non si è lasciata intimidire

Jolanda Renga dopo il ricatto e i commenti degli hater: “La mia generazione circondata da pessimi esempi”

La figlia di Ambra Angiolini, che aveva raccontato sui social di essere stata minacciata della diffusione di foto che la ritraevano nuda, è intervenuta davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio

13 Nov 2025 - 15:45
 © Instagram

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Dopo aver denunciato pubblicamente, prima sui social e poi in tv a "Le Iene" il ricatto subito, Jolanda Renga ha raccontato la sua esperienza davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nell’ambito del filone dedicato alla violenza di genere online. "Ho riflettuto molto sulla natura dei commenti che ho ricevuto e sono giunta alla conclusione che la mia generazione è circondata da pessimi esempi", ha spiegato. La figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga ha infatti voluto mettere l'accento sul tipo di messaggi ricevuti, nei quali veniva presa di mira per il suo aspetto o colpevolizzata.

I messaggi degli hater

 Nel corso dell’audizione, Jolanda Renga ha letto alcuni dei messaggi che le sono arrivati dopo la denuncia: "Se non avevi foto nuda, di che ti preoccupi?", oppure "Ma vai, i problemi sono altri". Ma non si sono fermati lì. "Altri hanno completamente ignorato il senso della denuncia e si sono avventati sul mio aspetto fisico: 'Che dentoni, ma quanto è brutta, poverina'" ha proseguito, toccando un tema sul quale più volte si è soffermata anche in passato. Io sinceramente mi vergognerei a scrivere questi commenti. Non a riceverli, e nemmeno se avessi davvero inviato delle foto" ha aggiunto.

Gli attacchi arrivano dagli adulti

 A colpire di più Jolanda Renga, però, è stato scoprire l’età di chi l’attaccava. "Sono stati tutti scritti da persone adulte. Ho controllato, e quindi mi viene da chiedermi quale esempio stiano dando queste persone a me e alla mia generazione. Come si può pretendere il rispetto dai giovani, se gli adulti diffondono odio, sarcasmo e giudizio?" si è domandata. Un ragionamento amaro, che Jolanda ha trasformato in una riflessione più ampia sul linguaggio online e sulla responsabilità di chi lo utilizza: "Ho provato a immaginare cosa accadrebbe al mondo se le persone usassero nella vita vera lo stesso linguaggio che utilizzano sui social".

Il finto buonsenso

 Jolanda Renga ha citato anche quei commenti che, sotto una falsa apparenza di buon senso, nascondono ancora stereotipi radicati: "'State attente, ragazze, e non mandate a nessuno queste foto'. Frasi che sembrano protettive ma in realtà dimostrano quanto come società siamo ancora abituati a insegnare alle donne a difendersi, invece di educare certi uomini al rispetto", ha concluso.

La vicenda

 Circa un mese fa Jolanda Renga aveva raccontato la sua disavventura sui social. "Pubblicherò a mezzanotte le foto che ho di te nuda. Dì pure ad Ambra che se non riceverò 10mila dollari ti rovinerò la vita", diceva il messaggio inquietante che aveva ricevuto. Lei non si è lasciata intimidire: non solo non ha ceduto al ricatto, ma ha denunciato il fatto alle autorità e pubblicamente. "Non mi sono spaventata per la minaccia in sé perché non esistono queste mie foto da nessuna parte… Mi dispiace soprattutto perché nessuna donna dovrebbe sentirsi minacciata se le è capitato di condividere quel genere di foto ed è vergognoso che accada così spesso", aveva detto alle sue follower."Non fatevi intimidire da certa feccia umana e cercate subito aiuto", aveva concluso.

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