"SI RISPETTI IL DIRITTO INTERNAZIONALE"

Gaza, Meloni: "Non condividiamo le recenti proposte di Israele" | Scontro con Conte e Schlein su Difesa e Sanità

Il presidente del Consiglio parla a tutto tondo al question time alla Camera. Dai banchi dell'opposizione si levano le polemiche per le sue parole sui titoli di Stato

14 Mag 2025 - 19:43

Su Gaza "non abbiamo condiviso diverse scelte, non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori, consapevoli come siamo che non è stato Israele a iniziare le ostilità e che c'era un disegno alla base dei disumani attacchi di Hamas e la crudeltà rivolta agli ostaggi". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il question time alla Camera, rispondendo al deputato di Avs Angelo Bonelli. "Di fronte a tutto questo orrore non ha condannato Netanyahu - aveva detto Bonelli - : è in grado di condannare? Di proporre sanzioni? Ritirerà l'ambasciatore? Proporrà di realizzare uno stato di Palestina?".

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L'appello di Conte per Gaza e nuove polemiche contro il governo

 Quando ha preso la parola il presidente del M5s Giuseppe Conte, oltre a domandare alla Meloni risposte sull'aumento delle spese militari, ha fatto un appello in cui ha chiesto di mantenere un minuto di silenzio per Gaza. "Rivolgo un appello a tutti i colleghi senza distinzione di colore politico: un segno di umanità diamolo. Condanniamo in silenzio questo sterminio di bambini, di donne e giornalisti, tutte le vittime civili innocenti di Gaza: alziamoci in piedi". Così al termine del suo intervento in aula Conte sì è rivolto a Giorgia Meloni e alla maggioranza. L'opposizione tutta si è alzata in piedi mentre i membri del governo, il premier e i deputati di maggioranza sono rimasti immobili. "Rimane seduta presidente", ha sottolineato Conte. "Sciacallo", lo hanno apostrofato dai banchi di FdI.

Spese militari? "M5s aveva firmato per le spese militari al 2%"

 Sul riarmo, rispondendo a Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio non gliele ha mandate a dire. "Onorevole Conte sono molto affascinata da questa sua travolgente passione antimilitarista che nessuno aveva avuto modo di apprezzare quando era presidente del Consiglio, non la ricordo con la stessa linea quando da premier ha sottoscritto in pieno Covid e con un fondo sanitario nazionale con 18 miliardi di meno rispetto a oggi l'aumento delle spese militari", ha osservato Giorgia Meloni. "Non è la stessa persona - ha aggiunto - sarà stato uno dei tanti altri Giuseppi che abbiamo visto in questi anni". "Continueremo a mantenere gli impegni, anche i vostri perché siete stati voi a mettere la firma per aumentare le spese della difesa al 2%", infine ha dichiarato rispondendo alla domanda.

La replica della Meloni alla Schlein sulla Sanità

 Sulla sanità, il capo del governo ha replicato alla leader dem Elly Schlein che chiedeva come mai si stia smantellando la sanità pubblica. "E' sempre complesso confrontarsi con qualcuno che per fare propaganda è costretto a mentire", ma "torno a dire che il Fondo sanitario nazionale è al livello più alto di sempre, quando ci siamo insediati nel 2022 quel fondo era di 126 miliardi, 10 miliardi meno di adesso. E il Pd quando è stato al governo non si è mai sognato di fare aumenti come quello che abbiamo fatto noi in questi due anni", ha sottolineato il presidente del Consiglio. "Noi vogliamo scrivere il nuovo Piano sanitario nazionale e speriamo che su questo almeno ci vogliate dare una mano anziché preferire stare lì a fare le macumbe perché le cose vadano male e magari possiate risalire nei sondaggi", ha concluso Meloni in merito all'argomento.

La replica sul referendum sul lavoro

 Il presidente del Consiglio ha poi risposto a un'interrogazione di Iv sulle riforme da adottare per fronteggiare l'attuale congiuntura economica bacchettando lo show del deputato Magi. "La situazione a livello internazionale è molto complessa ma i dati non sono opinione e penso raccontino un'Italia che va meglio di quanto andasse in precedenza": resta "tanto altro da fare, sicuramente siamo al lavoro per farlo ma penso che il giudizio vada chiesto ai cittadini che penso vedano un cambio di passo con una linea più chiara, anche rispetto al variegato mondo dell'opposizione - tornando al fantasma dell'onorevole Magi - che quando è al governo fa delle riforme" e poi quando è all'opposizione "fa il referendum perché le vuole abolire. Penso che gli italiani almeno vedano che noi abbiamo una linea chiara di politica economica", ha evidenziato.

Meloni annuncia un aumento delle forze di sicurezza

 "Sono felice di annunciare che il governo ha disposto l'invio di oltre 13.500 unità tra carabinieri, poliziotti e finanzieri per potenziare la sicurezza nei territori, ai quali si aggiungono circa 3mila vigili del fuoco - ha dichiarato Meloni sulla sicurezza -. Aiuteremo chi ci aiuta, proteggeremo chi ci protegge e difenderemo chi ci difende, perché è quello che fa uno Stato giusto e normale".

Puntare solo sull'elettrico sarebbe un regalo alla Cina

 Sull'automotive, il capo del governo ha chiarito che "sulla scorta del non-paper promosso da Italia e Repubblica Ceca, sostenuto da altri 15 governi, punteremo a riaffermare il principio di neutralità tecnologica, aprendo così a tutti i carburanti alternativi che possono contribuire alla decarbonizzazione del settore". "Continuiamo a ritenere sbagliato, sul piano industriale ma anche sul piano geopolitico, per seguire unicamente la transizione verso l'elettrico, le cui filiere oggi sono in gran parte controllate dalla Cina. Siamo sempre meno soli in queste battaglie", ha aggiunto, ricordando che "a marzo siamo riusciti a inserire per la prima volta il principio della neutralità tecnologica nelle conclusioni del Consiglio europeo".

L'impegno di Stellantis in Italia

 Giorgia Meloni ha poi parlato di Stellantis, spiegando come con l'azienda sia aperto un tavolo per garantire che non vengano chiuse altre fabbriche in Italia: "Abbiamo dialogato con serietà con l'azienda, che si è impegnata a mantenere in attività i suoi siti produttivi, a tutelare l'occupazione, a effettuare investimenti annui pari a 2 miliardi circa e ad acquisti per 6 miliardi di euro dai fornitori italiani fino al 2030 - ha ribadito -. Chiaramente bisognerà tutti insieme valutare il rispetto di questi impegni senza pregiudizi e senza favoritismi che è l'approccio che questo governo ha con Stellantis come con tutte le altre aziende che operano in Italia".

Il caso dello spread e dei titoli di Stato

 Nel question time alla Camera, rispondendo a Maria Elena Boschi (Iv), Giorgia Meloni ha poi affermato che "lo spread è sotto i 100 punti base, il che significa che i titoli di Stato italiani sono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi" ma il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non è sembrato essere d'accordo. Nel video della seduta, quando il premier ha pronunciato queste parole si è visto il titolare del Mef scuotere più volte la testa, come per manifestare di non essere convinto di questa affermazione. Poi Giorgetti si è voltato per parlare con il ministro Francesco Lollobrigida.

Il M5s attacca Meloni sulla frase sui titoli di Stati

 "Non che sia una novità, ma oggi è arrivata l`ennesima cantonata economica di Giorgia Meloni. Il premier, avventurandosi su un terreno che non le è congeniale, ha sostenuto nel question time alla Camera che i titoli di Stato italiani oggi sono più sicuri di quelli tedeschi. Facciamo solo notare che oggi il Bund tedesco a 10 anni rende il 2,68% mentre il Btp italiano il 3,68%. Per non parlare dell`ennesimo merito che la premier si ascrive per la discesa a 100 punti circa dello spread tra gli stessi Bund e i Btp. Questa discesa, infatti, non dipende minimamente da meriti di Giorgia Meloni, ma dal considerevole aumento del rendimento dei Bund. Del resto la Germania è in recessione e adesso per risollevarsi ha annunciato un vasto piano di investimenti a debito. Ergo, sale il rendimento dei Bund, ma non per merito dei supereconomisti di palazzo Chigi o di via XX Settembre. Tanto per aiutare la premier nella comprensione del fenomeno: da quando si è insediata il rendimento dei Bund è aumentato del 41,8% mentre quello del Btp è rimasto stabile, calando solo di qualche punto. Del resto tutti gli spread europei stanno calando proprio per tale ragione, con la differenza che il rendimento dei Btp italiani è ancora più alto di tutti". Lo hanno comunicato in una nota i parlamentari M5S delle Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.

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