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I vantaggi di effettuare un trapianto capelli in Italia 

La calvizie colpisce l'80% degli uomini e il 50% delle donne. Esiste un rimedio: l'autotrapianto di capelli. 

Con Alopecia Androgenetica si intende l’assenza o la carenza di peli o capelli nelle aree di cute in cui essi sono normalmente presenti: il termine alopecia comprende sia l’ipotrichia, che indica la carenza di peli o capelli, sia la “calvizie”, che indica invece la mancanza irreversibile di capelli.   Il problema dell’alopecia androgenetica (AGA) è la causa più comune di calvizie ed interessa circa l’80% degli uomini ed il 50% delle donne. Questa problematica si verifica con modalità ben precise con il progressivo accorciamento del ciclo di vita del capello che provoca la depigmentazione e la miniaturizzazione delle strutture capillari fino alla loro trasformazione in pelo vellus. Nei casi in cui la calvizie sia già presente con aree del cuoio capelluto diradate, è possibile recuperare la propria capigliatura ricorrendo all'autotrapianto di capelli.    Per entrare nel dettaglio, abbiamo intervistato la Dott.ssa Elisa Francesconi, medico Chirurgo di Istituto Helvetico Sanders, per farci spiegare come viene eseguito oggigiorno il trapianto avvalendosi delle tecniche più moderne. 

Le tecniche maggiormente utilizzate sono la tecnica F.U.E. (Follicular Unit Excision) per l’escissione delle unità follicolari e D.H.I. (Direct Hair Implantation) per l’innesto dei follicoli estratti. 

L’intervento di autotrapianto di capelli è caratterizzato da 3 fasi: 

1. Espianto;

2. Selezione e conservazione delle unità follicolari estratte;

3.Impianto. 

 

Come prima cosa viene rasata a 1 mm una porzione dell’area donatrice (ovvero la nuca e le aree del parietale) per rendere più agevole l’espianto dei follicoli. Le unità follicolari vengono prelevate grazie ad uno strumento di ultima generazione, un punch con micromotore bulbare che monta punte cave delle dimensioni tra 0,7 mm e 0,85 mm. L’area di estrazione dopo l’intervento non subirà alcun cambiamento apprezzabile alla vista o al tatto. 

 

La seconda fase è costituita dalla conservazione delle unità follicolari, mantenute in un terreno di coltura a temperatura controllata (intorno ai 4 gradi centigradi), che impedisce i processi di degenerazione e aumenta in modo esponenziale la vitalità delle stesse. 

 

Le unità follicolari estratte durante la fase di espianto vengono reinnestate nel cuoio capelluto con un Implanter, un dispositivo che somiglia ad una penna, ma ha un ago cavo sottilissimo sulla punta, che penetra per 1-2mm all’interno del cuoio capelluto e consente il diretto impianto dei follicoli, seguendo la direzione dei capelli circostanti. Con questa tecnica, le unità follicolari vengono reimpiantate direttamente sul cuoio capelluto piuttosto che allocate negli appositi alveoli come avveniva in precedenza. Così facendo si ha una minore manipolazione delle unità follicolari in quanto vengono impiantate direttamente e si ottiene un attecchimento dei follicoli innestati con percentuali vicino al 100%, una notevole riduzione dei tempi operatori e l’ottenimento di risultati dall’estrema naturalezza. 

Essendo minimamente invasivo, si ha inoltre il vantaggio di poter riprendere le normali attività ed il proprio lavoro dopo alcuni giorni dall’intervento. Chiaramente tale periodo rimane soggetto a variazioni in base alle considerazioni del chirurgo e alla tipologia di lavoro svolto.  

 

In caso di lavori d’ufficio, ad esempio, si può tornare al lavoro nei tempi suddetti (per i lavori manuali che sottopongono il soggetto a numerosi sforzi e movimenti, invece, il consiglio è di aspettare qualche giorno in più).  

Esistono 3 condizioni fondamentali per sottoporsi all’intervento:  

1. un cuoio capelluto sano, ovvero con un corretto equilibrio idro-lipidico; 

2. una zona donatrice valida;  

3. la stabilità nella zona di impianto, che si ottiene solo valorizzando e preservando i capelli esistenti. 
 

Dopo l’intervento i follicoli innestati inizieranno a produrre capelli nuovi con tempi diversi a seconda della fase del ciclo vitale nella quale si trovavano al momento dell’espianto, la ricrescita sarà quindi graduale. 

Un risultato estetico obiettivamente apprezzabile si avrà dopo 6 mesi, mentre si potranno vedere i pieni risultati a partire da 12 mesi dopo l’autotrapianto.  I capelli estratti dalla zona donatrice per essere riposizionati nella zona ricevente, sono molto più resistenti all’azione degli ormoni androgeni che ne determinano la caduta. Proprio per questo motivo, i risultati ottenuti dall’autotrapianto possono essere definiti permanenti. I risultati saranno totalmente naturali, con i propri capelli che ricrescono forti e sani nelle zone dove erano assenti. 

 

Quali vantaggi di ottengono decidendo di effettuare il trapianto capelli in Italia?

1) Scegliendo di effettuare l’intervento in Italia, si ha la garanzia di affidarsi a realtà che rispettano le stringenti normative igienico sanitarie richieste dalla Legge e sono autorizzate dalle Giunte Regionali all’esercizio per l’attività di Medicina Estetica e Tricologica. In Italia vengono effettuati dei controlli periodici da parte delle autorità competenti affinché gli standard qualitativi siano sempre ai massimi livelli possibili. 

 

2) Per soddisfare appieno le esigenze del paziente, è fondamentale essere guidati in questo percorso da esperti del settore tricologico che utilizzano strumentazioni ed apparecchiature di ultima generazione. 
 

3) Nei mesi successivi l'intervento, è molto importante che ci sia un controllo periodico da parte di esperti per monitorare adeguatamente la piena ricrescita dei capelli impiantati.

 

A dimostrazione dell’importanza di analizzare nei minimi particolari sia la casistica specifica di ogni paziente che tutte le fasi del trapianto vero e proprio, Istituto Helvetico Sanders ha ideato una vera e propria procedura di supporto all’intervento, chiamata(li protocollo Istituto Helvetico Sanders SMART FUE  (“Scalp Motorized Assisted Rational Transplantation”). Questa procedura prevede innanzitutto una nuova base razionale finalizzata al raggiungimento di un risultato di eccellenza: il calcolo preventivo delle grafts per cm2 necessarie per coprire la zona ricevente, che consente di non utilizzare un numero maggiore di follicoli rispetto al dovuto. 

 

Il percorso viene inoltre studiato nel minimo dettaglio anche con riferimento all’assistenza post-operatoria, indispensabile per massimizzare i risultati del trapianto: grazie ai controlli periodici svolti con cadenza mensile da un esperto (in stretto contatto con il chirurgo che ha eseguito l’intervento) nella sede della propria città sarà possibile verificare la corretta ricrescita dei capelli in linea con i rispettivi ritmi biologici, fino al raggiungimento del risultato definitivo. A questo monitoraggio si aggiungono i controlli effettuati dal chirurgo dopo 6 e 12 mesi dall’intervento. 

 

Questo percorso è un vero e proprio supporto al paziente che, rivolgendosi a Istituto Helvetico Sanders, può essere monitorato anche a distanza di molti mesi dall’intervento. 

 

 

Contatti 

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Autorizzazione Regionale Umbria 13388-18 / Direttore sanitario Dottor Claudio Mazzeo