Zelensky a Trump: "Col tuo aiuto possiamo fermare la guerra"
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Un portavoce della Commissione: "I singoli Paesi possono concedere deroghe alla chiusura dello spazio aereo" per consentire l'atterraggio a Budapest del capo del Cremlino
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.333. Putin ha chiesto a Trump che l'Ucraina ceda il pieno controllo di Donetsk, una regione strategicamente vitale nell'est del Paese, come condizione per porre fine alla guerra. Lo hanno riferito al Washington Post due alti funzionari americani. Putin ha tentato di conquistare il territorio per undici anni ma è sempre stato respinto dalle forze ucraine. Dopo il vertice Trump-Zelensky alla Casa Bianca, in vista dell'incontro Putin-Trump in Ungheria un portavoce Ue chiarisce: "I Paesi membri dell'Unione possono concedere deroghe individuali alla chiusura dello spazio aereo" nei confronti della Russia. Può quindi essere aperto un corridoio per consentire al capo del Cremlino di raggiungere Budapest. Intanto, il presidente Usa ha gelato le aspettative di Zelensky sui missili a lungo raggio: "Penso ci siano ottime chance che la guerra possa finire rapidamente. Anche senza che l'Ucraina abbia bisogno dei missili Tomahawk. Darli a Kiev sarebbe una grande escalation". Trump per ora ha escluso un vertice a tre con Putin e Zelensky.
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Vladimir Putin ha chiesto a Donald Trump che l'Ucraina ceda il pieno controllo di Donetsk, una regione strategicamente vitale nell'est del Paese, come condizione per porre fine alla guerra. Lo hanno riferito al Washington Post due alti funzionari americani. Putin ha tentato di conquistare il territorio per 11 anni ma è sempre stato respinto dalle forze ucraine, trincerate in un'area che ritengono essere un importante baluardo contro una rapida avanzata russa verso ovest, in direzione di Kiev.
"È positivo che il presidente non abbia detto 'no', ma per oggi non ha detto 'sì'". E poi: "Io penso che Putin abbia paura che gli Stati Uniti ci consegnino i Tomahawk. E io penso che lui abbia davvero paura che noi li usiamo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una intervista rilasciata ad Nbc News dopo l'incontro con Trump.
Un automobilista è stato ucciso, con ogni probabilità da un drone russo, a Zolochiv, nell'oblast' di Kharkiv. Lo ha riferito la procura regionale. Gli attacchi hanno inoltre ferito una persona a Kivcharivka, vicino a Kupiansk, e altre due a Spodobivka, nella stessa zona, ha aggiunto.
L'Austria ha deciso di ritirare il veto sul diciannovesimo pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia, segnando un cambio di rotta rispetto alla posizione mantenuta finora e aprendo la strada alla possibile approvazione delle misure in vista della riunione dei ministri degli Esteri a Lussemburgo lunedì. Lo stallo era legato alla richiesta di Vienna di scongelare alcuni asset russi per compensare l'istituto austriaco Raiffeisen Bank International, colpita dalle controsanzioni di Mosca. "L'Austria sostiene la prosecuzione della pressione sulla Russia e lunedì approverà il pacchetto", ha confermato il ministero degli Esteri in una nota. Il nuovo pacchetto include una serie di misure nel campo energetico e finanziario, tra cui il divieto di commercializzare gnl russo a partire dal 1° gennaio 2027, in anticipo di un anno rispetto alla proposta iniziale. Anche la Slovacchia ha espresso riserve, ma la Commissione Ue sta lavorando a soluzioni per rispondere alle sue preoccupazioni e garantire un consenso unanime tra i Ventisette.
"Non sono un re". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox News che andrà in onda domani mattina rispondendo alle milioni di persone che oggi scenderanno in piazza in tutti gli Stati Uniti all'insegna dello slogan "No Kings".
Il vertice Russia-Stati Uniti a Budapest ha buone probabilità di mettere fine al conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban. "L'Ungheria oggi è il Paese in Europa dove ci sono buone probabilità che i negoziati tra Stati Uniti e Russia portino alla pace. E dove, forse, anche l'agenda europea può essere perseguita. Bruxelles si è isolata, ma continueremo a negoziare", ha scritto Orban sui social media. Il premier ungherese ha aggiunto che Budapest ha costantemente sostenuto per anni una risoluzione pacifica del conflitto ucraino, motivo per cui la capitale ungherese è stata scelta per ospitare il prossimo vertice Russia-Usa.
In vista dell'incontro tra Putin e Trump in Ungheria, "i Paesi membri dell'Ue possono concedere deroghe individuali alla chiusura dello spazio aereo europeo" nei confronti della Russia: spetta ai governi nazionali "autorizzare tali eccezioni". E' quanto riferisce un portavoce della Commissione Ue, spiegando che ciascuno dei Ventisette può decidere di aprire un corridoio aereo per consentire l'atterraggio in Ungheria del presidente russo. Il divieto di viaggio Ue non si applica al capo del Cremlino ma, viene precisato, il blocco dello spazio aereo europeo nei confronti dei velivoli russi "resta formalmente in vigore".
"Ora l'Ucraina ha bisogno di un piano di pace". Lo afferma in una nota il cancelliere tedesco Friedrich Merz dopo la telefonata con Volodymyr Zelensky, alla quale hanno preso parte il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer, il segretario generale della Nato Mark Rutte e i vertici delle istituzioni Ue, Antonio Costa e Ursula von der Leyen. Dopo il colloquio tra Zelensky e Trump, Merz e i partner europei "hanno accolto con favore la cooperazione transatlantica" e ribadito "l'urgenza di una pace giusta e duratura", impegnandosi ad ampliare il sostegno a Kiev e ad "aumentare la pressione" su Mosca.
Un attacco russo nella regione ucraina di Chernihiv questa notte ha lasciato circa 17mila persone senza energia elettrica. Lo ha reso noto il gestore del sistema di distribuzione elettrica regionale, Chernihivoblenergo. "Nella notte i russi hanno preso di mira una struttura energetica nel distretto di Koryukiv. Circa 17mila utenti sono rimasti senza corrente", si legge in una nota. I tecnici sono all'opera per ripristinare l'elettricità dopo l'attacco di un drone.
Da novembre 2024 a luglio 2025, oltre 25mila tra soldati e ufficiali russi che combattevano in Ucraina hanno disertato le loro unità: lo scrive Ukrinform, che cita il canale Telegram della Direzione centrale di intelligence del ministero della Difesa ucraino. "Da novembre 2024 a luglio 2025, oltre 25mila soldati e ufficiali del solo Distretto Militare Centrale, uno dei cinque distretti operativi all'interno della struttura dell'esercito occupante, hanno disertato le loro unità. Le modalità delle fughe variano: alcuni hanno abbandonato le posizioni direttamente sul campo di battaglia, altri sono spariti dai luoghi di stanza, mentre altri semplicemente non sono tornati dalle loro licenze, per cura o per vacanza", si legge nel rapporto. L'intelligence ha registrato oltre 30 casi di diserzione che hanno coinvolto militari russi fuggiti con armi e persino veicoli da combattimento. Le ragioni principali delle diserzioni sono descritte come intollerabili condizioni di servizio: nonnismo e abusi diffusi da parte dei superiori, una "catastrofica carenza di rifornimenti" e il sentirsi "carne da cannone" sul fronte. Il rapporto rileva inoltre la "pratica sistematica" delle esecuzioni per questi soldati russi che "rifiutano di morire per le ambizioni del Cremlino". L'Intelligence ucraina, ricorda Ukrinform, ha di recente intercettato una conversazione in cui "un comandante russo minacciava di giustiziare i suoi subordinati che si erano rifiutati di attraversare un fiume, affermando di non sapere nuotare".
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 41 droni ucraini nelle regioni russe del Mar Nero durante la notte. Lo ha riferito, riporta la Tass, il Ministero della Difesa russo. "Nella scorsa notte - ha dichiarato il Ministero - i sistemi di difesa aerea in stato di allerta hanno distrutto 41 droni ucraini: 12 nella regione di Bryansk, cinque droni ciascuno nella regione di Kaluga e nella Repubblica del Bashkortostan, tre nella regione di Mosca, due droni ciascuno nelle regioni di Belgorod e Oryol, uno ciascuno nelle regioni di Volgograd, Kursk, Ryazan, Tambov, Tula e Samara, e sei droni sono stati distrutti sul Mar Nero".
Un incontro "teso" in cui Donald Trump è stato "duro" nel dire chiaramente che al momento non è intenzionato a fornire, almeno per ora, i Tomahawks all'Ucraina. A descrivere il dietro le quinte del faccia a faccia fra Trump e Volodymyr Zelensky è Axios. L'incontro si è concluso bruscamente dopo due ore e mezza. "Penso che abbiamo finito. Vediamo cosa succede la prossima settimana", ha detto Trump, riferendosi al suo prossimo faccia a faccia con Vladimir Putin a Budapest. Zelensky ha parlato con gli europei dopo l'incontro e molti, riferisce Axios, sono apparsi perplessi da Trump.
"Abbiamo anche discusso di missili a lungo raggio e non voglio rilasciare dichiarazioni al riguardo. Abbiamo deciso di non parlarne perché... gli Stati Uniti non vogliono un'escalation". Lo ha dichiarato Volodymr Zelensky in una conferenza stampa dopo l'incontro con Donald Trump alla Casa Bianca.