inoltre, in alcuni hub ospedalieri si sta iniziando a utilizzare una nuova crema allo zolfo, che sta dando buoni risultati".
Come si diffonde la scabbia?
A trasmetterla è la femmina dell'acaro. Nutrendosi di cheratina, scava nella pelle producendo così i canali dove deposita le uova, che una volta schiuse danno vita ad altri parassiti che scaveranno sempre nella pelle. Poi la diffusione tra esseri umani avviene per contatto fisico. Bisogna prestare particolare attenzione a tutti coloro che entrano in contatto con un affetto di scabbia: anche i soggetti asintomatici possono trasmettere la malattia.
Quali sono le ragioni dietro al crescente aumento di casi in Italia?
Sono tre i motivi principali. In primis i luoghi affollati , legati al turismo di massa. Poi la farmaco-resistenza: per esempio, di solito per guarire dalla scabbia, come detto, viene cosparsa una crema a base di permetrina su tutto il corpo per 8 ore. Il problema è che l'abuso di questa può creare resistenza nel paziente. La terza ragione fondamentale è che i farmaci sono al di fuori del servizio sanitario nazionale e costano anche 100 euro, quindi in alcuni casi il paziente opta per il non trattamento.
Quali sintomi possono causare?
Il sintomo principale è il prurito notturno, a causa del rilascio di istamina dovuto alla reazione immunitaria contro l'acaro. E ciò comporta di conseguenza il disturbo del sonno e l'accumulo di stress. Poi la presenza di pustole tra le dita, i polsi, l'ombelico ei genitali.
Chi è più colpito?
L'incidenza maggiore è al Sud Italia rispetto a Nord, probabilmente per disparità socio-economiche e abitative. I soggetti più a rischio sono gli immunocompromessi, ovvero con problemi immunologici. Questa categoria può soffrire di interferenze come le infezioni da streptococco e stafilococco causate dal contatto delle ferite cutanee con le mani. Ma a essere maggiormente esposti anche gli adolescenti, a causa della frequentazione di luoghi affollati come scuole e palestre, e anziani, soprattutto nelle Rsa.