Ucraina, il vertice dei Volenterosi all'Eliseo
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Trump ai leader Ue: "Stop all'acquisto di petrolio russo". Nuove bombe sulla città di Kostyantynivka, nel Donetsk: colpito un ospedale, almeno due persone sono state uccise
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.290. Dalla riunione organizzata a Parigi, la "coalizione dei volenterosi" europei ha ribadito il proprio supporto a Kiev e rilancia il progetto delle garanzie di sicurezza per il dopoguerra. Il presidente france Emmanuel Macron ha annunciato che sono 26 gli Stati Ue "impegnati per inviare truppe nel Paese invaso come forze di riassicurazione fin dal giorno seguente alla firma di una pace". Giorgia Meloni ha ribadito "l'indisponibilità dell'Italia a inviare soldati in Ucraina". Dello stesso avviso è anche la Polonia. La Germania, invece, "deciderà una volta chiarite le condizioni quadro". Von der Leyen: "In gioco c'è la sicurezza di tutta Europa". La Gran Bretagna evidenzia l'impegno collettivo dei partner a fornire "missili a lungo raggio" all'Ucraina fra le conclusioni del vertice odierno di Parigi. Partecipando in videocall al summit, Donald Trump ha detto che l'Europa deve smettere di acquistare petrolio russo che, a suo dire, sta aiutando Mosca a finanziare la guerra. Intanto i russi hanno sganciato bombe aeree sulla città di Kostyantynivka, nel Donetsk, colpendo un ospedale e uccidendo almeno due persone.
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"Parlerò con Putin, abbiamo un buon dialogo". Lo ha detto Donald Trump rispondendo a chi gli chiedeva se dopo il colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe sentito Vladimir Putin.
L'ipotesi di un meccanismo difensivo a sostegno dell'Ucraina, ispirato all'articolo 5 della Nato, a quanto si apprende, è ancora sul tavolo della coalizione dei Volenterosi. Secondo fonti vicine al dossier, la proposta portata avanti dalla premier Giorgia Meloni, è stata citata anche dal presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e da altri leader che hanno partecipato al vertice. Su questa ipotesi, spiegano le stesse fonti, i Paesi della coalizione inizieranno a lavorare nel giro di un paio di settimane, a livello di consiglieri nazionali per la sicurezza.