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Speciale Guerra Ucraina

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Trump: "Aiuteremo l'Ucraina con le garanzie di sicurezza" | Zelensky: "Possibili migliaia truppe occidentali dispiegate in Ucraina"

Il Cremlino: "Usa e Ue non possono garantire la sicurezza di Kiev". Il leader ucraino: "L'Italia ha un ruolo molto attivo nella coalizione dei volenterosi". Macron ha annunciato l'accordo di 26 Stati a inviare militari nel Paese invaso. No di Italia e Polonia

di Redazione online
05 Set 2025 - 22:52

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.290. Il presidente Usa Donald Trump ha detto che Usa ed Europa "aiuteranno l'Ucraina con le garanzie di sicurezza". Dalla riunione organizzata a Parigi, la "coalizione dei volenterosi" europei ha ribadito il proprio supporto a Kiev e rilanciato il progetto delle garanzie di sicurezza per il dopoguerra. Garanzie che, come avevamo anticipato su Tgcom24, sarebbero state irricevibili per Mosca, soprattutto perché la presenza di militari occidentali nel Paese invaso o di truppe Nato ai confini russi sarebbe considerata una "minaccia". Sottolineando l'impossibilità per Usa e Ue di garantire la sicurezza ucraina, il Cremlino ha affermato che gli europei "intralciano la risoluzione del conflitto". Vladimir Putin è andato anche oltre, dichiarando che eventuali contingenti occidentali in Ucraina diventerebbero automaticamente "bersagli legittimi" per le forze russe. Volodymyr Zelensky, in videocollegamento col Forum Teha di Cernobbio, ha ringraziato l'Italia per il suo impegno e ha detto che "è importante" che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev "scattino subito, senza attendere la fine dei combattimenti". Il presidente ucraino ha poi spiegato che "migliaia" di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina nell'ambito delle garanzie di sicurezza fornite dagli alleati.

Ucraina, il vertice dei Volenterosi all'Eliseo

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"Mi piacerebbe se Putin e Xi venissero al G20 di Miami". Lo ha detto Donald Trump. "Potrei invitarli come osservatori, non so se vogliono essere osservatori però", ha aggiunto il presidente americano che ha annunciato che il summit sarà ospitato nel golf club di Doral di sua proprietà. 


Donald Trump ha detto che "penserà un bel po'" se invitare la Russia al G20 del prossimo anno a Miami. "Ci penserò", ha risposto a duna domanda dei giornalisti nello Studio Ovale annunciando che non andrà al vertice di quest'anno in Sudafrica. Al suo posto ci sarà il vice presidente Jd Vance.


 "Aiuteremo" l'Ucraina con le garanzie di sicurezza, "vogliamo salvare tante vite, faremo qualcosa". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale. "L'Europa sarà prima. I paesi europei vogliono essere primi e vogliono vedere la guerra finire", ha aggiunto. 


"La guerra in Ucraina è una vergogna, voglio che finisca". Lo ha detto Donald Trump nello studio Ovale.



Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è scettico che si possa raggiungere un accordo di pace tra Russia e Ucraina prima di Narale. Lo afferma in una conversazione al forum Teha di Cernobbio spiegando che "la situazione è molto difficile, stiamo sostenendo l'impegno del presidente Trump per la pace, per provare una soluzione, ma non siamo molto ottimisti a causa di Putin, che vuole avanzare il più possibile prima di Natale per mettere sul tavolo una nuova situazione". "I soldati russi - aggiunge - sono molto più ricchi dei lavoratori russi, prendono il triplo e l'unico modo per fermare Puitin è fermare i flussi di denaro verso Mosca con sanzioni più severe". 


Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina ha confermato di aver attaccato nella notte la raffineria di petrolio di Ryazan, in Russia, e diverse altre strutture nel Paese. Lo riporta Ukrinform. Secondo quanto rivendicato l'attacco con droni ha colpito l'unità di raffinazione primaria del petrolio Elou-avt-6, con una capacità stimata di 6 milioni di tonnellate di petrolio all'anno. "La raffineria di petrolio di Ryazan, con una capacità di produzione di 17,1 milioni di tonnellate di petrolio all'anno, è tra le quattro più grandi raffinerie di petrolio della Federazione Russa. Produce benzina di vario tipo, gasolio, carburante per aerei, gas liquefatti e altri prodotti petroliferi. L'impianto è coinvolto nell'approvvigionamento dell'esercito di occupazione russo", ha commentato lo Stato Maggiore.


"Migliaia" di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina nell'ambito delle garanzie di sicurezza fornite dagli alleati di Kiev contro la Russia, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky. Si prevede che queste truppe saranno "nell'ordine delle migliaia. Questo è un dato di fatto, ma è ancora un po' presto per parlarne" nei dettagli, ha affermato Zelensky in una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa nell'Ucraina occidentale.


"L'Ungheria acquista petrolio russo apertamente perché non ha altra scelta, mentre alcuni Paesi europei lo acquistano segretamente attraverso canali alternativi, perché è più economico". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, come riferito via X dal portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. Il ministro ha "messo in guardia contro l'ipocrisia di coloro che attaccano a gran voce l'Ungheria e la Slovacchia, ma importano silenziosamente lo stesso petrolio attraverso l'Asia", secondo Kovacs, mentre si è svolto in Danimarca il Consiglio informale dell'energia.



Il secondo round di colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è possibile nel prossimo futuro, ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.


Per l'Unione europea "l'obiettivo è molto, molto chiaro. Vogliamo interrompere le importazioni" di energia russa "il più rapidamente possibile. E anche in futuro, anche quando ci sarà la pace, ritengo che non dovremmo comunque importare energia russa. Non si tratta di una sanzione temporanea. Una volta raggiunto questo accordo, non importeremo mai più nemmeno una molecola di energia russa". Lo ha detto il commissario per l'energia, Dan Jorgensen, all'arrivo al Consiglio Ue informale in corso a Copenaghen.



L'armata ucraina "è formata da 800mila persone ed è la più grande in Europa. È una garanzia per la sicurezza dell'Ucraina e ovviamente per tutta l'Europa. Se l'armata è forte, il continente non è in pericolo. Queste sono le cose importanti". Lo ha detto Volodymyr Zelensky, intervenuto in videoconferenza al Forum economico di Cernobbio.


Se la delegazione ucraina verrà a Mosca per i colloqui, "garantiremo al 100% le necessarie condizioni di lavoro e di sicurezza. Lo ha dichiarato Vladimir Putin: "Se ci dicono che vogliono incontrarci e che dovremmo andare da qualche parte per avere l'incontro, credo che queste richieste siano semplicemente eccessive. Se vogliono incontrarci, siamo pronti. Il miglior luogo è la capitale della Russia".


"Putin non vuole chiudere la guerra, ma se la pressione aumenterà forse sarà spinto a farlo. Nessuno si fida dei russi, ma non è questione di fiducia. Bisogna porre fine al conflitto e abbiamo bisogno di Stati Uniti, Europa e dei Paesi del Sud Globale che purtroppo a oggi non sono coinvolti". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha risposto alle domande del Forum di Cernobbio.


Zelensky ha detto che "è importante" che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev dai Paesi della coalizione dei volenterosi "scattino subito, senza attendere la fine dei combattimenti". Intervenendo in video al Forum economico di Cernobbio, il presidente ucraino ha evidenziato che le garanzie sono anche di carattere economico, ringraziando i 26 Paesi che si sono detti disponibili ad appoggiare l'Ucraina e parlando di "importante passo avanti".


"L'Italia ha un ruolo molto attivo nella coalizione dei volenterosi per l'Ucraina e penso che Giorgia Meloni e il suo team abbiano un ruolo fondamentale". Lo ha detto Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio in videocollegamento. "Apprezziamo moltissimo che il popolo italiano supporti il popolo ucraino".


Vladimir Putin ha detto che qualsiasi truppa occidentale schierata in Ucraina diverrebbe un bersaglio per le forze russe. "Se contingenti stranieri dovessero comparire in Ucraina, soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi. Il dispiegamento di una forza occidentale non favorirebbe una pace a lungo termine".


La Russia non può permettere alla Nato di schierare quelle che di fatto sono le sue truppe in Ucraina e farà del suo meglio per garantirne la sicurezza. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo il quale "il tentativo della Nato di trovare una via d'accesso all'Ucraina rappresenta una minaccia per il nostro Paese. Perché la Nato considera la Russia un nemico, come chiarisce nei suoi documenti. Non possiamo permettere che ciò accada".


Il protezionismo è "dannoso per chi lo pratica e per il commercio internazionale". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che "non ne deriverà nulla di buono a coloro che cercano di perseguire una tale politica, perché il mondo moderno è molto interconnesso. La Russia è aperta alla cooperazione con tutti i Paesi del mondo, in primo luogo con chi vuole lavorare con noi".


Vladimir Putin è aperto a vari tipi di incontri sulla risoluzione del conflitto in Ucraina, inclusi colloqui trilaterali con il presidente statunitense Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Putin non esclude alcuna possibilità, è aperto a diversi tipi di incontri. Ma tali colloqui devono essere organizzati in modo da registrare un risultato. E il risultato deve essere ben preparato".


La Russia considera la possibile presenza di truppe straniere, incluse quelle della Nato, in Ucraina come una minaccia. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che nel vertice della Coalizione dei Volenterosi 26 Paesi hanno espresso la disponibilità a inviare truppe nel Paese invaso dopo un eventuale cessate il fuoco. "Per quanto abbiamo capito, si sta parlando di garanzie di sicurezza per l'Ucraina attraverso forze europee. Allora torneremmo alle cause del conflitto. La causa principale del conflitto è stato il tentativo della Nato di penetrare in Ucraina, mettendo così in pericolo il nostro Paese", ha detto Peskov.


Vladimir Putin ha invitato Volodymyr Zelensky a Mosca per avviare un colloquio non per arrendersi. A sottolinearlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che la capitale russa come sede dell'incontro "è stata una proposta di Putin che è stata respinta personalmente da Zelensky attraverso il suo ministro degli Esteri".


Il Cremlino accusa i Paesi europei di "ostacolare" la risoluzione del conflitto in Ucraina. "Gli europei non stanno contribuendo affatto, il centro di tutte le loro azioni è ciò che è antirusso", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.


Il Cremlino è "assolutamente" contrario alle garanzie militari americane ed europee offerte all'Ucraina per la sua sicurezza. Lo ha affermato il portavoce Dmitri Peskov. "Gli stranieri, in particolare i contingenti militari europei e americani, non possono essere una garanzia di sicurezza per l'Ucraina adatta al nostro Paese".


La presidenza russa non ha nulla da annunciare su possibili nuovi colloqui tra Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump. Lo fa sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Al momento non ci sono stati risultati preliminari".


"Parlerò con Putin, abbiamo un buon dialogo". Lo ha detto Donald Trump rispondendo a chi gli chiedeva se dopo il colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe sentito Vladimir Putin.


L'ipotesi di un meccanismo difensivo a sostegno dell'Ucraina, ispirato all'articolo 5 della Nato, a quanto si apprende, è ancora sul tavolo della coalizione dei Volenterosi. Secondo fonti vicine al dossier, la proposta portata avanti dalla premier Giorgia Meloni, è stata citata anche dal presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e da altri leader che hanno partecipato al vertice. Su questa ipotesi, spiegano le stesse fonti, i Paesi della coalizione inizieranno a lavorare nel giro di un paio di settimane, a livello di consiglieri nazionali per la sicurezza.