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Usa 2020, Pence accetta la nomination: "Trump mantiene le promesse" | Bagno di folla, ma nessuna mascherina

Il vicepresidente attacca il candidato dem Joe Biden nella terza giornata della convention repubblicana: "Eʼ un cavallo di Troia della sinistra radicale"

La terza giornata della convention repubblicana è tutta per Mike Pence, che accetta "umilmente" la nomination per la vicepresidenza degli Stati Uniti e sottolinea: "Trump mantiene le promesse, mentre Joe Biden ha evocato una stagione di tenebre". Bagno di folla a Fort McHenry per i numeri uno e due della Casa Bianca, con mogli al seguito: né loro né gli oltre cento spettatori, però, indossava la mascherina o rispettava il distanziamento sociale.

Il mancato rispetto delle norme anti-Covid è avvenuto proprio durante l'intervento in cui il vicepresidente ha affermato che la salute degli americani resterà al primo posto. E giovedì sera è attesa una folla ancora più cospicua al South Lown della Casa Bianca per "l'incoronazione" del tycoon.

 

Pence contro Biden: "Cavallo di Troia della sinistra radicale" - Secondo Pence, Joe Biden "è un cavallo di Troia della sinistra radicale. L'America ha bisogno di altri quattro anni di Donald Trump, un presidente che finora ha mantenuto la sua parola con il popolo americano".

 

"Le violenze devono finire" - L'affondo del vicepresidente, arrivato senza mai nominare l'afroamericano Jacob Blake ferito dalla polizia a Kenosha, ha rilanciato il monito di Trump per ristabilire l'ordine nello stato del Wisconsin scosso dalle proteste antirazziste. "Le violenze devono finire, per tutti gli americani di ogni colore e credo", ha aggiunto.

 

Le donne del presidente - Alla fine dell'intervento, il presidente americano raggiunge Pence sul palco prima dell'esecuzione dell'inno nazionale. Insieme a loro la first lady Melania Trump e la second lady Karen Pence, che poco prima aveva reso omaggio ai militari eroi e alle loro mogli. Ad aprire la serata era stata la governatrice del South Dakota Kristi Noem, grande tifosa di Trump e secondo la quale "i principi fondanti dell'America sono sotto attacco. Ci sono voluti 244 anni per costruire il nostro grande Paese, ma ora rischiamo di perdere in poco tempo tutto se prenderemo la strada indicata dai democratici e dai loro sostenitori più radicali".

 

Intelligence Usa: "Il voto per posta è sicuro" - Intanto dirigenti dell'intelligence e della sicurezza elettorale hanno sconfessato Trump, ritenendo il voto per posta di novembre "sicuro rispetto a potenziali interventi stranieri". Le misure standard di sicurezza e la decentralizzazione rendono il sistema elettorale americano estremamente difficile da penetrare per le potenze estere. In precedenza Donald Trump aveva associato il voto per corrispondenza a brogli elettorali.

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