Dalle tecnologie pulite ai carburanti rinnovabili: la transizione corre sulle strade italiane
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La mobilità sostenibile non è solo una nuova forma di spostamento: è un modo diverso di progettare il futuro dei trasporti, tenendo insieme economia, ambiente e qualità della vita, un sistema che risponde ai bisogni della società limitando gli impatti negativi, riducendo emissioni e inquinamento, migliorando sicurezza, accessibilità e vivibilità degli spazi urbani. Oggi questa sfida coinvolge le città, i trasporti pubblici e privati, la logistica e le scelte quotidiane di milioni di persone. E riguarda soprattutto le imprese, chiamate ad adottare modelli di mobilità e trasporto più efficienti, coerenti con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e con le aspettative di consumatori e filiere globali.
Tra le leve più rilevanti per la decarbonizzazione dei trasporti c’è il capitolo dei biocarburanti sostenibili. Come sottolineato più volte dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, questi rappresentano una delle soluzioni più efficaci per ridurre le emissioni nei settori dove l’elettrificazione è più complessa, come il trasporto pesante, la logistica a lunga percorrenza, la navigazione e l’aviazione.
I biocarburanti avanzati, ricavati da scarti organici, rifiuti o residui agricoli, consentono di ridurre l’uso di combustibili fossili e di valorizzare materiali che altrimenti sarebbero destinati allo smaltimento. In particolare i carburanti rinnovabili hanno un ruolo strategico nella realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (il documento strategico con cui l’Italia definisce obiettivi, politiche e strumenti in materia di energia e clima per il periodo 2021-2030), che prevede un incremento significativo della quota di energia rinnovabile nei trasporti.
Il governo ha inoltre ribadito il proprio sostegno ai biocarburanti sostenibili, riconoscendoli come una componente strategica della transizione energetica. Questo impegno è stato portato anche nei tavoli europei legati al pacchetto “Fit for 55” e nelle sedi internazionali dedicate ai carburanti a basse emissioni, dove l’Italia promuove il valore dei biocarburanti avanzati come soluzione concreta per la decarbonizzazione dei trasporti.
Per definire un quadro regolatorio chiaro e stabile sui biocarburanti sostenibili, il MASE ha posto l’accento sulla necessità di filiere trasparenti, sulla verifica dei requisiti di sostenibilità e sugli incentivi all’innovazione. L’uso dei biocarburanti è cruciale infatti per ridurre le emissioni climalteranti, garantire la sicurezza energetica e favorire lo sviluppo di filiere agricole e agroindustriali capaci di sostenere la produzione di carburanti rinnovabili. Fondamentale in questo quadro, una gestione intelligente dei rifiuti organici e la promozione della ricerca su carburanti innovativi, come bio-GNL, bio-idrogeno e carburanti sintetici, necessari per costruire un sistema dei trasporti moderno e resiliente.
L’obiettivo è quello della neutralità tecnologica, cioè un approccio che non si limiti a una sola strada, come l’elettrico, ma integri diverse soluzioni: biocarburanti sostenibili, idrogeno rinnovabile, elettrificazione, mobilità condivisa e sistemi più efficienti di gestione della logistica.
Costruire una mobilità sostenibile significa ripensare l’intero ecosistema dei trasporti. Ciò richiede la riduzione del traffico e delle emissioni in ambito urbano, il potenziamento del trasporto pubblico locale e la diffusione di modalità di spostamento più leggere, come la mobilità pedonale e ciclabile, rese possibili da infrastrutture sicure e diffuse.
Allo stesso tempo, la transizione verso sistemi di trasporto più efficienti comporta lo sviluppo di una rete capillare per la ricarica dei veicoli elettrici, la modernizzazione della logistica urbana con mezzi a basse emissioni e l’adozione di soluzioni che favoriscono l’autoproduzione energetica. In questa prospettiva, anche le Comunità Energetiche Rinnovabili svolgono un ruolo strategico, consentendo alle imprese e ai cittadini di condividere energia pulita e di abbattere i costi energetici.
Per le imprese, tutto questo si traduce in una maggiore efficienza della supply chain, minori costi operativi, nuovi vantaggi competitivi e un miglioramento della propria reputazione ambientale.
Il sistema camerale accompagna il mondo produttivo in questa trasformazione attraverso iniziative di formazione, sportelli informativi e progetti territoriali dedicati. Attraverso GreenCam e le attività di rete delle Camere di Commercio, Unioncamere diffonde informazioni aggiornate sugli incentivi del MASE, promuove esempi di logistica sostenibile e organizza seminari e percorsi di aggiornamento dedicati ai trasporti a basse emissioni, all’efficienza energetica e alla mobilità aziendale.
In numerosi territori, Unioncamere sostiene anche la nascita e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, offrendo supporto alle imprese e agli enti locali nella fase di progettazione, costituzione e gestione delle comunità. Questo ruolo di accompagnamento è essenziale per rendere la mobilità sostenibile non solo un obiettivo istituzionale, ma una realtà concreta che coinvolge imprese, cittadini e amministrazioni.
La mobilità sostenibile è una sfida complessa ma decisiva per la competitività del Paese. Grazie alle politiche del MASE su biocarburanti, rinnovabili, efficienza e innovazione, unite al contributo di Unioncamere nella formazione e nel supporto alle imprese, l’Italia dispone oggi degli strumenti per trasformare il sistema dei trasporti in un modello più moderno, sicuro e sostenibile.
La mobilità del futuro sarà più verde, ma anche più accessibile, intelligente e partecipata. Un sistema in cui imprese, comunità e istituzioni avanzano insieme verso un obiettivo comune: un Paese più pulito, efficiente e competitivo.