Polonia, detriti di un drone russo colpiscono abitazione
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Operazione "Sentinella Est", Italia verso la partecipazione ma la Difesa frena. Mosca: "La Nato è già in guerra con noi"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.301. Papa Leone: "La Nato non ha cominciato nessuna guerra, i polacchi sono preoccupati perché si sentono che il loro spazio è stato invaso, è una situazione molto tesa". Prima delle parole del Pontefice, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva dichiarato che "la Nato è di fatto coinvolta" nel conflitto a causa del sostegno dei Paesi occidentali all'Ucraina. "La Nato è in guerra con la Russia. Questo è ovvio e non richiede ulteriori prove". Vladimir Putin ha riferito che 100mila soldati hanno partecipato alle esercitazioni congiunte russo-bielorusse "Zapad 2025" in 41 campi di addestramento. Volodymyr Zelensky ha chiesto a Donald Trump una "posizione chiara" per porre fine al conflitto, sottolineando la necessità di "passi decisivi per intimorire" il presidente russo, a partire da nuove sanzioni contro la Russia e dalle garanzie di sicurezza per Kiev. Il ministero della Difesa italiano ha specificato che "al momento non è giunta ancora alcuna richiesta ufficiale al dicastero e pertanto non è stata assunta alcuna decisione" sul presunto rafforzamento della presenza militare italiana sul Fianco Est, con la partecipazione all'operazione Sentinella dell'Est tramite l'invio di due ulteriori caccia Eurofighter. "Le eventuali valutazioni sul contributo nazionale alle missioni della Nato vengono, infatti, esaminate esclusivamente nelle sedi competenti dell'Alleanza Atlantica e successivamente sottoposte, come da prassi, all'approvazione degli organi istituzionali italiani. Invitiamo, pertanto, a considerare infondate le ricostruzioni che anticipano decisioni non ancora assunte".
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Il presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen afferma su X di aver avuto "una buona telefonata" con Donald Trump per unire "gli sforzi per aumentare la pressione economica sulla Russia attraverso nuove misure".
"La Nato non ha cominciato nessuna guerra, i polacchi sono preoccupati perché si sentono che il loro spazio è stato invaso, è una situazione molto tesa". Lo dice papa Leone lasciando Castel Gandolfo. "Certamente sono preoccupato", dice ai cronisti che chiedono delle tensioni con il Cremlino.
I russi stanno pianificando di lanciare "altre due pesanti campagne offensive in Ucraina" e per questo "è necessaria una maggiore assistenza militare da parte dei partner per garantire che le Forze Armate ucraine possano resistere a queste offensive". Lo dichiara il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Sky News .
L'amministrazione Trump ha approvato il primo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina pagato dagli alleati. Lo riporta Reuters sul proprio sito citando alcune fonti. Gli aiuti sono i primi basati sul nuovo meccanismo messo a punto che prevede la fornitura all'Ucraina di armi provenienti dalle scorte statunitensi pagate con i fondi dei Paesi della Nato.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che 100mila soldati hanno partecipato alle esercitazioni congiunte russo-bielorusse Zapad 2025 in 41 campi di addestramento. Lo riporta la Tass.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "dovrà fare un accordo". Lo ha detto Donald Trump prima di partire per la Gran Bretagna, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Il 76% degli ucraini ritiene che l'Ucraina possa vincere la guerra se riceverà un sostegno adeguato sotto forma di sanzioni contro la Russia e armi e denaro sufficienti. Questo è quanto emerge dalla lettura della ricerca condotta dal Kyiv International Institute of Sociology (KIIS). In merito alla possibilità di Kiev di vincere la guerra, dal campione intervistato dall'Istituto di Kiev è possibile riscontrare che una maggioranza assoluta degli ucraini - il 76% - crede nella possibilità di vincere la guerra se l'Ucraina sarà adeguatamente sostenuta da una politica di sanzioni e riceverà armi e denaro sufficienti. L'Istituto segnala inoltre che, un anno fa, l'81% degli intervistati a un questionario analogo riteneva che l'Ucraina fosse in grado di conseguire il successo.
Le Forze Armate ucraine hanno attaccato la raffineria di petrolio di Saratov, uno degli impianti della compagnia statale russa Rosneft che, secondo Kiev, rifornisce le truppe impegnate in guerra. "Nell'area dell'impianto si sono verificate esplosioni e un incendio. I risultati dell'operazione sono in fase di verifica", ha dichiarato il Comando generale ucraino. Secondo la nota dello Stato Maggiore, l'attacco rientra in un'operazione sistematica che mira a indebolire il potenziale militare ed economico di Mosca, in particolare la capacità logistica di rifornire le forze armate con carburante, munizioni e armi. La raffineria in questione si trova a Saratov, regione sul fiume Volga a sud-est di Mosca ed è uno dei principali impianti di raffinazione interni della Federazione Russa, con una capacità produttiva pari a 4,8 milioni di tonnellate nel 2023.
Volodymyr Zelensky ha chiesto a Donald Trump una "posizione chiara" per porre fine al conflitto in Ucraina. Il presidente ucraino ha sottolineato la necessità di "passi decisivi" da parte del presidente americano per "intimorire" Vladimir Putin, a partire da nuove sanzioni contro la Russia, oltre a ribadire la richiesta di garanzie di sicurezza per Kiev. Si è inoltre augurato che proprio su quest'ultimo punto il premier britannico Keir Starmer possa discutere con Trump, che arriva oggi nel Regno Unito per la sua seconda visita di Stato nel Paese.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà "probabilmente" il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky la prossima settimana e spera ancora di negoziare un accordo di pace con il presidente russo Vladimir Putin: lo ha dichiarato oggi il segretario di Stato americano Marco Rubio. Trump ha avuto "diverse telefonate con Putin, diversi incontri con Zelensky, e probabilmente di nuovo la prossima settimana a New York", dove si tiene l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha detto Rubio ai giornalisti in Israele.
Mosca afferma che stanotte i sistemi di difesa aerea hanno distrutto e intercettato 87 droni ucraini su diverse regioni russe, rende noto l'agenzia di stampa Tass citando il Ministero della Difesa.
Le forze russe hanno lanciato un attacco su larga scala a Zaporizhzhia nella tarda serata di ieri uccidendo una persona e ferendone altre 13 tra cui una bambina di 4 anni, secondo le autorità di Kiev citate dai media locali. Il governatore regionale Ivan Fedorov ha dichiarato che la città ha subito almeno 10 raid durante l'attacco, che ha preso di mira sia abitazioni che "edifici non residenziali". Un uomo di 41 anni è rimasto ucciso. I soccorritori continuano a cercare altre possibili vittime che potrebbero essere rimaste intrappolate sotto le macerie.