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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
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Ucraina rivendica sabotaggi alle linee ferroviarie russe: almeno 2 deragliamenti |  von der Leyen: droni russi in Romania grave minaccia a sicurezza

Secondo Kiev, operazioni clandestine avrebbero causato la fuoriuscita dai binari di convogli nel territorio russo, mentre Bucarest denuncia un’invasione aerea: un drone russo avrebbe sorvolato zone sotto controllo rumeno, scatenando allarme diplomatico

di Redazione online
14 Set 2025 - 17:41

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.299. Kiev afferma di aver messo a punto azioni di sabotaggio contro le infrastrutture ferroviarie russe, con almeno due deragliamenti verificati, nell’ambito di una strategia volta a compromettere i collegamenti logisitici del nemico. Parallelamente, le autorità romene denunciano che un drone partito dalla Russia ha violato lo spazio aereo nazionale durante operazioni attive al confine con l’Ucraina, suscitando preoccupazioni internazionali sulla crescente pressione militare nei cieli dell’Europa orientale. "Minaccia alla nostra sovranità", ha tuonato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Polonia, detriti di un drone russo colpiscono abitazione

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L'ambasciatore russo a Bucarest, Vladimir Lipaev, è stato convocato presso la sede del ministero degli Esteri romeno per colloqui in merito all'ingresso di un drone russo nello spazio aereo del Paese. "Non ci aspettiamo di ottenere nulla di specifico da questa discussione, ma solo di comunicare in modo molto chiaro la protesta della Romania", ha detto il ministro degli Esteri della Romania, Oana Toiu, a Digi24. 


Il presidente della Polonia Karol Nawrocki ha firmato una risoluzione che autorizza la permanenza sul territorio della Repubblica di Polonia di una componente delle truppe straniere degli Stati membri della Nato, come rinforzo nell'ambito dell'operazione 'Sentinella orientale'. Lo ha annunciato oggi l'Ufficio per la sicurezza nazionale in un post sul social X.


"L'incursione della Russia nello spazio aereo rumeno costituisce ancora una volta una palese violazione della sovranità dell'UE e una grave minaccia alla sicurezza regionale". Lo scrive in un post sul social X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Stiamo lavorando a stretto contatto con la Romania e tutti gli Stati membri per proteggere il territorio dell'UE", aggiunge, "suntem solidari cu România".


L'Ucraina ha effettuato due operazioni di sabotaggio questo fine settimana sulla rete ferroviaria russa, che hanno causato almeno tre morti, una sabato nella regione di Orel, l'altra questa mattina nella regione di Leningrado. Lo ha riferito una fonte dell'intelligence militare ucraina (Hur) all'Afp. Due treni sono deragliati questa mattina in diverse zone della regione di Leningrado, ha annunciato il governatore regionale Alexander Drozdenko su Telegram. L'Hur ha rivendicato la responsabilità di uno solo di questi due incidenti, affermando di aver fatto esplodere un tratto della ferrovia tra le città di San Pietroburgo e Pskov, tra le stazioni di Stroganovo e Mcinskaja, intorno alle 2:30.


"La violazione dello spazio aereo rumeno da parte dei droni russi costituisce l'ennesima violazione inaccettabile della sovranità di uno Stato membro dell'Ue. Questa continua escalation sconsiderata minaccia la sicurezza regionale. Siamo solidali con la Romania. Sono in stretto contatto con il governo rumeno". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.


Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha affermato che l'incursione dei droni russi nello spazio aereo polacco della scorsa settimana è stato un tentativo del Cremlino di testare le reazioni della Nato con escalation graduali, senza provocare una risposta su vasta scala. Lo ha dichiarato al Guardian durante la sua visita a Kiev di venerdì. Sikorski ha confermato che, sebbene i droni utilizzati nell'incursione fossero in grado di trasportare munizioni, quelli che hanno raggiunto la Polonia non erano carichi di esplosivo. "È interessante notare che erano tutti inefficaci, il che mi suggerisce che la Russia abbia cercato di metterci alla prova senza scatenare una guerra", ha dichiarato Sikorski.


La recente foto di Pechino "ci ha mostrato chiaramente la volontà di alcuni grandi attori della politica internazionale di ridisegnare l'ordine mondiale. Usando il potere economico, come fa la Cina, o la guerra d'aggressione, come fa la Russia". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio trasmesso nel corso dell'evento "Europa Viva 25", a Madrid. "Nonostante l'importante iniziativa avviata dal presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump - ha aggiunto -, Putin non pare interessato alla pace. Dobbiamo continuare a fornire a Kiev tutto l'aiuto necessario per arrivare quanto prima a una pace giusta e duratura e a solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina e per l'Europa. In questo l'unità dell'Occidente è fondamentale", ha continuato Meloni.


"In riferimento alle operazioni militari del 13 settembre 2025 relative alla minaccia di violazione del nostro spazio aereo, informiamo che sono state intraprese tutte le misure disponibili per confermare le indicazioni dei sistemi radar relative alla possibile violazione dello spazio aereo polacco. Le azioni intraprese non hanno confermato le indicazioni dei nostri sistemi e quindi la violazione dello spazio aereo polacco". È quanto fa sapere in un post sul social X il Comando operativo delle Forze Armate polacche. "Le registrazioni dei sistemi", si legge ancora nel post, "hanno richiesto la nostra reazione a causa della presenza di oggetti in prossimità del nostro confine. Una situazione simile si è verificata ieri in Romania, dove sono state registrate indicazioni dei sistemi radar e attivato il sistema di difesa aerea".


"Si costruisce la pace soltanto avendo la forza di difendere la nostra integrità territoriale, l'integrità dell'Europa, della Nato, di Polonia e Romania, che sono Paesi ai confini orientali, soltanto così daremo un messaggio chiaro a Putin di non toccare più l'Europa". Lo ha dichiarato, dopo lo sconfinamento di un drone anche in Romania, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che "bisogna assolutamente far abbassare la tensione nel mondo, anche ai confini orientali". "Certamente - ha ribadito - se la Russia pensava di verificare la debolezza da parte dell'Occidente, dell'Alleanza Atlantica, ha sbagliato".


Il ministro degli Esteri rumena Oana Țoiu condanna le violazioni dello spazio aereo romeno di droni russi annunciando che chiederà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di garantire il rigoroso rispetto delle sanzioni contro Mosca. "L'Aeronautica militare rumena ha intercettato un drone russo che violava il nostro spazio aereo nazionale nei pressi del Danubio. Due F-16 dell'86esima Base aerea lo hanno seguito fino a quando non ha lasciato il nostro spazio aereo senza causare danni o vittime, 50 minuti dopo, e due Eurofighter tedeschi alleati erano pronti in volo per monitorare la situazione" ha spiegato. La popolazione rumena, ha aggiunto, non è mai stata in pericolo, ma "tali azioni da parte della Russia sono inaccettabili e sconsiderate". La Romania, "condanna il comportamento della Russia e adotta le misure necessarie per proteggere la propria sovranità e sicurezza".


Le difese aeree russe hanno intercettato e distrutto 80 droni ucraini in diverse regioni russe e sul Mar d'Azov durante la notte, secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa russo citato dalla Tass. "Durante la notte, le difese aeree in servizio hanno intercettato e distrutto 80 droni ucraini ad ala fissa: 30 sulla regione di Bryansk, 15 sulla Repubblica di Crimea, 12 sulla regione di Smolensk, dieci sulla regione di Kaluga, cinque sulla regione di Novgorod, tre sul Mar d'Azov, due sulla regione di Leningrado, uno sulla regione di Orël, uno sulla regione di Rjazan e uno sulla regione di Rostov", ha affermato.


Le forze ucraine hanno ripreso il controllo del villaggio di Filia, nell'Oblast di Dnipropetrovsk, brevemente occupato dalle truppe russe durante la loro incursione nella regione: lo ha dichiarato il portavoce del Gruppo Strategico Operativo di Dnipro, Oleksii Bielskyi, citato da Kyiv Independent. Nell'ambito della sua offensiva estiva, la Russia ha tentato di penetrare nell'Oblast' di Dnipropetrovsk, una regione dell'Ucraina precedentemente non occupata. Alla fine di agosto, gli osservatori sul campo di battaglia hanno riferito che le forze russe avevano conquistato per la prima volta villaggi nella regione, sebbene l'Ucraina abbia smentito tali notizie. Unità del 425esimo Reggimento Skelya ucraino hanno ripristinato il controllo ucraino su Filia, ha dichiarato Bielskyi durante una trasmissione televisiva.


Nella notte alcuni droni ucraini hanno colpito una raffineria di petrolio nella regione di Leningrado, in Russia, secondo quanto riferito da Ukrainska Pravda. Sarebbe stato colpito, scrive il Kyiv Independent, anche un impianto chimico nel Territorio di Perm, a 1.800 km dal confine ucraino. Ieri, droni dell'intelligence ucraina avevano centrato un altro impianto petrolifero a Ufa, a 1.400 chilometri dal confine. A seguito degli attacchi, si sono verificate esplosioni e incendi. L'ultimo obiettivo raggiunto sarebbe una delle più grandi raffinerie di petrolio in Russia. Si trova nella città di Kirishi, nella regione di Leningrado, ed è una filiale di Surgutnaftogaz. L'impianto ha una capacità di raffinazione di oltre 10 milioni di tonnellate di petrolio all'anno e produce un'ampia gamma di prodotti petroliferi, tra cui benzina, gasolio, carburante per aviazione.


Il ministro degli Esteri polacco ha accusato l'Ungheria di "ricattare" Bruxelles bloccando la richiesta dell'Ucraina di entrare a far parte dell'Unione Europea. "Si può ricattare l'intera Ue con le proprie questioni bilaterali, ma ci sono dei limiti", ha dichiarato Radoslaw Sikorski alla conferenza annuale sulla strategia europea di Yalta a Kiev. "A nostro avviso, l'Ungheria è andata oltre il ragionevole", ha aggiunto. L'Ucraina ha presentato la sua richiesta di adesione all'Ue pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022, ma non è stata in grado di portare avanti i negoziati a causa dei veti imposti dal leader ungherese Viktor Orban, vicino al Cremlino.  

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